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 2023  agosto 05 Sabato calendario

Storie di insetti

Api «Gli adulatori sono come le api, che hanno il miele in bocca e il veleno al culo» [Leonardo]
Bruco «Si racconta che un bruco, vedendo una farfalla, abbia esclamato: “Puah, non mi vedrete mai conciato in quel modo!”» [Marshall McLuhan Gli strumenti della comunicazione].
Calabroni «Senz’accorgersi di me che le vedo / le rose / si lascian fare dai calabroni certe cose» [Victor Hugo, Les contemplations)
Cavallette «La cavalletta verde è un mandolone bislungo senza forza: sotto le ali fragili, quasi vegetali, porta una sottoveste di seta trasparente, giallina; la cavalletta castana è tarchiata e forzuta, specie nelle cianche seghettate: spara con esse come una piccola fionda, e quando spara si vedono lampeggiare le mutande scarlatte» [Luigi Meneghello, Libera nos a malo]
Cicale 1 «Vivono felici le cicale: hanno le femmine mute» [Xenarco di Rodi, IV secolo a.C.]
Cicale 2 «Una Cecala rivoluzzionaria / diceva a la Formica: Povera proletaria! / Schiatti da la fatica / senza pensà che un giorno finirai / sotto le zampe de la borghesia / ch’a le formiche nun ce guarda mai. / Ma che lavori a fa’, compagna mia? / Pianta er padrone e sciopera / prima che arrivi un piede prepotente / che te voja fregà la mano d’opera! / Tu guarda a me: d’inverno nun fo gnente / e, a malapena, sento li calori, /me sdraio in faccia ar sole e canto / l’Inno de li lavoratori» [Trilussa, Le favole fasciste]
Cicale 3 «Chiedo scusa alla favola antica / se non mi piace l’avara formica / Io sto dalla parte de la cicala / che il più bel canto non vende, regala» [Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra]
Cimice 1 «Stanotte ho trovato una cimice e l’ho spiaccicata». «Una bella fortuna». «Se non fosse per tutte quelle che sono venute a fare le condoglianze».
Cimice 2 «Oste, c’è una cimice nel letto!». «E dove dovrebbe essere altrimenti?».
Coccinella «La coccinella, cammina cammina, giunge dai confini del Cretaceo e dell’Eocene: viene oggi a passeggiare sulla nostra mano; tanti milioni di anni non hanno cancellato i sette punti neri, né sbiadito il rosso delle elitre» [Edgar Quinet, La création]
Vermi disici «Di tutti gli animali che vivono tra le pagine dei libri, il verme disicio è sicuramente il più dannoso. Nessuno dei suoi colleghi lo eguaglia. Nemmeno la cimice miofaga, che mangia le maiuscole, o il farfalo, piccolo imenottero che mangia le doppie (…) ed è ghiotto di parole quali “nonnulla” e “mammella”. Piuttosto fastidiosa è la termite della punteggiatura, o termite di Dublino, che rosicchiando punti e virgole provoca il famoso periodo torrenziale, croce e delizia del proto e del critico (…) Ma il verme disicio (…) colpisce per lo più verso la fine del racconto. Prende una parola e la trasporta al posto di un’altra, e mette quest’ultima al posto della appena, a volte gli basta spostare prima tre o verme parole, ma il risultato è logica. Il racconto perde completamente la sua devastante e solo dopo una maligna indagine è possibile ricostruirlo com’era prima dell’augurio del verme disicio» [Stefano Benni, Il bar in fondo al mare]
Tarli «I tarli, cioè i loro perforamenti, quando sono interlineari, come si veggono per lo più, schifando essi a tutto loro potere l’amarezza dell’inchiostro tipografico, riescono accomodabili» [Gaetano Volpi, Varie avvertenze utili e necessarie agli amatori de’ buoni libri  disposte per ordine d’alfabeto, 1756]
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Notizie tratte da: Enrico Sturani Gli insetti di tutti Barbieri Editore, pag. 570, € 63
 
