ItaliaOggi, 9 agosto 2023
Periscopio
Chi guarda alla società e vuol capire le sue leggi, può farlo adesso senza Lenin nella stessa misura in cui chi guarda alla natura e vuole capire i suoi processi, può farlo oggi senza Einstein. Mario Tronti, padre dell’operaismo italiano, scomparso il 6 agosto 2023 (da Operai e capitale, Einaudi 1966).
Buon uomo violento e timido, Lenin (…) rientra in quell’interminabile famiglia di piccoli impiegati, di notai, d’intellettuali, d’avvocati di provincia dallo spirito fanatico che, con l’avvento della filantropia e dell’ottimismo, è andato sconvolgendo senza tregua l’Europa. San Cristoforo del popolo russo, Lenin [si reputava] condannato a versare il sangue degli uomini per la salvezza della loro anima, a fare il male per natural bontà. Curzio Malaparte, Il buon uomo Lenin, Adelphi 2018.
Anche il diavolo spesso è tentato dal fare il bene contro la sua volontà. Max von Sydow, L’esorcista, un blockbuster di William Friedkin, scomparso il 7 agosto 2023.
Ascoltami! Con Mao o Maometto, alzati dal letto! Ciccio Ingrassia, L’esorciccio.
[Gedda:] la presenza d’un rappresentante di Pechino è stato il vero colpo di scena dell’incontro. Marco Lupis, HuffPost.
Gedda: [dicono] sì solo alle richieste dell’Ucraina. Titolo del Fattosky quotidiano.
Una talpa per uccidere Zelensky. Arrestata una donna a Mykolaiv. Titolo del Corriere della Sera.
Sulla carta era un semplice assistente parlamentare del partito d’estrema destra tedesco AfD. In realtà lavorava per Putin. 52 anni, analista politico nato in Ucraina e naturalizzato tedesco, Vladimir Sergienko agiva da intermediario tra l’AfD e il Cremlino. Il suo compito era rallentare le forniture dei tank Leopard all’Ucraina, con ricorsi e campagne filorusse. A marzo aveva mandato un’email al suo referente moscovita in cui sprizzava ottimismo sulla possibilità di ritardare l’invio dei carri armati. Corriere della Sera.
Mia nonna soleva ridere d’una conversazione che aveva avuto con l’ambasciatore di Russia. Lei aveva detto: «Forse un giorno avrete un parlamento in Russia». E lui aveva risposto: «Dio ce ne salvi, mia cara Lady John». Bertrand Russell, Ritratti a memoria, Longanesi 1969.
Putin, il prossimo anno, sarà rieletto con oltre il 90% dei voti: le nostre elezioni presidenziali non sono davvero democratiche, sono un esercizio di costosa burocrazia. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino.
Se io sono un democratico vero? Ma sì che sono democratico. Vero e assoluto. Ma il problema, sapete qual è? Ci sono soltanto io. Altri come me nel mondo non ne esistono. Da quando si è spento Mahatma Gandhi, non c’è più nessuno con cui parlare. Vladimir Putin.
Nessuno sa come, se, quando scoppierà la guerra fra America e Cina. [E giù un articolo fiume sul nulla]. Lucio Caracciolo, La Stampa.
Mentre la politica insorge sdegnata dopo aver scoperto l’acqua calda, che cioè in Italia esistono centrali di dati riservati, regolarmente previste dalla legge, e che sulla conservazione degli stessi non esiste alcuna tutela e certezza, il governo che si indigna per il «Crosetto spiato» varerà al prossimo Consiglio dei ministri un decreto legge che allargherà per noi comuni mortali le più invasive tra le intercettazioni, quelle dei trojan operativi ventiquattr’ore su ventiquattro in ogni anfratto della nostra vita. Cataldo Intrieti, Linkiesta.
Nessuna autorità, neanche il capo dello Stato, ha il potere di vietare un diritto sorgivo che viene prima dello Stato: (…) il dovere d’obbedire alla sentenza della propria coscienza viene prima della sentenza di qualsivoglia. [«Sorgivo». «Di qualsivoglia»]. Renato Farina, Libero.
Perché non dici chi è stato, visto che sai tutto [della strage di Bologna]? Mario Lavia, Linkiesta.
Be’, perché un giorno «so con assoluta certezza», ma il giorno dopo «la sola mia certezza è il dubbio». Un giorno «mi assumo la responsabilità di quanto ho detto e scritto (tipo Giordano Bruno) e sono pronto ad affrontarne le conseguenze», il giorno dopo «ho il dovere di fare chiarezza su affermazioni che possono essere fraintese per l’enfasi d’un testo non ponderato». Di più: «Oggi chiedo scusa a tutti». Dimettermi, però, non mi dimetto. Pierpaolo Albricci, ItaliaOggi.
La richiesta di dimissioni di De Angelis è sovietica. Nota ufficiale di Fd’I.
Per quanto ci si industrii a creare una solida cornice, che va dal periodo «sperimentale» di Fetus alla collaborazione con il «paroliere» Manlio Sgalambro, (…) dall’innamoramento per Gurdjieff alla direzione di film non proprio esaltanti, quello che resta di Franco Battiato è il canto estivo di «Cuccurucucu paloma /Ahia-ia-ia-iai cantava». Aldo Grasso (da Dagospia).
L’assessore alla cultura di Ancona, Anna Maria Bertini, di Fd’I, per spiegare le sue doti di «risparmiatrice» se n’è uscita così: «Su queste cose sono molto ebrea». Dagospia.
Restano i cimeli di «Harry Potter», ma il Museo di cultura popolare (MoPOP) di Seattle [cancella] tutti i riferimenti alla sua creatrice, J.K. Rowling [«strega», «troia» e «femminazi» secondo gli attivisti trans]: «Non è una soluzione perfetta, ma è ciò che siamo stati in grado di fare nel breve termine». Harry Potter sì, ma «de-rowlinghizzato». Neanche Lord Voldemort avrebbe potuto escogitarlo.il Foglio.
Svezia e Danimarca potrebbero decidere di vietare i roghi del Corano. europa.today.it
Non mi piace vedere un libro in fiamme, che si tratti del Corano, dei Versetti satanici, di Harry Potter o altro. (…) Ma il diritto di bruciare libri è un diritto che dobbiamo difendere. Distruggere un libro può essere un atto d’espressione tanto quanto lo è scrivere un libro. Trovo l’idea d’un governo che calpesta il diritto di parola dei suoi cittadini molto più offensiva dei manifestanti che calpestano una copia del Corano. È il falò delle libertà, non l’occasionale rogo d’un testo religioso, che deve farci inorridire. Brendan O’Neill (dal Foglio).
I peggiori banditi sono quelli che si atteggiano a santi. Roberto Gervaso.