Corriere della Sera, 14 agosto 2023
«Soros racconta Soros», un docufilm dall’impianto classico
George Soros, tra le persone più ricche al mondo, spregiudicato e geniale uomo d’affari, è uno dei personaggi più influenti e controversi del nostro tempo; presidente del Soros Fund, dell’Open Society e fondatore e consigliere del Quantum Group, il miliardario ungherese naturalizzato americano è diventato la personificazione dell’idea di complotto: secondo le teorie cospiratorie sarebbe fautore di un’immigrazione incontrollata dall’Africa, promotore del consumo di droghe leggere, fomentatore di insurrezioni popolari e tanto altro. E ovviamente il suo essere di famiglia e cultura ebraiche permette ai cospirazionisti di rievocare immediatamente il sempreverde topos del complotto giudaico-massonico.
«Soros racconta Soros» è il racconto di sé che il miliardario fa al regista Jesse Dylan (figlio del grande Bob). Partendo dall’infanzia e dal ragazzo ebreo nell’Ungheria occupata dai nazisti, Soros ripercorre la sua vita tumultuosa; oltre agli interventi di commentatori quali Kofi Annan, Ethan Zuckerman, Tucker Carlson, Laura Silber, il docufilm raccoglie filmati d’archivio che raccontano ottant’anni di vita e di politica mondiale, dall’Olocausto alla caduta della cortina di ferro, alla guerra nei Balcani fino ad oggi (Sky Documentaries).
L’unione dei complottisti di tutto il mondo contro il nemico comune Soros è dovuta a una serie di fattori che fanno del suo personaggio un unicum: Soros è impegnato a finanziare proprio ciò che spaventa in ogni parte del mondo autocrazie e populisti. Per dire, uno dei suoi peggiori detrattori, Viktor Orbán, primo ministro dell’Ungheria, ha potuto studiare grazie a una borsa di studio di George Soros (che è nato a Budapest come György Schwartz nel 1930; il nome è stato mutato per sfuggire le leggi razziali).
L’impianto del docufilm è molto classico: l’intervista a Soros fa da filo conduttore per raccontare soprattutto la vasta attività filantropica del finanziere e per dimostrare che nelle iniziative di Soros non c’è poi molto di occulto. Sarà anche un grande speculatore ma, sulla lezione del filosofo Karl Popper, ha sempre combattuto le pulsioni totalitarie di qualunque colore.