Corriere della Sera, 19 agosto 2023
Ascesa e caduta di Evergrande
Nel 2018, quando il Pil di Pechino cresceva del 6,7%, Evergrande era la società di sviluppo immobiliare di maggior valore in Cina. Nel 2021 è diventata la più indebitata del mondo nel settore del mattone. E adesso potrebbe dar vita alla più grande ristrutturazione aziendale nella storia di tutta l’Asia, dopo la richiesta di protezione dai creditori, presso un tribunale di New York, prevista dal Chapter 15 della legge americana.
Dal primo default su un bond nel 2021, Evergrande è il simbolo di una crisi del debito senza precedenti nel settore immobiliare cinese, che rappresenta circa un quarto dell’economia. In meno di tre anni, da metà 2021, le aziende che rappresentano il 40% delle vendite di case in Cina sono andate in default. L’ultima, Country Garden, la settimana scorsa ha fatto tremare i mercati, perché si tratta del maggiore costruttore privato cinese.
Evergrande non ha fatto istanza di fallimento, ha chiarito il gruppo, ma una normale richiesta di concordato per proteggere i suoi asset offshore, in attesa che vanga approvato, entro fine mese a Hong Kong, il piano messo a punto a marzo per la ristrutturazione del debito, che oggi ammonta a oltre 340 miliardi di dollari, di cui circa 20 miliardi collocato all’estero.
In poco meno di 30 anni di esistenza, l’ascesa di Evergrande e la sua caduta (con il default nel 2021, 81 miliardi di dollari di perdite accumulate nel 2021 e nel 2022 e ora il Chapter 15 e la ristrutturazione del debito) seguono la corsa forsennata dell’economia della Cina, che nell’ultimo quarto di secolo è assurta a seconda potenza del pianeta e oggi è in stallo.
La sortita nell’auto
Nel 2020 Evergrande è entrata nel mercato delle vetture elettriche con il marchio Nev
Quando viene fondata da Xu Jiayin nel 1996 a Shenzen, nella provincia del Guangdong, Evergrande sviluppa e costruisce abitazioni per rispondere alla domanda di urbanizzazione di massa, che ogni anno porta milioni di cinesi dalla campagna nelle città. Sono gli anni del boom delle costruzioni, non solo di ponti, strade e aereoporti: se ogni anno si sposta nei centri urbani l’1% della popolazione cinese, significa che 13 milioni di persone hanno bisogno di una nuova casa. È come costruire due Hong Kong ogni 12 mesi.
Evergrande, che nel 2009 raccoglie 722 milioni di dollari con la quotazione sul listino di Hong Kong (il titolo è sospeso dal marzo 2022), cresce in modo irruento e oggi possiede 565 milioni di metri quadrati di terreni da sviluppare e progetti immobiliari in 22 città. Si allarga ad altri settori, a cominciare dal turismo: ha due parchi tematici e un complesso turistico sull’isola di Hainan, dove ne sta costruendo un secondo. Investe nello sport: nel 2010 compra una squadra di calcio, il Guangzhou Evergrande F.C., e ingaggia Marcello Lippi, che vince il campionato nel 2013. Per il club costruisce anche un nuovo stadio nell’aprile 2020. Si espande nella salute, con Evergrande Health, divisione quotata, che realizza la Health Valley, un parco per la salute e il benessere e una comunità per anziani.
Nell’entertainment stringe una partnership con Tencent, che dura 6 anni (fino al 2021). In finanza, crea la sua assicurazione comprando la metà di Sino-Singapore Great Eastern Life Insurance company, che rinomina Evergrande Life. Nell’agro-alimentare acquisisce un marchio di acqua minerale che ribattezza «Evergrande Spring» e arruola l’attore Jackie Chan per promuoverla. Nel 2018 Evergrande debutta nell’auto elettrica, comprando il 45% di Faraday Future per 2 miliardi di dollari. L’anno dopo crea una partnership con la società elettrica statale State Grid Corporation of China per sviluppare una rete di stazioni di ricarica. E costruisce tre fabbriche per produrre veicoli elettrici, che lancia nel 2020 con il marchio Evergrande New Energy Vehicle (Nev). Anche qui, però, accumula debiti, alleviati con un’iniezione di 500 milioni di dollari, a Ferragosto, attraverso la cessione di un pacchetto di azioni a una società di Dubai, controllata da capitali cinesi. Fra i creditori più importanti di Evergrande figura anche Zhang Jindong e il suo gruppo Suning, proprietario dell’Inter attraverso Grand Tower. Nel 2017 Zhang ha investito 2,6 miliardi di euro per sottoscrivere azioni di Classe A di Evergrande Real Estate, in prospettiva di forti dividendi dopo la quotazione in Borsa o del rimborso del prestito entro marzo 2021, l’anno della crisi di liquidità.