CORNUTO E MAZZIATA, SEGRE LASCIA SEYMANDI: "VAI DAL TUO AVVOCATO", 9 agosto 2023
“TI DONO LA LIBERTÀ, VAI A MYKONOS CON IL TUO AVVOCATO, È TUTTO PAGATO” – HABEMUS VIDEO! IL FILMATO DELLA COLOSSALE “SPUTTANESCION” RISERVATA DAL BANCHIERE TORINESE MASSIMO SEGRE ALLA COMPAGNA, CRISTINA SEYMANDI. IN QUELLA CHE DOVEVA ESSERE UNA FESTA A SORPRESA PER ANNUNCIARE IL LORO FIDANZAMENTO, LUI HA RIVELATO I NUMEROSI TRADIMENTI DI LEI, DAVANTI A TUTTI: UN CAPOLAVORO DI AGGHIACCIANTE PERFIDIA SABAUDA - “HO IL CUORE A PEZZI. NON PENSIATE CHE MI FACCIA PIACERE FARE LA FIGURA DEL CORNUTO” – I RAPPORTI DI SEGRE CON DE BENEDETTI (SIEDE NEL CDA DI "DOMANI" ED È IL FIGLIO DI FRANCA BRUNA, STORICA COMMERCIALISTA DI CDB) E LA CARRIERA POLITICA DELLA SEYMANDI, PASSATA CON DISINVOLTURA DAL M5S AL CENTRODESTRA - VIDEO + TESTO INTEGRALE
Da https://www.lospiffero.com/ Non c’è molto altro da dire. Dopo tutte le chiacchiere, i pettegolezzi, i pissi pissi sussurrati a mezza bocca, arriva anche il video di quello che lo Spiffero ha raccontato per primo, con grande tatto, due settimane fa.
La clamorosa fine della storia tra Massimo Segre, figura notissima della finanza torinese, appartenente a una delle più in vista famiglie subalpine, legata direttamente con Carlo De Benedetti, e Cristina Seymandi, ex collaboratrice di Chiara Appendino nella parentesi pentastellata a Palazzo civico e poi candidata al Consiglio comunale con la lista di centrodestra Torino Bellissima.
“Ti dono la libertà – le dice lui davanti a decine di ospiti che mai avrebbero immaginato l’epilogo di quel discorso – ora sei libera di andare in vacanza con il tuo avvocato. È tutto pagato”.
Lei sbarra gli occhi, si volta, cerca lo sguardo di amici e conoscenti, vuole capire se è tutto uno scherzo. Ma non è così. Lui finisce il suo intervento e le volta le spalle per l'ultima volta. La sua porta di casa d'ora in poi sarà chiusa, Segre lascia uno spiraglio riguardo alla collaborazione professionale. Forse parla di Savio, dove lei è diventata Ceo?
IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO DI MASSIMO SEGRE Io dovrei annunciare che ottobre io e Cristina ci dobbiamo sposare, poi riflettendo ho pensato che questo non è un regalo per lei ma più per me. Qual è il regalo da fare a Cristina? Ho sempre pensato che amare una persona sia desiderare il suo bene più ancora del proprio. In questo caso, questa sera, desidero regalare a Cristina la libertà di amare. Amare una persona, un noto avvocato, a cui tiene chiaramente più che a me.
Cara Cristina, so di quanto tu ne sia innamorata dal punto di vista mentale e sessuale come hai avuto modo di confidarti. So anche che prima di lui hai avuto una relazione con un noto industriale. Cari amici, non pensiate che mi faccia piacere fare la figura del cornuto davanti a tutti voi ma Cristina è talmente in gamba nel raccontare le sue verità che non potevo lasciare solo a lei la narrazione del motivo per cui stasera termino la mia convivenza con lei.
A sua mamma, povera donna, cosa ha detto perché avesse timore che sua figlia avesse timore nel dormire con me? Io che una donna non la sfiorerei se non con un fiore. La verità sulla nostra rottura è una banale storia d’infedeltà addirittura preconiugale.
Sono deluso, ho il cuore a pezzi. Mi faccio la colpa di non aver capito come una donna non possa davvero amarti. Cara Cristina a Mykonos vai con il tuo avvocato, sii felice con lui. Come sai è tutto pagato, come il viaggio in Vietnam con tua figlia, una splendida e seria ragazza che mi dispiace che debba essere toccata da questa situazione.
Se vorrai al tuo ritorno potremo valutare come proseguire una collaborazione professionale, la nostra storia insieme finisce stasera. Ti auguro di essere felice con il tuo nuovo compagno e di continuare a brillare nella vita come hai fatto in questi anni.
DAGONOTA Massimo Segre, il banchiere che ha sputtanato i tradimenti della compagna, Cristina Seymandi, alla festa in cui avrebbero dovuto annunciare le loro nozze, è il figlio di Franca Bruna Segre, storica figura della finanza torinese. Come ricordava “il Fatto quotidiano”, in occasione della morte, il 10 settembre 2014, Franca Bruna Segre è stata “da sempre vicina a Carlo De Benedetti”, essendo stata la sua storica commercialista. I rapporti tra CDB e i Segre sono continuati, visto che Massimo è nel cda della società “Editoriale Domani”, che edita il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi.
FINANZA TORINESE, MORTA FRANCA BRUNA SEGRE “COMMERCIALISTA” DI FIDUCIA DI DE BENEDETTI Da www.ilfattoquotidiano.it – 10 settembre 2014
E’ morta a Torino Franca Bruna Segre, 88 anni, figura storica della finanza torinese. Da sempre vicina a Carlo De Benedetti, lo ha accompagnato nelle più importanti operazioni finanziarie.