 
 
 
Entomologo «Se non erro, lei è un entomologo.
Un titolo troppo ambizioso, Signore. Vorrei poter conoscere un uomo che ne sia degno. Nessuno può in verità dirsi entomologo, Signore. L’argomento è troppo vasto perché l’intelletto umano possa da solo contemplarlo tutto»
Fregola «Dagli angoli più remoti, da dove batteva il sole e dalle più profonde plaghe dell’ombra, saliva un odore animale, caldo di universa fregola. Tutta questa vita pullulante fremeva di procreazione. Sotto ogni foglia, un insetto concepiva; in ogni ciuffo d’erba, una famiglia cresceva; a volo le mosche, l’una attaccata all’altra, non aspettavano d’essersi posate per fecondarsi. Le particole di vita invisibile che popolano la materia, gli atomi stessi della materia erano in amore, s’accoppiavano, davano al suolo un movimento voluttuoso, trasformavano il parco in un’immensa fornicazione» [Émile Zola, La curée 1874]
Formello «Le genti della Terra di Formello, ed altri convicini della campagna di Roma vennero supplicare il Papa che volesse scomunicare, et maledire una infinita quantità di ghrilli, o Cavallette, le quali distruggevano li Grani et biade di quel paese. Il Papa li scomunicò, et maledisse, et mandò tre Vescovi di quelle parti a scomunicarle et maledirle, et a commandarle che se ne andassero al mare per il Tevere. Et fu cosa meravigliosa a vedere che quelli Animali correvano alla volta del Tevere, et era negro come inchiostro. Et durò il Tevere a scorrere in tal modo per molti giorni» [Diario di Roma, 1665]
San Bernardo «Santo Bernardo di Chiaravalle (1090-1153), avendo le mosche invaso la chiesa della sua abbazia a Froigny, e, con il loro ronzio, impedendo i frati di raccogliersi in preghiera, le maledisse. Subito esse caddero a terra in sì gran numero, che il pavimento ne fu nero e i confratelli dovettero usare le pale per buttarle fuori dal tempio. Anche a tale miracolo devesi la sua canonizzazione» [Guglielmo di Reims, Vita di San Bernardo di Chiaravalle].
Battaglie «Milano. Buone notizie per zanzare, mosche e scarafaggi. È nato un difensore civico impegnato a proteggere gli insetti, anche i più fastidiosi, da gas nocivi, spray e polverine. L’iniziativa è partita dal senatore verde Saro Pettinato, vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato, in risposta a un convegno della Bayer in programma domani a Milano su “Oltre l’insetto, il benessere”. “Tutto è nato da questo titolo arrogante” spiega Pettinato “la Bayer confonde i propri interessi con divulgazioni pseudoscientifiche, mentre è ora di finirla con le massaie ossessionate dalla pulizia che pretendono in casa la sterilità di una sala operatoria, abusando di detersivi e disinfettanti”. Il primo scontro sarà con le multinazionali, Bayer in testa. “Da ex radicale, di battaglie scomode ne ho fatte tante e assicuro la presenza dei verdi al convegno alla testa di un esercito di formiche e zanzare”» [Corriere della sera, 7 maggio 1997]
Divorzio «Maude Kelly di Pittsburgh ha chiesto il divorzio, sostenendo che il marito Bill, entomologo, addestrava gli scarafaggi ad aggredirla. La difesa ha negato il fatto e gli esperti consultati hanno confermato» [The Sun, 21 novembre 1995].
Farfalle «Noi farfalle si vive un giorno solo e, quando sono le sei di sera, si han già le palle piene» [Altan]
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Notizie tratte da: Enrico Sturani Gli insetti di tutti Barbieri Editore, pag. 570, € 63
 
