il Giornale, 7 agosto 2023
Con Twitter Musk non ne imbrocca una
Solo un anno fa Twitter era un social molto frequentato e Elon Musk il genio di Space X. Da quando ha comprato Twitter per 44 miliardi se ne inventa una al giorno, non ne imbrocca una: dalla spunta blu a pagamento (ormai se vedete uno con la spunta blu è uno qualsiasi) al mandare a quel paese tutti gli investitori, e infine tagliare a tutti l’uccello di Twitter, che non si chiama più Twitter ma X. Chi l’avrebbe mai detto che lanciare e far riatterrare da solo un razzo e riportare la Nasa nello spazio (enorme impresa di Elon), o rendere internet disponibile ovunque grazie a Starlink, fosse più facile che gestire un social.
Per farla breve, siccome con Twitter non gliene va bene una, ieri si è svegliato con in testa con un’altra idea meravigliosa (come il Cesare Ragazzi degli anni Ottanta): se siete licenziati o avete problemi con il vostro datore di lavoro per qualcosa che avete scritto su Twitter (pardon, su X), ci pensa lui a pagarvi tutto. Avete capito bene. Il suo comunicato dice letteralmente così: «Se sei stato trattato ingiustamente dal tuo datore di lavoro a causa della pubblicazione o del gradimento di qualcosa su questa piattaforma, finanzieremo le spese legali».
Ha anche specificato: «Nessun limite. Fatecelo sapere». Nessun limite (boh). Fatecelo sapere (come? Altro boh). Essendo un social mondiale in quale modo Musk metterebbe a disposizione i suoi legali? E quando arriveranno migliaia o centinaia di migliaia di richieste di assistenza da ogni paese, come le verificherà, se non riescono neppure a gestire quello che avviene sulla loro stessa piattaforma? Come fare a ottenere i soldi non è specificato, e credo non lo sarà mai. L’importante è che ne stiamo parlando, e va bene anche per apparire uno che tutela la libertà di espressione di ogni cittadino della Terra e dello spazio. Tipo: uno lavora a McDonald’s, viene licenziato, ma se prima aveva scritto su X «Il Big Mac è una merda» arriva Elon con i suoi avvocati. Sperando che non compri direttamente McDonald’s, altrimenti sarebbe lui a licenziarlo.
Ricordiamoci che, appena entrato in possesso di Twitter, Musk ha licenziato 6.500 persone da un giorno all’altro. Il loro guaio è che non avevano scritto niente contro Musk prima del licenziamento (non avranno fatto neppure in tempo). Fossi tra i dipendenti rimasti scriverei qualche tweet (o qualche x, o xata, o caxata: come si chiama ora un tweet visto che non è più Twitter?) contro Elon Musk, come polizza assicurativa. In caso di licenziamento le spese per fargli causa gliele pagherà lui (ma a Roma direbbero: ciao core). Che dire? Aspettiamo con ansia la prossima mossa.