il Giornale, 8 agosto 2023
Una fortuna davvero spaziale Vincono viaggio verso la Luna
Sarà anche vero che il viaggio non è mai una questione di soldi, bensì di coraggio, ma il fatto di averlo vinto è un bell’incentivo. E anche una bella fatalità, visto che la destinazione è lo Spazio e che i biglietti sono due: uno per lei e uno per sua figlia.
Molto più che esotico, oltre l’avventuroso, tra lo spirituale, il mistico e il rivoluzionario. È galleggiare nel futuro, recitare in un film di fantascienza, incapsularsi in una bolla temporale. Da sole sarebbe forse terrorizzante, ma accanto a una madre (o a una figlia), tutto diventa possibile. Perfino staccarsi da terra, uscire dal campo gravitazionale, mettere 279mila piedi tra te e tutte le tue certezze. Count-down: le mani che si stringono incrociate sullo stesso bracciolo, il cuore che risale per la gola, il senso di vertigine che l’ignoto regala sempre.
Keisha Schahaff, 46 anni, è stata selezionata fra 20 finalisti, poi ridotti a una rosa di 5. Era in viaggio su un volo della Virgin Atlantic da Antigua a Londra, dove stava andando per cercare di risolvere questioni di visto di sua figlia, quando a bordo è apparso all’improvviso un annuncio del concorso l’annuncio della lotteria indetta dalla compagnia di Richard Branson e dalla piattaforma di beneficenza Omare e lei ha deciso di partecipare. Giovedì si parte (decolleranno dal New Mexico): missione «Galactic 02». Si tratta del secondo volo commerciale condotto dalla compagnia spaziale americana Virgin Galactis, e il primo con a bordo clienti paganti. Il prezzo pubblicizzato per un giro sull’aereo a razzo è stato di 450.000 dollari (circa 350.000 euro) che, appunto, a mamma e figlia è stato regalato. La missione segue la «Galactic 01» che si è svolta a giugno, raggiungendo un’altitudine di 279.000 piedi (circa 85 km).
Keisha Schahaff e la figlia, Anastatia Mayers, che ha 18 anni e studia filosofia e fisica all’Università di Aberdeen in Scozia, con questa straordinaria esperienza bruceranno anche una serie di record: sono le prime madre e figlia a volare assieme nello Spazio, ma anche le prime turiste spaziali originarie dei Caraibi (sono nate a Antigua e Barbuda), mentre Anastatia sarà la seconda persona più giovane in assoluto ad andare nello Spazio. Più in erba di lei solo Oliver Daemen, che a 18 anni ha volato sulla navicella suborbitale New Shepard di Blue Origin nel 2021. «Quando avevo due anni, guardando il cielo pensavo: come posso arrivarci? Ma non immaginavo possibile una cosa del genere venendo dai Caraibi. La nostra presenza su Galactic dimostra che realmente lo spazio sta diventando accessibile a tutti», ha sottolineato Keisha in un video promozionale. «So che questa esperienza mi cambierà e spero poter condividerne l’energia e di ispirare le persone intorno a me con il mio ruolo di coach, madre e ambasciatrice per il nostro bellissimo pianeta» ha aggiunto. «La mia intenzione è rompere ogni barriera che ci poniamo o che il mondo ci pone», ha detto Anastatia. Madre e figlia si uniranno a bordo all’ex olimpionico del Team GB Jon Goodwin di Newcastle, che sarà la seconda persona con il Parkinson e il primo olimpionico nella missione. Il ricavato del concorso andrà a Space for Humanity, l’organizzazione no profit che lavora per estendere l’accesso allo spazio a persone con doti di leadership e background diversi. Rispetto agli altri astronauti della squadra a bordo per il lancio in orbita (in prevalenza donne) Keisha e Anastatia avranno l’emozione di essere assieme. «Viaggiare rende modesti. Ci mostra quanto è piccolo il posto che occupiamo nel mondo». Non sarà mai tanto vero come per Keisha e Anastatia, minuscole in un’avventura gigantesca ma insieme. Astronaute da diporto, prescelte casuali, viaggiatrici privilegiate. Si preparano alla vacanza più strana e avventurosa della loro vita, non sanno neppure dove lanciare avanti la fantasia, per immaginarsi cosa: né un paesaggio, né un’atmosfera, né un orizzonte...