Africa «Sollevi l’Africa, sotto formicola di insetti» [J.M. Gourio Breves de comptoir 1993].
Pantaloni «Gli insetti più evoluti non riescono a capire come l’uomo non secerna i propri pantaloni. Gli altri insetti non ci trovano nulla di straordinario» [Henry Michaux Fette di sapere 1973].
Maschi «I maschi di alcune specie di ditteri empidedi usano presentare alle loro compagne un dono nuziale: un insettino avvolto in fili di seta; ma a volte il fagottino può essere anche vuoto. Il tempo necessario alla femmina per ispezionare l’involucro è di solito sufficiente al maschio per effettuare la copula» [A. Goidanich Enciclopedia agraria italiana 1957]
Bruchi «Si uniscono i maschi delle farfalle colle femmine, e queste, restando così gallate le loro uova, le ne fanno poscia in gran numero, dalle quali nascon que’ vermi che noi chiamiamo bruchi» [Francesco Redi Esperienze intorno alla generazione degli insetti 1668]
Gelasio Nel 492 papa Gelasio I affermò che Cristo è un bruco (“vermis qui resurrexit”) [Maraleen Manos-Jones The spirit of Butterflies 2000]
Feticci «Il feticcio è segno e frutto di esacerbata civilizzazione: gli elefanti ignorano i tacchi a spillo, non cercate giarrettiere sui millepiedi, né calze di seta sui ragni pelosi» [M. Onfray Le désir d’être un volcan 1996]
Cerume «Astenersi dal rimuoverlo, perché impedisce agli insetti di penetrare nelle orecchie» [Flaubert Dizionario dei luoghi comuni 1881]
Farfalle «Gli inglesi sono chiari: “butterfly” sono le farfalle diurne, “moth” sono quelle notturne. Viceversa sia in italiano che in francese “farfalla” (“papillon”) viene, a seconda dei casi, specificato in “diurna” (“de jour”) o “notturna” (“de nuit”). Le “diurne” sono le farfalle tout court; le notturne godono del sinonimo “falena” (ormai un po’ desueto) e “parpaglione” (caduto in disuso). Ovviamente sia i volgari “bruchi” (che se producono la seta assurgono al titolo di “bachi”) che le colte “crisalidi” sono considerati un’altra cosa».
Parpaglione «Il parpaglion che fere a la lumera / per lo splendor, che sì bella gli pare, / s’avventa ad essa per la grande spera / tanto che si induce a divampare. / Così facc’io. Mirando vostra cera, / madonna, e ’l vostro dolce ragionare, che dilettando strugge come cera / e non posso la voglia rinfrenare. / Così son diventato parpaglione / che more al foco per sua claritate / ed io, madonna, per vostra beltate, / mirandola, consumo in pensagione, / se per merzé non trovo in voi pietate» [Chiaro Davanzati Canzoni 1290 ca.]
Geco «Il geco inghiottiva / salino nell’aria / bava serale, / in una chiazza di sole / sull’intonaco rosato / a un palmo dalla lampadina / dove a sera con ventre / molle attendeva / l’errore della farfalla» [Toti Scialoja Lievi levrieri 1971-79]
Formiche «L’enorme farfalla, attratta, ripartita e tornata al lume, aveva finito per bruciarsi le ali. Mi misi a cercarla: era sul pavimento, inerte. La presi in mano: il suo corpo, in parte già rosicchiato, brulicava di quelle minuscole formiche grigie, che da queste parti troviamo nella zuccheriera, nelle scarpe, nelle calze, nel pacchetto di sigarette, nel letto; circa la loro selvaggia avidità di preda impariamo presto a scrollare le spalle, come sulla crudeltà dei cinesi, la falsità dei giapponesi, le ruberie dei malesi e su altri piccoli e grandi mali dell’Oriente» [Herman Hesse Viaggio in India 1913]
Haiku «Sul marciapiede / un uccellino morto / aspetta le formiche» [Jack Kerouac Il libro degli Haiku]
Fave «Tutta sudata venne una farfalla / gridando “le fave son cotte”» [Burchiello Sonetti 1404-1449]
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Notizie tratte da: Enrico Sturani Gli insetti di tutti Barbieri Editore, pag. 570, € 63
 
 
 
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