Corriere della Sera, 15 agosto 2023
E Dickens tornò best seller nella storica libreria di Londra (grazie a un gioco su TikTok)
Il Racconto di due città di Charles Dickens ha venduto dal 1859 a oggi oltre duecento milioni di copie, però è insolito, come sta succedendo in questi giorni in una famosa libreria londinese, Hatchards, che una folla di turisti ne acquisti «a secchiate», come ha detto al Times il direttore del negozio. Tutto grazie a TikTok, e all’autrice fantasy americana Cassandra Clare.
I lettori di Clare postano sui social media decine di video nei quali acquistano il libro di Dickens per ricreare con precisione la scena della serie Shadowhunters (Mondadori) nella quale un personaggio visita la libreria per regalare una copia del romanzo dickensiano alla sua amata. L’account @itstartswithonebook ha avuto più di 35.700 visualizzazioni sul video realizzato da Hatchards a Piccadilly, a pochi passi dal celebre grande magazzino Fortnum & Mason.
Clare, americana, 50 anni, ex giornalista dell’Hollywood Reporter, ha cominciato scrivendo fan fiction dedicata a Harry Potter su un blog. A oggi ha venduto cinquanta milioni di copie tra romanzi e graphic novel, è tradotta in trentacinque Paesi, pubblica un romanzo dopo l’altro e ha utilizzato con bravura i social media come amplificatori del suo lavoro. Ha oltre mezzo milione di follower su Instagram, quasi novecentomila su Twitter/X. E, soprattutto grazie a TikTok, è nata una community digitale di lettori capace di tramutare un breve passaggio di un suo romanzo – l’acquisto di Racconto di due città da Hatchards – in quello che tecnicamente si chiama «Larp» (Live action role-playing game), un piccolo gioco di ruolo pronto per essere filmato e diventare virale.
Ecco così i lettori di Clare (vero nome: Judith Rumelt) trasformarsi in turisti letterari e girare video, fare selfie tra gli scaffali di legno antico e i tappeti un po’ lisi di Hatchards, tra i classici della Penguin e i libri antichi, un tocco di modernità nel quieto, antico tempio dei libri di carta che ha resistito con bravura alla concorrenza di Amazon.
Charing Cross Road non è più il sublime coacervo di librerie del secolo scorso – cadute una a una nell’era digitale, ne sono rimaste soltanto tre – ma tra i problemi di Londra non c’è la mancanza di ottime librerie. Dalle catene come Waterstones (che qualche anno fa ha comprato anche l’indipendente Foyles) al London Review Bookshop, da John Sandoe nel cuore di Chelsea che più che un negozio pare la casa di un bibliofilo al gioiello edoardiano Daunt Books a Marylebone. Quella però, a prescindere da TikTok, che affascina di più di tutte, è la più antica, la madre di tutte le altre: Hatchards, la libreria dei reali da Giorgio III nel Settecento a Carlo III oggi (anche Elisabetta e Filippo erano clienti).
Hatchards compare peraltro anche ne La signora Dalloway (Einaudi) di Virginia Woolf: «Cosa mai stava sognando, mentre guardava la vetrina di Hatchards? Cosa stava cercando di far affiorare? Quale immagine di alba bianca, in campagna…». Mancano per ora i video e i selfie dei fan di Woolf, ma chissà, basterebbe l’intervento di qualche influencer...