Corriere della Sera, 23 agosto 2023
Mollica sindaco per un giorno
Metti un giorno da sindaco. A Formigine, suo paese d’origine che lo ha insignito della cittadinanza onoraria, non ci hanno (ancora) pensato. A Castione della Presolana, montagna regina delle Orobie in Alta Valle Seriana, invece sì. Il municipio è tirato a lucido, la fascia tricolore perfettamente stirata è sulla scrivania, gli impiegati e gli amministratori sono in fibrillazione: oggi, le redini della macchina del comune bergamasco (3.500 residenti che in estate arrivano a presenze fino a venti volte tanto) saranno tenute da Vincenzo Mollica, uno dei giornalisti (termine riduttivo perché è scrittore, autore, disegnatore e conduttore), più amati della tivù. È la prima volta che accade. Per il paese e per lui che non perde la sua verve: «Sarà anche l’ultima. Mai pensato di fare politica, sono e resto un cronista impressionista e impressionabile».
L’agenda istituzionale è piena: ore 11 riunione con i responsabili d’area, a seguire giunta con tanto di delibere da approvare e, infine, in piazza Roma l’incontro con i consiglieri comunali e la popolazione, davanti ai quali il primo cittadino pro tempore terrà un discorso. Il sindaco vero, Angelo Migliorati, è pregato, in queste 24 ore, di farsi più in là. «Molto volentieri, per la nostra comunità questo è un onore» afferma compiaciuto, lustrando con gli occhi i regali predisposti per l’occasione, dalla medaglia commemorativa del Comune («che abbiamo dato in rarissime occasioni»), al gagliardetto e alla spilla del consiglio. «Due anni fa avevamo insignito il dottor Mollica di una benemerenza civica, mentre la giornata da sindaco è il nostro regalo per i suoi settant’anni compiuti a gennaio – precisa Migliorati —. E quando dico nostro intendo di tutti, della gente e anche delle amministrazioni precedenti perché la sua disponibilità nei nostri confronti dura da tanti anni. È una brava persona. Non l’abbiamo mai sentito parlare male di nessuno».
È il regalo di tutti noi per i suoi settant’anni compiuti lo scorso gennaio: la sua disponibilità nei nostri confronti dura da tanti anni
Un uomo buono, Vincenzo Mollica (ligio in questo all’insegnamento di nonna Noemi: «Mi diceva di inseguire le cose che rimangono e che possono fare del bene») ha fatto di Castione il suo paese dell’anima. Ci sono, infatti, luoghi capaci di entrarti dentro per sempre e di restarci anche quando non riesci più a vederli. Perché, come ha spiegato lui stesso citando il Piccolo Principe, «l’essenziale è invisibile agli occhi». E quelli di Mollica, purtroppo, non vedono più, ma le sue parole restituiscono immagini e ricordi cristallini del luogo e della sua gente. «Ne sono innamorato da cinquant’anni, gli stessi che mi legano a mia moglie che me li ha fatti conoscere e che è bergamasca. Quello bergamasco è un popolo che, come il grande Ermanno Olmi mi aveva spiegato, nella semplicità riesce a farti assaporare l’essenza della vita».
Un’osmosi sentimentale perfetta, dove sentimenti e sensazioni sono rimasti intatti. Oggi come mezzo secolo fa, Mollica ha al suo fianco la sua adorata Rose Marie, un amore che si fonde con i tanti fotogrammi felici. «Prendevo la seggiovia che porta su una vetta qui vicina e ci rimanevo seduto per diversi giri consecutivi. Sentivo la vita che mi veniva incontro, e quando scendevo avevo l’impressione che la valle mi avvolgesse in un grande abbraccio». Lo stesso che gli riserveranno oggi i castionesi. «Ai quali dirò semplicemente grazie. Non farò nessun discorso programmatico né tanto meno indicherò ai consiglierei di assumere dei provvedimenti. Il mio – conclude – sarà solo un ringraziamento per avermi accolto in questa comunità solidale, con l’auspicio che l’amministrazione possa valorizzare sempre di più la cultura». Migliorati gli sottopone l’ordine del giorno della giunta, dove sono previsti stanziamenti per la realizzazione di alcuni archivi di beni artistici e la realizzazione di una statua. Detto, e (già) fatto. Parola di sindaco.