Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni chiede all’ambasciata in Albania di pagare il conto non saldato da alcuni turisti italiani in un ristorante di Berat. La scelta provoca le critiche di alcuni partiti dell’opposizione che accusano la premier di populismo. È a quel punto che l’ambasciata precisa: «Sono fondi personali della premier». Nei giorni scorsi quattro connazionali, dopo una cena al ristorante Guva, hanno deciso di fuggire dal locale evitando la spesa di 8.451 lek, pari a circa 80 euro. A riferire la vicenda a Meloni è direttamente il premier albanese, Edi Rama: «L’ho fatto per ridere ma lei si è subito girata verso l’ambasciatore dicendo di pagare e fare un comunicato di scuse», racconta al Tg1. Da qui la decisione di provvedere a quanto dovuto attraverso l’ambasciata, scatenando le polemiche. La deputata Daniela Ruffino (Azione) ironicamente suggerisce: «Perché promuovere in questo modo il turismo in Albania e non adottare lo stesso criterio in Italia?». Dello stesso avviso anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi: «Se Giorgia voleva fare la paladina dell’italianità ci è riuscita bene: fai come ti pare, tanto paga Pantalone». La deputata del Pd, Lia Quartapelle, rincara la dose: «Dopo aver detto che è cretino chi paga le tasse ora dicono che lo sono quelli che pagano il ristorante, perché se Meloni è in vacanza lì, a pagare ci pensa l’ambasciata». In difesa della premier il senatore di FdI, Ignazio Zullo: «Ha tenuto alta l’immagine dell’Italia».