La Stampa, 9 agosto 2023
L’estate di Jovanotti
La voglia di volare, la sventura di cadere. Ma anche la forza di rialzarsi, di pensare positivo anche mentre si indovina chiaramente un dolore fisico infernale. Un’estate fa Jovanotti era in giro per le spiagge con il suo Beach Party, questa avrebbe dovuto essere invece l’estate del suo relax e lo è stata fino alla rovinosa caduta in bicicletta a Santo Domingo, sempre avendo chiaro cosa significhi relax per Lorenzo, l’uomo in perenne movimento che nella vacanza ai Caraibi a casa di amici ha visto anche una meravigliosa occasione per farsi un coast-to-coast di duecento chilometri in sella, ed è stato pedalando che la sventura sotto forma di dosso non segnalato su una strada invitante dall’asfalto appena rifatto lo ha sbalzatodalla bici.
Ma è un ragazzo fortunato, e la fortuna più grande che ha è forse quella di esserne pienamente consapevole. Perché invece di imprecare contro tutti gli dei dell’Olimpo, la prima cosa che fa il 16 luglio con il caschetto (benedetto) ancora in testa e le ossa rotte mentre l’ambulanza gli presta le prime cure in strada è farsi un video per rassicurare tutti che sta bene, che poteva andare molto peggio, e anche se gli scappa più di una smorfia di dolore, lui pensa positivo perché è vivo, e come dargli torto. «Ho fatto un gran volo in bici, credo di essermi rotto qualcosa… ah! – il dolore comincia a farsi sentire – … temo di essermi rotto qualcosa…un volo bastardissimo… c’era un dissuasore di velocità, stavo andando a tutto gas, non l’ho proprio visto…mi sa che mi sono rotto qualcosa sul bacino, non riesco a stare in piedi…sono volato alla grande… Gracias amigo!», non smette di ringraziare i paramedici, sembra quasi dispiaciuto di dare questo incomodo. Sarà lui stesso poi a ragguagliare tutti nel diario social di questa sua nuova indesiderata avventura: «Mi sono rotto la clavicola e il femore in tre punti», e il video questa volta è da un letto di ospedale. «Fa malissimo, un male tremendo», dice annunciando che sarà operato entro un paio di giorni al massimo, ma anche così riesce a sorridere e a mostrarsi grato. «Cavoli, stavo facendo un giro bellissimo, in mezzo ai campi di canna da zucchero. Devo dire che i dominicani mi hanno soccorso con moltissima cura, addirittura una signora mi ha portato un cocco per bere dell’acqua di cocco. Mi hanno visto e hanno chiamato l’ambulanza immediatamente, sono stati eccezionali. Ecco non so dove sono caduto, non mi ricordo il nome del posto, però lo cercherò perché sono stati eccezionali, gentilissimi, molto attenti».
L’estate di Jova proprio in bicicletta era cominciata, e figurarsi: un po’ su RaiPlay con le nuove puntate a giugno di Aracataca – Non voglio cambiare Pianeta 2, 3. 500 km dalle Ande all’Amazzonia; e un po’ sulle nostre strade, con la 24 ore di Feltre, il 9 e10 giugno, indossando la maglia della squadra «C’è da fare» di Paolo Kessisoglu per sostenere l’associazione dell’attore, che si occupa di progetti contro il disagio giovanile. Senza il suo Beach Party per le spiagge italiane, è capitato che fosse lui, Jovanotti, l’ospite dei concerti altrui, come quello di Tiziano Ferro, il 25 giugno a Roma, quando lo ha raggiunto sul palco per cantare Balla per me. Il 5 luglio, prima di partire c’è stato tempo anche per la poesia, al Vittoriale dove Giordano Bruno Guerri lo ha invitato a premiare Nicola Crocetti. E poi quella vacanza con la moglie Francesca, «Teresa è rimasta a casa perché lavorava». Poi il gran volo e la riabilitazione, prima a Santo Domingo, dove poco a poco lo abbiamo visto riuscire finalmente a mettersi seduto e il 29 luglio i video già lo mostrano con la chitarra a cantare Bob Marley: «Every little thing is gonna be allright», ogni piccola cosa si metterà a posto e se è vero che l’ondata di affetto che ha ricevuto è certo stata d’aiuto, è anche vero che Lorenzo è uno di quelli che il coraggio riesce a darselo da solo: l’ottimismo è un’attitudine, ma va anche allenata con il sorriso e in questo il ragazzone di 56 anni è un maestro. Anche perché Jova ha un obiettivo: rimettersi in sesto per il tour nei palazzetti che partirà nel 2024.
Rientrato in Italia, passato il peggio, ora lo seguiamo nei video mentre fa fisioterapia a Forlì con Fabrizio Borra, uno che ha rimesso in pista molti campioni, e gli amici lo vanno a trovare e fargli coraggio – spesso ricambiando una visita ricevuta, come ieri quella di Gianmarco Tamberi, conosciuto proprio nel centro dove Lorenzo sta ora recuperando: allora era Gimbo che stava superando il brutto infortunio che lo aveva fermato. Perché l’amicizia è anche questo e infatti guarda un po’ chi si vede: «Lui, Gianni Morandi, ed è subito gioia e sorrisi e racconti e storie di cicatrici e ossa rotte e parole di amicizia», scrive Jovanotti postando le immagini e spiegando che Borra ha nominato Morandi vice terapista: «Il ragazzo ha una certa esperienza di risalite. Gianni mi ha detto che domattina parte per le date al sud e voleva vedermi sennò non partiva tranquillo. Belle cose. Avanti tutta!». —