il Fatto Quotidiano, 13 agosto 2023
Il bestiario di Brunetta
Il Cnel sarà il protagonista della futura crociata contro i salari bassi. Eppure il suo attuale presidente, ex ministro della Funzione Pubblica e l’Innovazione durante i governi Berlusconi IV e Draghi (dal 2008 al 2022), Renato Brunetta, nel tempo si è distinto per una tutt’altro che spiccata sensibilità verso le stesse categorie che il “carrozzone costosissimo” (Renato dixit) ora sarà chiamato ad aiutare.
“La piaga dei fannulloni nella Pubblica amministrazione si risolve semplicemente licenziandoli” (12 maggio 2008)
“Sto riflettendo anche su una estensione della class action al settore pubblico: ovvero chi non funziona va a casa” (5 giugno 2008)
“Non credo che i dipendenti pubblici siano intrinsecamente più fannulloni dei privati” (14 giugno 2008)
“Da oggi non dirò mai più ‘fannulloni’” (14 luglio 2008)
“Viva il Comitato fannulloni operosi! Almeno diventano attivi per difendere la loro fannullaggine” (contro i sindacati, 29 luglio 2008)
“Sono fra le persone che soffrono di più in questo Paese anche per la presenza di fannulloni” (3 agosto 2008)
“Il problema non è tanto che gli statali sono troppi, ma che non c’è mobilità. E a questo stiamo lavorando: non un euro in più a chi rifiuta di spostarsi” (3 agosto 2008)
“Se la pubblica amministrazione fosse efficiente come nel Nord Europa risparmieremmo almeno un punto di Pil” (12 settembre 2008)
“Non c’è solo la sanità, ci sono i baroni universitari, i corsi universitari per appena 10 studenti e così via. Ma anche i magistrati, molti magistrati che lavorano solo 2-3 giorni a settimana, 2-3 pomeriggi a settimana e poi stanno a casa. Vorrei mettere i tornelli anche per loro” (26 ottobre 2008)
“Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro” (2 aprile 2009)
“Non si può mandare in strada il poliziotto panzone che non ha fatto altro che il passacarte, perché in strada se lo mangiano” (27 maggio 2009)
“Nessuna volontà di offendere nessuno, solo una constatazione scherzosa per dire che chi per tanti anni ha fatto il burocrate dietro una scrivania, è difficile faccia il poliziotto alla Starsky e Hutch per la strada” (28 maggio 2009)
“Esiste in Italia un culturame parassitario vissuto di risorse pubbliche che sputa sentenze contro il proprio Paese ed è quello che si vede in questi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia” (11 settembre 2009)
“Non è vero che gli insegnanti sono pagati poco, perché in altri paesi guadagnano di più perché lavorano di più. Altissimo è il livello di assenteismo degli insegnanti che implica legioni di supplenti” (8 settembre 2010)
“Se non avessimo la Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli stessi standard del resto del Paese, l’Italia sarebbe il primo Paese in Europa” (11 settembre 2010)
“Siete l’Italia peggiore!” (contro un gruppo di precari che protestano, 14 giugno 2011)
“L’Anm difende un privilegio. Il privilegio che i magistrati, unici tra i dipendenti pubblici, hanno 15 giorni di ferie più degli altri dipendenti pubblici” (10 settembre 2014)
“Pensate a voi stessi, precari e poco pagati!” (contro i giornalisti, 19 gennaio 2015)
“Chi fa smart working? Gente chiusa in casa, con il telefonino sulla bottiglia del latte a far finta di lavorare da remoto” (3 febbraio 2022)
“Ah ma sei un dipendente? Perché cazzo parli allora? Perché non ti metti in proprio?” (17 giugno 2022)