Corriere della Sera, 15 agosto 2023
Chi deve vaccinarsi contro il Covid?
Il Covid adesso «diventa» un’influenza. Vaccino raccomandato solo ai fragili. È arrivata la circolare del ministero della Salute sulla campagna vaccinale anti Sars-Cov-2 per l’autunno inverno 2023-24, diretta alla popolazione vulnerabile, gli over 60 e i fragili. Il richiamo tra ottobre e dicembre con un farmaco aggiornato ogni anno in base ai ceppi virali. Bassetti: «Ricevo ancora minacce dai no vax».
Roma Matteo Bassetti, infettivologo, lo scorso anno la campagna vaccinale per promuovere la quarta e quinta dose ha avuto un esito disastroso. Ha risposto poco più dell’8% degli italiani cui era raccomandata l’ultima. Pensa che con tali premesse si possa recuperare? Che la gente aderirà adesso che la pandemia è finita?
«Confido nel recupero della fiducia da parte della popolazione. I fragili per età e malattie preesistenti non dovrebbero sottrarsi perché il loro sistema immunitario funziona poco e contrarre l’infezione da Sars-CoV-2 per loro è un rischio molto serio».
Come riavvicinare gli scettici?
«Serve una chiara campagna di comunicazione. In passato è stato un errore raccomandare la quarta e quinta dose a tutti e non limitarla a specifiche categorie come in questo caso. Non parliamo più di dosi».
Richiamo è il termine corretto?
«Ci sarà un richiamo annuale per il Covid così come per l’influenza. Ogni anno i vaccini conterranno i ceppi virali prevalenti nella stagione in corso».
Si possono fare due vaccinazioni contemporaneamente, una contro l’influenza, la seconda per il Covid?
«I bambini piccoli ne fanno anche 6 insieme proprio per essere protetti. Il sistema immunitario non ne soffre, anzi ne esce rafforzato».
La procura di Genova ha appena rinviato a giudizio 14 persone per stalking nei suoi confronti e associazione a delinquere.
«Sono molto contento e non finisce qui. I reati contestati sono gravissimi. Io continuo a ricevere minacce e improperi. A Manfredonia, dove sono andato a ritirare un premio per il mio libro, dal pubblico qualcuno ha fischiato e ha gridato assassino».
È stato abolito l’obbligo di isolamento per tutti i positivi, anche se sintomatici. Decisione giusta?
«Giustissima, bisognava farlo prima. I sintomi sono lievi. Per senso di responsabilità sarebbe meglio non uscire di casa con la tosse».
Ma allora se il virus si è tanto indebolito perché vaccinarsi ?
«Per prevenire complicazioni gravi in anziani e vulnerabili e evitare il ricovero in ospedale».
Nelle ultime settimane però i casi hanno cominciato a risalire. Il rialzo non dovrebbe costituire un monito e richiamare prudenza?
«Un conto è il rialzo dei casi di infezione cui stiamo assistendo. Un altro è che a questo corrisponda la risalita dell’occupazione di posti letto negli ospedali da parte di pazienti con Covid. Abbiamo osservato un lieve aumento, da 0,1% a 0,2%. Non c’è motivo di preoccuparsi».
Però si continua a morire.
«Il numero ancora sostenuto di decessi è dovuto al sistema di conteggio. Chi entra in ospedale per un intervento e accidentalmente risulta positivo al tampone viene considerato un caso Covid anche se la causa della morte è un’altra malattia».