il Fatto Quotidiano, 25 agosto 2023
Il callo della nonna che prevedeva il tempo
A proposito del tempo, dice, la sua povera nonna aveva un callo grosso come una noce sul ditone del piede. In-fal-li-bi-le!, nel prevedere i temporali. Si ricorda che nel paesino dove abitavano non aveva avversari in quel senso. C’era uno, per esempio, che si affidava al suo ginocchio, il destro, per capire che il tempo stava per cambiare, un’altra invece quando sentiva l’anca sinistra scricchiolare. Niente da fare, potevano dire quello che volevano, fino a quando la noce di sua nonna non si faceva sentire il tempo non cambiava mica, nossignore. Era un callo che quando faceva male costringeva a letto la sua povera nonna, diventava quasi blu da quanto era rosso rosso e allora potevi stare certo, scommettere, che avrebbe piovuto. Più di una volta, certe mattine, la nonna gli aveva detto ‘Tira su l’ombrello’. Lui aveva guardato il cielo, neanche uno straccio di nuvole in giro. ‘Ma dai nonna, per fare?’, obiettava. ‘Tiralo su’, insisteva lei. E prima di sera arrivava il temporale. E poi, va avanti a raccontare, c’è anche una cosa che sarebbe da non credere il giorno che hanno fatto il funerale della sua povera nonna. Liberi tutti di non crederci, ma non è una balla. E insomma, quando è andato a darle l’ultimo bacio, l’ultima occhiata, lo sguardo gli è scappato anche sulla noce del ditone e ha visto che era rosso rosso, come se la nonna fosse ancora viva o magari che il ditone non fosse ancora morto. Un mistero! Però ha avvisato tutti che sarebbe stato meglio dotarsi di ombrello anche se in quel momento c’era un sole che spaccava i sassi. Nessuno gli ha dato retta e al momento della partenza del corteo è venuto giù il diluvio, una roba che si faceva quasi fatica a vedersi in faccia. È finita che al funerale ci sono andati lui e quattro gatti. Gli è dispiaciuto per la sua povera nonna che aveva voluto avvisarli per l’ultima volta. Povera nonna, sospira, che se ci fosse stata ancora, altro che i meteo di qua e i meteo di là: povera nonna con la sua noce che non sbagliava neanche dopo morta.