Il Messaggero, 27 agosto 2023
Intervista ad Anna Falchi
All’appuntamento nel bar di un albergo a cinque stelle di Monte Mario, a Roma – che ha scelto lei – Anna Falchi arriva puntualissima. Dall’ingresso al tavolino si guarda intorno, capisce subito che a 51 anni fa sempre un certo effetto, si siede, ordina un caffè e quando le chiedo di presentarsi per quella che è oggi, non perde tempo. «Sto vivendo una seconda giovinezza. Non sento l’età che ho e sono felicemente single da due mesi (il suo ultimo compagno era l’esperto di comunicazione Walter Rodinò, ndr), cosa che non mi succedeva da anni. Ma non parliamo di ex, per carità».
Quale è la magagna? Cosa si inceppa nelle sue storie?
«Si spegne la fiamma. E allora meglio stare da soli. Quest’estate me la sono goduta con mia figlia Alyssa: abbiamo fatto una vacanza selvaggia a Palma di Mallorca, in Spagna, in mezzo alla natura e senza pensare a niente».
Il tempo che passa la spaventa? Teme di perdere un po’ del suo potere seduttivo?
«Per niente. Sono una continua seduttrice, solo con più consapevolezza, maturità e ingegno. Ci sarà qualcosa di positivo nell’invecchiare...».
Su Rai2 dal 18 settembre sarà per la terza stagione consecutiva alla guida del programma mattutino “I fatti vostri": diventare rassicurante è stato difficile per un personaggio supersexy come lei?
«Per me questo percorso è cominciato dopo il clamore del matrimonio con Stefano Ricucci, quando non mi hanno più fatto lavorare e, dal 2007 in poi, sono stata costretta a fare una seconda gavetta. Sono ripartita da zero».
Come?
«Facendo le feste di piazza, esperienza che mi ha insegnato a gestire il palco davanti a migliaia di persone, e conducendo show nelle piccole tv locali, dove mi sono occupata anche di calcio e cucina. Oggi sono rassicurante perché sono me stessa: una donna normale. Un’antidiva».
Forse oggi, per il passato non si direbbe.
«Ero troppo di tutto, è vero. Ma ero giovane, e questo deve aver colpito giganti come Federico Fellini, Dino Risi, Marco Risi... Si parla di me solo per i miei ex – Fiorello, Max Biaggi, Stefano Ricucci
- ma io ho fatto film con maestri che forse erano attratti solo dal mio aspetto fisico ma qualcosa l’ho combinata. Ho un bel curriculum, io».
I suoi ex erano tutti molto esposti, doveva aspettarselo.
«Certo, ma è passato tanto tempo, è roba caduta in prescrizione. E poi non li ho mai scelti perché importanti. Per Ricucci ho subito una gogna mediatica violentissima. Non l’ho scelto io di passare dalle cronache dello spettacolo a quelle della finanza e della giudiziaria».
Il suo ex marito fu il promotore di manovre finanziarie spericolate con tanto di condanne, patteggiamenti e cancellazione della pena per indulto: non ha niente da rimproverarsi?
«Sì. In quel periodo, dopo una vita passata a lottare per lavorare e guadagnare, pensavo di aver trovato un uomo che finalmente mi proteggesse. Per lui ero disposta a tutto, anche a rinunciare alla carriera».
Come Grace Kelly per Ranieri di Monaco...
«Mia madre quando mi accompagnò all’altare mi disse: “Finalmente non dovrai più combattere
”. Si sbagliava lei, mi sbagliavo io».
Voleva fare Lady Finanza?
«Mi dipinsero così in maniera assurda. Volevo soltanto stare vicino al mio uomo. Purtroppo dopo realizzai che voleva una compagna di rappresentanza».
Fu doloroso metterlo a fuoco?
«Io sono molto lucida, a volte anche cinica, però me ne resi conto soltanto dopo».
Non è una di quelle che dice “oddio quanti problemi mi ha dato la bellezza”, vero?
«Non scherziamo: mi ha dato tutto, compresi cinque calendari. Forse troppi. Il primo, però, con le foto di Marco Glaviano era bellissimo. Era il 1996».
Perché solo un anno prima, nel 1995, si rifiutò di posare per il grande Helmut Newton?
«Per il mensile Max dovevo fare una foto a seno nudo per un poster a grandezza naturale. In studio a Monaco, però, lui mi vede e subito mi dice: “I want to see your pussy”. Io per lo stesso motivo avevo già detto no a Tinto Brass, così me ne andai. Lui non la prese bene».
D’istinto se le chiedo chi deve ringraziare che nomi fa?
«Federico Fellini e Marco Risi per il passato, Serena Bortone e Stefano Coletta per il presente. Lei mi ha presentato lui che nel 2020 mi ha fatto tornare a lavorare in Rai».
A “I fatti vostri” quest’anno lavorerà con Tiberio Timperi. In Rai si dice che lui spingesse per avere al suo fianco la collega Ingrid Muccitelli, conferma?
«No comment. A me piace la sua ironia, così come piaceva molto Salvo Sottile. Certo, avrei voluto sapere prima che andava via».
Quando nessuno la voleva più si è guardata intorno e chi ha trovato?
«Non ho mai contato su nessuno. Quindi mi sono rimboccata le maniche e sono andata avanti».
Nessuno l’ha sorpresa in positivo?
«Qualcuno mi ha cercato per dirmi di chiamare se avessi avuto bisogno. Ma per orgoglio non l’ho fatto né mai lo farei».
Dalla lista delle rivincite ha iniziato a spuntare qualche nome?
«Certo, ma non le dirò quali. E non è finita, ce ne sono ancora un bel po’».
L’errore più grande che ha fatto?
«Il matrimonio. Avevo sempre detto che non mi sarei sposata e invece... A 33 anni pensavo di cambiare vita, ma il mio karma è combattere e sudarmi tutto ogni giorno».
Il difetto che non è ancora riuscita a correggere?
«Sono una maniaca ossessivo-compulsiva della pulizia. È difficile stare con me. Per questo sono contraria alla convivenza».
Lei e Pierluigi Diaco siete amici da tempo: è vero che – lui gay, lei single – nel 2009 avevate fatto un patto per avere un figlio? E poi, com’è andata?
«Eravamo entrambi soli e abbiamo avuto questa idea. Lo dicevamo sul serio».
Ci avete provato?
«No. È rimasto un pensiero».
Diaco è molto amico del premier Meloni: lei la conosce?
«Sì. Me l’ha presentata Pierluigi».
Durante le serate passate a cazzeggiare di cui ha parlato Diaco tempo fa?
«Sì. Serate molto divertenti. Da donna sono orgogliosa di lei: ha un’intelligenza superiore alla media e io l’ho sempre votata, anche quando si presentò per diventare sindaco di Roma».
Ha sempre detto di usare il suo corpo come uno strumento di lavoro: il politically correct le ha fatto cambiare idea?
«Confermo tutto, detesto il politically correct. È una moda che aborro. Sono per la libertà di pensiero».
Ha scaricato il libro del generale Vannacci “Il mondo al contrario”?
«No, ma lo prenderò sicuramente di carta. Sono molto curiosa».
Del suo ex marito si ricordano anche per una serie di battute molto colorite...
«Tutte intercettate al telefono, con il quale chiunque parla in maniera diversa dal solito, un po’ da bestie a volte...».
Ce n’è una che conoscono tutti e parla di quelli che si fanno forti di azioni che poi pagheranno altri: ne ha incontrati tanti così?
«No. Ma di sicuro in quel periodo qualcuno di loro mi girava intorno e non me ne sono accorta».