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 2023  agosto 07 Lunedì calendario

Taxi gratis dopo la discoteca primo test a Jesolo tra le polemiche

Il primo weekend dei taxi gratis fuori dalle discoteche è passato. L’iniziativa voluta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha fatto il suo esordio a Jesolo, nella discoteca “Il Muretto”. Uno dei sei locali selezionati dal governo per testare l’iniziativa (che durerà fino a metà settembre) di offrire un servizio navetta gratuito a chiunque abbia un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge. Basta sottoporsi al test uscendo dal locale e scatta il voucher per montare sul taxi e farsi portare comodamente a casa. Solo loro però. Per tutti gli altri, la corsa si paga. Un distinguo che da giorni ha scatenato le polemiche, diventate argomento di critiche feroci sotto al post Twitter del vicepremier che lodava la sua iniziativa: «Bene così, ogni potenziale incidente evitato e ogni vita salvata sono una vittoria». Da lì una pioggia di commenti. «Loro bevono e noi cittadini paghiamo?». Centinaia di critiche tutte dello stesso tenore. Inaccettabile per i più che vengano stanziati soldi pubblici per spesare il divertimento serale dichi vuole eccedere con l’alcol. «E gli anziani? E le donne sole? No, loro devono pagare», alcuni dei paragoni più in voga. Ma se il contraltare etico è spesso il fil rouge dei detrattori del vicepremier, è la piega sociale di questa iniziativa a preoccupare: «Con questa iniziativa si incentivano i giovani a bere, invece che dissuaderli».
Ma vuoi la novità e il poco tempo per assorbire l’informativa, i taxi gratis sono stati disponibili sono nella discoteca di Jesolo. Con numeri risibili rispetto al clamore mediatico scaturito. Per 4000 biglietti staccati in discoteca sono state effettuate sette corse in totale, con circa 20 ragazzi riaccompagnati. Neanche a casa, ma alla più vicina stazione autobus. Il questa prima fase, le linee del provvedimento prevedono che i taxi non superino tragitti di 20-30 chilometri all’interno del Comune in cui si trova il locale. Che poi il cliente riprenda la propria auto o utilizzi un altro mezzo per tornare a casa, non è dato sapere.
Critiche, ma anche consensi. Soprattutto dei ragazzi, liberi di bere senza limiti e rischi: «È un’idea valida. – ha commentato Marco fuori dalla discoteca “Il Muretto” –. La gente va a ballare, e beve, si sa. Questo esperimento potrebbe finalmente arginare il problema incidenti in macchina». Non evitare di bere. Mentre la corsa in taxi verrà rimborsata direttamente dal governo alle discoteche. Ai ragazzi viene dato il voucher, lo consegnano al tassista che a fine serata lo rende al proprietario del locale.
Un entusiasmo, quello di alcuni, che non sembra aver contagiato chi in discoteca non va o se ci va non si mette alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro. Questo diceva la legge, prima del “reddito di alcolismo”, come lo hanno soprannominato i più severi detrattori dell’iniziativa.
Un cortocircuito tra due posizioni molto distanti e destinato a continuare. Tra chi vede il taxi gratis come la soluzione per evitare le stragi del sabato sera e chi la bolla come «l’ennesima iniziativa senza senso dell’attuale governo».