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 2023  agosto 21 Lunedì calendario

Bagnaia vince anche in Austria

Pecco Bagnaia detta legge: il pilota della Ducati domina il MotoGp e in Austria sale sul podio più alto per la quinta volta. Il distacco sul secondo è di 62 punti.
«Peccone fa paura, è in un momento straordinario, ci basterebbe fregarlo qualche volta...». Valentino Rossi fatica a dividersi tra il fenomeno Bagnaia e la nuova stella del suo team Vr46, Marco Bezzecchi, finito sul podio al terzo posto. Sono entrambi suoi figliocci. Amici e avversari, anche se ieri il pilota della Ducati ufficiale ha fatto un altro mestiere.
Implacabile, inesorabile sul ritmo, perfetto in ogni fase di gara, concentrato fino al traguardo nonostante un vantaggio ormai salito a 5 secondi sull’unico avversario che poteva impensierirlo, Brad Binder, forte di una Ktm che cresce a vista d’occhio, ma non abbastanza per fermare una Ducati che non smette di progredire. «Il team non si risparmia e il reparto corse non finisce di produrre novità» ha spiegato il dominatore del Red Bull Ring, svelando un segreto. «Prima soffrivamo le partenze delle Ktm, ma questa volta eravamo alla pari e con un po’ più di spunto».
Lo stacco al via ha fatto la differenza, nella gara Sprint di sabato come nel Gran premio di domenica: scattato come un fulmine, Pecco ha preso il comando e ha salutato la compagnia, dimostrazione di un ulteriore progresso della sua Desmosedici. «Le novità portate in Austria hanno funzionato» spiegava sabato pomeriggio e ieri l’ha ribadito. «Bagnaia è in forma strepitosa, alla guida di una moto che resta il riferimento» ha ammesso Francesco Guidotti team manager di una Ktm che sulla pista di casa ha dovuto inchinarsi al binomio italiano. «Impossibile tenere il passo di Bagnaia – ha confessato Binder, sconfitto due volte di fila sul circuito austriaco —. E vi assicuro che non mi sono tenuto in tasca nulla...». Bagnaia ha dominato l’intero weekend, firmando una tripletta da incorniciare – pole position, Sprint race e Gran premio —, lasciando agli avversari poche briciole. «Non ha sbagliato nemmeno una curva da venerdì» è la sintesi di Valentino, presente in Austria per mettere a fuoco il futuro di Marco Bezzecchi (ormai convinto a rinunciare alla Ducati ufficiale nel 2024, cioè al trasferimento in Pramac, pur di assicurarsi le amorevoli cure del suo team attuale, il Mooney VR46).
Ha tempo di crescere, il pupillo dell’Academy (che ieri ha festeggiato anche la vittoria di Vietti nella Moto2), e sfidare ad armi pari l’amico-rivale ormai padrone del campionato, dove fatica a trovare avversari capaci di contrastarlo. Bagnaia ha lasciato Spielberg con un vantaggio di 62 punti su Martin che ha pagato l’irruenza di sabato con una penalità che gli ha tarpato ogni ambizione di podio.
La delusione dello spagnolo fa il paio con quella del suo connazionale Vinales che ha sciupato con l’Aprilia un’ottima qualifica con una pessima partenza.