Non a caso la sua cassaforte personale, Romed, è domiciliata in via Valeggio 41, lo stesso indirizzo dell’austero studio dei Segre tra il resto commercialisti di strettissima fiducia dell’editore di Repubblica. Il quale all’inizio di agosto, insieme agli stessi Segre e a Luca di Montezemolo, è stato tra finanziatori del riacquisto di Banca Intermobiliare da Veneto Banca che l’ha rivenduta ai vecchi proprietari perdendoci un centinaio di milioni rispetto al prezzo di acquisto.
L’istituto che era stato per anni guidato dalla signora Segre, unico presidente donna tra le banche quotate in Italia, era stato venduto al gruppo veneto di Vincenzo Consoli nel 2010, anche per via delle difficoltà che la famiglia torinese di agenti di cambio stava attraversando in seguito all’avventura a fianco dell’ex furbetto del quartierino Danilo Coppola, del quale è stata a lungo garante (“per me è come un figlio”, aveva detto di lui la Segre nei giorni del carcere).
Proprie in queste settimane è atteso il nuovo piano industriale dell’istituto che si caratterizza come una sorta di salotto-boutique finanziaria specializzata nella gestione dei patrimoni di facoltose famiglie del nord Italia.
FONDI PUBBLICI E AFFARI PRIVATI, COSÌ NASCE IL SALVATAGGIO SAVIO Oscar Serra per www.lospiffero.com
Una carriera sulle montagne russe, tra politica e impresa, passando con disinvoltura dal Movimento 5 stelle al centrodestra, dai comitati civici di Chiara Appendino alla candidatura con Paolo Damilano fino alla nuova vita da capitano d’azienda nella Savio, dov’è entrata direttamente coi galloni di prima azionista e Ceo.
La protagonista è Cristina Seymandi, prezzemolina dei salotti torinesi – figlia del noto commercialista Roberto Seymandi, scomparso nel 2021 – che alla fine dello scorso anno ha acquisito la maggioranza delle azioni di una società sull’orlo della bancarotta, ne è diventata la numero uno, e subito dopo ha vinto un bando regionale per le aziende in crisi (legge 34/04) e ottenuto 1,86 milioni di contributo a fondo perduto serviti per finanziare la sua scalata, più altri 200mila per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Il progetto che l’azienda ha presentato per ottenere il finanziamento pubblico, infatti, riguardava l’acquisizione da parte di Hope Srl della Savio Thesan Spa, comparto aziendale dedicato ai serramenti e all’air care del gruppo Savio Spa. La Hope è una società costituita nel dicembre del 2020 con un capitale sociale di 10mila euro di cui la Seymandi detiene l’80% delle quote. Inizia “l’operazione Savio”.
Al 31 dicembre 2021 il fatturato della Hope era di 4mila euro, la perdita d’esercizio ammontava a 91mila euro. Questa è la società che ha acquisito Savio Thesan, “salvato” 153 posti di lavoro e fatto fronte a una situazione debitoria di 100 milioni di euro. Per consentire a Hope di acquisire la maggioranza di Savio Thesan la Regione, attraverso FinPiemonte, ha messo sul tavolo oltre 2 milioni di euro.
Ad asseverare il rendiconto di bilancio 2021 di Hope è il professor Massimo Segre, il quale nel 2021 controllava la Savio Thesan attraverso la Fp Holding. Poco dopo, la Savio Thesan andò in concordato preventivo e arrivò la Hope di Cristina Seymandi (all’epoca legata sentimentalmente a Segre) a rilevarla.
Al momento della costituzione di Hope, nel dicembre 2020, la quota di maggioranza era in mano a Giulio Segre, il figlio di Massimo, solo l'anno successivo è passata a Seymandi. Alla famiglia Segre è collegato anche colui che detiene, al momento dell’acquisizione, il restante 20% della Hope, cioè Vittorio Moscatelli rappresentante della Filizit De Bec, una società con sede nel comasco che si occupa di compravendita di immobili, ma soprattutto amministratore delegato della Ipi, la cassaforte del finanziere torinese, con un patrimonio di immobili valutato circa 314 milioni.
“Ringrazio l’assessore Andrea Tronzano per la visita dell’azienda e per l’ascolto prestato. La misura erogata dalla Regione Piemonte a sostegno della Savio è fondamentale per la ripartenza della stessa e per la salvaguardia del tessuto socio economico del territorio della Bassa Val di Susa” affermava il ceo di Savio Seymandi, un paio di settimane fa in occasione della visita in azienda di Tronzano.
Lo stesso che, come ricorderanno in molti, era stato designato vicesindaco in pectore da Paolo Damilano alla vigilia delle elezioni del 2021, quando Seymandi era candidata nella sua lista, Torino Bellissima, dopo aver abbandonato il Movimento 5 stelle (che mai le volle troppo bene) e Appendino al proprio destino. Da una parte, dunque, ci sono gli affari di Segre, uomo della finanza torinese vicino a Carlo De Benedetti, dall'altra le relazioni politiche di Seymandi.
Nel frattempo anche il clima interno alla Savio non è serenissimo, turbato dall’avvicendamento del direttore generale e finanziario tra pettegolezzi veri e presunti che la proprietà avrebbe sfruttato per metterlo alla porta. Da fonti sindacali si apprende, inoltre, che sarebbero in corso una serie di vertenze. Il tutto mentre l’opera di accreditamento della Ceo prosegue senza sosta.
Il 15 settembre l’assessore al Bilancio della giunta di Alberto Cirio tornerà in Savio per un incontro informativo sui bandi della Regione a favore del sistema produttivo. L’invito che sta arrivando sulle caselle di posta elettronica di molti imprenditori è “a cura di Cristina Seymandi” si legge. Una bella vetrina per colui che sarà il candidato di punta di Forza Italia alle prossime elezioni regionali.