la Repubblica, 15 agosto 2023
Crolla un altro colosso cinese dell’immobiliare
MILANO – Crollano le azioni di Country Garden holdings, colosso immobiliare cinese che ieri ha toccato il minimo storico scivolando a una capitalizzazione di 2,7 miliardi di dollari (-18,4% ieri e -70% da inizio anno), dopo aver sospeso gli scambi su una decina delle sue obbligazioni onshore dal valore complessivo di 16 miliardi di yuan (2,2 miliardi di dollari).
La notizia segue il mancato pagamento lo scorso 6 agosto di due cedole obbligazionarie per un totale di 22,5 milioni di dollari, e anticipa la scadenza, prevista per il 2 settembre, di un bond da 3,9 miliardi di yuan ( 537 milioni di dollari),che la società con sede a Guangdong sta cercando di allungare. Un rinvio, che secondo ilFinancial Times non riuscirà a risolvere la situazione dato che i ricavi del gruppo immobiliare lo scorso luglio erano calati del 34% e la società nei prossimi sei mesi ha in scadenza 2 miliardi dollari di bond in Cina, e 1,9 miliardi di obbligazioniall’estero. Country Garden ha provato, senza successo, a rassicurare investitori e obbligazionisti, facendo sapere che «valuta diverse misure di gestione del debito per salvaguardare il suo sviluppo di lungo termine, in modo da preservare il valore e gli interessi di tutti gli azionisti». L’azienda intende inoltre impegnarsi «nelle vendite» di alcuni asset, a iniziare da quelli non performanti come gli hotel e gli edifici adibiti a uffici e a «rafforzare il controllo interno» per «ridurre le spese amministrative e di gestione» e migliorare «l’efficienza operativa». Da oltre un anno il gruppo del Guangdong è alle prese con i tentativi di ristrutturazione del debito e dismissioni, sotto il pressing di Pechino e delle autorità di vigilanza.
Il settore immobiliare è uno dei principali pilastri dell’economia cinese, dato che contribuisce a un terzo del Pil. Non a caso il terremoto di Country Garden, che quanto a ricavi è la più grande società di sviluppo immobiliare del Paese, ha mandato al tappeto anche l’indice Hang Seng di Hong Kong (-1,58% a 18.773,55 punti). Peraltro, nel comparto immobiliare, c’è un altro precedente illustre, quello di Evergrande, alle prese con un indebitamento monstre di 300 miliardi di dollari. Per questo i mercati temono un effetto contagio su acquirenti di case e banche nazionali, con un ulteriore colpo alle prospettive di ripresa del settore e della Cina alla prese con la deflazione.
Lo scorso 31 luglio Country Garden era stata inserita nell’elenco dei “debitori screditati” da un tribunale locale dello Guangzhou per non aver effettuato i rimborsi richiesti. L’agenzia di rating Fitch era stata invece sollevata dal suo incarico da Country Garden «in base alle proprie esigenze in combinazione con la situazione effettiva della propria attività». Fitch in precedenza aveva invece fatto sapere di aver «scelto di ritirare» i suoi rating sulla società per motivi commerciali dopo aver emesso un rating finale di «default limitato».