Corriere della Sera, 30 agosto 2023
Caso Samman, Shabbar Abbas sarà estradato in Italia
Shabbar Abbas, il padre di Saman, sarà estradato. Un funzionario del ministero dell’Interno del Pakistan ha confermato che il genitore della diciottenne uccisa a Novellara, nel Reggiano, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 sarà «portato in Italia con un aereo charter». Una decisione che era stata messa all’ordine del giorno di un consiglio dei ministri già lo scorso 14 agosto ma che poi è slittata per le dimissioni improvvise del governo di Islamabad.
Ieri mattina è stato il sito della Gazzetta di Reggio ad anticipare l’indiscrezione parlando con l’avvocato di Abbas, Mahmood Akhtar, per il quale «l’avviso è stato notificato all’imputato».
Shabbar, 47 anni, è accusato dell’omicidio della figlia in concorso con la moglie Nazia Shaheen, 50, latitante, il fratello Danish Hasnain, 35, e i cugini Nomanulhaq Nomanulhaq, 36, e Ijaz Ikram, 31 (questi tre nel carcere di Reggio). Per l’accusa, uccisero la ragazza perché si era opposta alle nozze combinate dai familiari con un parente. Dopo che lo scorso 16 novembre Shabbar venne arrestato in un paesino del Punjab, la sua estradizione è stata rinviata almeno una ventina di volte. Udienze saltate per le ferie dei giudici, per la malattia dell’avvocato, perché non erano stati notificati documenti.
«È davvero un grande segnale di civiltà da parte di un governo del Pakistan che non può più tornare indietro, una vera rivoluzione culturale» dicono Claudio Falleti e Barbara Iannuccelli, legali di Saqib Ayoub, il fidanzato di Saman, più volte minacciato di morte dal clan Abbas.
Shabbar è rinchiuso nel carcere di Adiala e da qui partecipa in videoconferenza al dibattimento che lo vede alla sbarra davanti alla Corte d’Assise di Reggio, assistito dagli avvocati Simone Servillo ed Enrico Della Capanna. Nel frattempo il suo legale pakistano si sta giocando le ultime carte per evitare la consegna dell’uomo all’Italia. Akhtar ha presentato un ricorso all’Alta Corte di Islamabad e l’udienza in calendario proprio ieri è slittata «per un difetto di notifica» alla prossima settimana.
A Reggio intanto il processo accelera verso la fine del dibattimento. Il prossimo 8 settembre sarà ascoltato il fratello minore di Saman. La notte del 30 aprile l’allora 16enne vide i genitori, usciti dal casale a Novellara, accompagnarla verso la morte. Adesso è il testimone chiave dell’accusa.