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 2023  agosto 17 Giovedì calendario

Lino Banfi censurato da Facebook

«Ehi Siri, cosa sono gli algoritmi?».
«I provvedimenti che risolvono un determinato problema! Vuoi saperne di più?».
«Sì!».
«E sono anche un procedimento di calcolo».
Click e si è spenta la scritta di Siri sullo schermo del mio iPhone. Praticamente come se mi avessero risposto: «Caro Banfi, sarai pure un discreto attore, ma possibile che tu sia a completo digiuno di tecnologia social-modernamente-archetipo, ma anche attualmente elementare che pure i bambini conoscono a menadito? Sappiamo e capiamo i tuoi venerandi 87 anni, ma cerca di aggiornarti».
E qui ci starebbe bene un bel... «PORCA PUTTÉNA»!! E subito scatta il «Lupus in fabula»: l’Algoritmo!
Ecco perché, caro direttore, ti scrivo pregandoti di farmi da tramite al «nostro quotidiano». Mi permetto di usare il termine «nostro» perché dopo sessant’anni che lo leggo ogni mattina lo sento anche un po’ mio e posso pure pregiarmi dell’amicizia del nostro editore, il grande URBÉNO!
Insomma, cerco di spiegare meglio: da circa sette anni esiste un gruppo Facebook che si chiama «Noi che amiamo Lino Banfi» ideato e coordinato da Calogero Vignera. E sono davvero tante le persone di tre generazioni e di inizio di una quarta, che fanno e pubblicano cose bellissime in mio onore – il buon Calogero potrebbe ben dettagliare – e cosa succede? Si iscrivono decine di migliaia di fan di tutte le età e zac, arriva il signor Zuckerberg che ordina ai suoi algoritmi italiani: «Chiudete subito Banfi!». E tutto questo perché i miei ammiratori si scambiano idee, video, messaggi, usando il linguaggio banfiota e in questo linguaggio ci sono esclamazioni come «Porca putténa, disgrazieto maledetto, ti metto l’intestino a tracollo»... Quest’ultima volta la chiusura è stata motivata dall’esclamazione «Picchio De Sisti»! Tutto viene cancellato, il gruppo annullato e si deve ricominciare da zero...
In pratica, caro direttore, per dirla garbatamente, papéle papéle, cosa ho fatto io a Mister Mark Zuckerberg e ai suoi algoritmi? Ci ho messo più di 60 anni per far parlare il mio linguaggio a tutti, mi chiamano Maestro, mi danno i premi alla carriera e questo mi spegne tutto! Ma come si permette ‘sto arcimiliardario maledetto che chi chezzo lo conosce? Arrivati a questo punto, se vuole la guerra, mi sfogo! CHEZZO! CHEPO DI CHEZZO! Ti metto i menischi nella scapolomerale! Ti spezzo il capocollo e te lo metto a tracollo! PORCA PUTTÉNA per tre volte e, dulcis in fundo: MI SONO ROTTO LE PELLE. E adesso fatemi pure arrestare.
Grazie per l’attenzione, Direttore, con i miei più cordiali saluti, suo Lino Banfi.
P.S. Volevo anche scrivere due righe a Elon Musk, visto che pare che questa lotta all’ultimo miliardo si farà in Italia: «Caro Elon, devi dire al tuo rivale di lasciare in pace il nonno nazionale. Come si dice tra seri centurioni, fai il brévo e non rompere i co... siddetti!»