Corriere della Sera, 18 agosto 2023
Bufera sul libro di Vannacci
Roma «Certo che ho scritto “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione”. Ma è una frase scritta da persona che normale non è: io sono uno “speciale”». Rivendica tutto il generale Roberto Vannacci, 54 anni, ex capo della Folgore, con ruoli di responsabilità nelle forze speciali, adesso al centro delle polemiche per i giudizi di cui ha punteggiato un libro autoprododotto, Il mondo al contrario. Considerazioni sulla «anormalità lgbt», prese di posizione contro migranti, femminismo, ambientalisti che hanno fatto indignare, all’unisono, una platea vastissima ed eterogenea. Dalla politica fino agli alti vertici militari, che ne prendono le distanze: «Opinioni personali, delle quali l’Esercito non era a conoscenza. Mai sottoposte ad autorizzazione e a valutazioni dei vertici militari». Per le quali l’Esercito «si riserva provvedimenti a tutela dell’immagine».
Cogliendo fior da fiore: la normalità? «È l’eterosessualità. Se tutto vi sembra normale è per colpa delle trame delle lobby gay internazionali». La campionessa Paola Egonu? «I suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità».
Frasi che hanno causato un’ondata di reazioni. Mentre il libro è schizzato in vetta alla classifica dei best seller di Amazon nella categoria «libertà e sicurezza».
«È indegno del suo ruolo» attacca l’M5S Alessandra Maiorino. Chiede le sue dimissioni dall’attuale ruolo di capo dell’Istituto Geografico Militare il capogruppo dem in commissione difesa, Stefano Graziano: «Parole che non si possono giustificare». Per Nicola Fratoianni (Avs) «non può rappresentare il nostro esercito». Ironizza su quello che definisce «mein Kampf de noantri» Riccardo Magi (+Eu). E intervengono pure Ficarra e Picone: «I medici gli hanno consigliato di bere molta acqua, di non uscire nelle ore più calde e di evitare i cibi piccanti».
Giordano
Bruno fu bruciato per un pensiero contro- corrente
Il generale parla di «strumentalizzazione» fatta «con frasi estrapolate dal contesto» e si dice «amareggiato» anche per il «processo a delle opinioni: Giordano Bruno lo hanno bruciato perché aveva un pensiero controcorrente, meno male che abbiamo superato quei momenti».
Tre lauree, sei lingue, oltre alla Folgore una storia da incursore, con missioni di recupero di personale civile da contesti di guerra che vanno dalla Somalia al Rwanda. Poi a Mosca, come consigliere della missione diplomatica fino all’attacco dell’Ucraina. Una quindicina di decorazioni militari, inclusa la Bronze Star Medal Usa per il servizio in Afghanistan. Sottolinea Vannacci: «Sono un esponente delle forze speciali e rivendico la mia anormalità, ovvero l’essere parte di una minoranza». E, noncurante della bufera, aggiunge: «Io non ho niente contro gli omosessuali, sono favorevole ai loro diritti, non li giudico, non credo si possa giudicare un gusto rispetto a un altro. Quello che contesto è che ciò che è eccezionale, marginale o semplicemente una minoranza, venga rappresentato come normalità». Sulle polemiche lamenta: «Vengo trattato da omofobo perché ho idee diverse dal pensiero unico. Io dico quel che molta gente pensa ma si guarda bene dall’esprimere».
Sulle donne, non trova i suoi giudizi sessisti: «Ho parlato della famiglia tradizionale, ho spiegato che normalmente c’è una persona che si occupa della cura della famiglia, rinunciando al lavoro a tempo pieno, e una che si occupa del sostegno economico. Ma non ho indicato, chi tra marito e moglie. Ho solo raccontato che nella mia famiglia è stata mia madre a occuparsi della casa».