Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  agosto 21 Lunedì calendario

Daniele Franco verso la Bce

«Lo conosco da parecchi anni e credo sarebbe adattissimo per questo ruolo». Così, in un’intervista di ottobre 2022 al Corriere, si esprimeva Daniele Franco, all’epoca ministro dell’Economia e delle Finanze dell’uscente governo Draghi riguardo al suo successore, Giancarlo Giorgetti. Una stima evidentemente ricambiata. Il titolare di Via XX settembre ha infatti deciso di candidare Franco come membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, confermano fonti del Mef. Dovrebbe subentrare a Fabio Panetta che dal 1° novembre diventerà governatore della Banca d’Italia al posto di Ignazio Visco.
Il condizionale rimane d’obbligo perché i sei membri del comitato esecutivo della Bce sono eletti a maggioranza qualificata dal Consiglio europeo, istituzione che riunisce i capi di Stato o di governo dei 27 Stati Ue. In teoria, quindi, sono possibili candidature rivali, magari da parte di Paesi più piccoli che aspirano a contare di più nelle decisioni di politica monetaria assunte a Francoforte. Nei fatti, però, Roma è convinta di poter confermare la presenza di un italiano nell’organo che, per così dire, gestisce l’attività quotidiana della Bce e ne orienta le riunioni. Sarebbe del resto strano che alla presidente francese Christine Lagarde, al membro tedesco Isabel Schnabel non si affiancasse un esponente proposto dall’Italia, la terza economia dell’eurozona. La nomina di Franco sarà proposta da Giorgetti già all’Eurogruppo di ottobre.
Il curriculum di Franco, 70 anni, è di prim’ordine. Cresciuto in Banca d’Italia, è stato per sei anni Ragioniere generale dello Stato per poi tornare nel 2019 negli uffici di Via Nazionale come vice e poi come direttore generale della Banca d’Italia. Nel febbraio del 2021 è diventato ministro dell’Economia e delle Finanze del governo formato da Mario Draghi, ex presidente proprio della Bce. Franco ha così maturato quelle competenze nell’ambito delle politiche economiche, monetarie e finanziarie che lo rendono agli occhi del Mef il candidato ideale per sostituire Panetta in una posizione strategica. Del banchiere centrale, peraltro, Franco possiede anche la tradizionale riservatezza che, per esempio, lo porta spesso a trascorrere le vacanze nelle sue montagne bellunesi e a rilasciare poche dichiarazioni e ancor più rare interviste.
Franco è in realtà anche il nome del governo italiano per la presidenza della Banca europea per gli investimenti, il braccio finanziario dell’Ue che dovrebbe fra l’altro contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina. La poltrona sarà lasciata dal tedesco Werner Hoyer a partire da gennaio 2024 ma la scelta del successore dovrebbe avvenire nelle prime settimane di settembre. Per la corsa alla Bei appaiono però al momento favorite le concorrenti donne: la vicepresidente della Commissione Ue, la danese Margrethe Vestager, e soprattutto la spagnola Nadia Calviño, già ministro dell’Economia del governo Sanchez. Sarebbe la prima volta di una donna alla presidenza della Bei.
Così fosse, la candidatura di Franco alla Bce potrebbe diventare ufficiale. Un incarico davvero decisivo. Basti pensare al ruolo che la Bce ha avuto nel salvataggio dell’euro ai tempi della crisi del debito sovrano e del «whatever it takes» pronunciato da Draghi nel 2012. Oppure, per venire ai giorni nostri, all’influenza che i rialzi dei tassi d’interesse da parte di Francoforte hanno non solo sull’inflazione, ma anche sul costo del debito per famiglie, imprese e soprattutto governi. Se eletto, Franco sarebbe un consigliere di peso all’interno della Bce, di cui non sempre ha condiviso le scelte di politica monetaria.