Domenicale, 20 agosto 2023
Il più grande designer è un contadino
MIRABILIAla perfezione fatta a forma di melaStefano Salis
Una mela è una mela è una mela. Ci mise più di un anno a trovarne tutte le curve giuste. Prove, scarti, bozzetti, fino a realizzare la mela che era la più mela di tutte, picciolo compreso, inequivocabile nella sua iconica forza tranquilla, bilanciata da un armonico svolgersi di tutti i minimi dettagli: in due dimensioni faceva intuire il contorno reale dell’oggetto e, nella forma archetipica, le restituiva valenze culturali, simboliche e pratiche. Era il 1963, 60 anni fa, quando Enzo Mari inaugurava per Danese la «Serie della natura», multipli d’arte e di design, realizzate in stampa serigrafica, potenza della forma grafica degli oggetti elevati a memento, che avrebbe generato 17 soggetti: tra cui la mela, la pera, la mela e la pera, l’oca, l’orso, la pantera ma anche il vulcano e così via. Eppure la mela resta, col suo rosso vivo in campo bianco (qui in una edizione 1984 formato 50x70 con cornice Ireland di Bruno Munari: che accoppiata!) un (s)oggetto di particolare bellezza e aura poetica. In questo caso, come quasi sempre in Mari – genio del Novecento – per esempio con la putrella (1958) solo leggermente piegata a diventare un fantastico centrotavola (portamele!), design, progetto, realtà, sogno e necessità diventavano un tutt’uno. In una di quelle sue frequenti meditazioni sul design, Mari aveva detto chi era, per lui, il migliore designer. «È un vecchio povero contadino che pianta un bosco di castagni. Non potrà mangiare le prime castagne, non potrà utilizzare il legno, in agosto non potrà godere dell’ombra di un grande albero. Lui no, i suoi nipoti sì. I contadini sono ottimi designer». Noi, è da 60 anni che ci nutriamo delle mele di carta di Enzo Mari: a casa mia, per dire, campeggia (in formato quadrato) dalla cucina e inonda con il suo sorriso la giornata (e non vedete, poi, quanto illumina questa pagina?). Una bellezza domestica che ci ricorda che sì, la natura e il design, vanno d’accordo. Basta capirlo.