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 2023  agosto 05 Sabato calendario

Su Buzzati

Ventiquattro «Poi capita il caso del signor William Esetl Benson, e si resta perplessi. Costui, a quanto è dato intuire dalle laconiche notizie, è sempre stato un poco di buono, un tanghero, un fannullone, un riottoso. Il tipo classico che si direbbe costituzionalmente alieno dagli scrupoli di coscienza e dalle turbe psicologiche. Eppure, dopo 24 anni, arrestato per una rapina, ha rivelato alla polizia il suo infernale segreto: per la sua indisciplina e la sua mascalzonaggine, quando aveva 17 anni, era stato espulso dalla scuola di New London, suo padre gliele aveva suonate di santa ragione e lui, per rappresaglia, era andato ad allentare, nei sotterranei dell’istituto, i manicotti delle tubazioni del gas, pensando che “qualcosa sarebbe successo”. Altro che qualcosa: 282 bambini e ragazzi, oltre a 14 maestri, spediti all’altro mondo, senza contare le decine e decine di feriti, molti dei quali rimasti mutilati o sfigurati per tutta la vita» [William E. Benson: l’uomo che uccise trecento persone, 1961].
 
Ermellino «Non sorprende che questa donna, fatta apparire come una tragica eroina, abbia scritto dal carcere, una decina di giorni appena dopo il fatto, una lettera al giudice istruttore affinché si prendesse cura della sua cappa d’ermellino sequestrata come corpo di reato?» [il delitto di Pia Bellentani, 1951].
 
Volti «È noto che molti delinquenti non hanno il volto da delinquenti. Nella categoria dei truffatori, per esempio, il tipo simpatico predomina in grande maggioranza; la cosa è più che logica. Anche gli sfruttatori di donne, i “magnaccia” per intenderci, sono molto spesso dei bei giovani dal sorriso affascinante; e sarebbe strano che fosse altrimenti. Senza voler riesumare le teorie del Lombroso, è facile invece riscontrare qualcosa di losco nei criminali di genere violento, come certi assassini, i rapinatori, i cosiddetti “gorilla”. [L’arresto della banda Cavallero, 1967].
 
Basso «Perché a chi è in basso riesce grato il pensiero che la sventura – nei suoi aspetti più laidi e crudeli – entri anche nella casa del ricco e del potente. Allora l’uomo dice a se stesso sorridendo: “Proprio vero che la ricchezza, l’alta posizione sociale eccetera non voglion dire la felicità”; e si tien pago della sua mediocre vita; e inconsapevolmente gode così del male altrui» [il delitto di Pia Bellentani, 1951].
 
Chgirurghi «Mi ha fatto sempre impressione vedere celebri chirurghi e illustri magistrati ridere come gli altri uomini, mangiare e bere come gli altri uomini, divertirsi al cinematografo o a teatro come gli altri uomini. La cosa ancor oggi ha per me qualcosa di incomprensibile. Quel signore distinto in abito blu che scherza con una bella signora – io penso – questa mattina ha probabilmente aperto due o tre pance e in questo stesso istante può darsi benissimo che uno di quei malati stia morendo; non solo, fra sei-sette ore lo stesso signore distinto impugnerà di nuovo il bisturi e deciderà della vita e della morte di altre persone» [il suicidio del giudice popolare Silvio Andrighetti, 1957].
 
Volante «Ecco il delitto passionale delle giungle d’asfalto. Persone normalissime e educate, che nella vita familiare e di lavoro hanno un ferreo dominio di se stesse, diventano delle cariche esplosive quando hanno in mano il volante. Perché? È la macchina e non più le classiche passioni a sconvolgere oggi il nostro animo?» [il caso dell’avvocato Oreste Casabuoni che in seguito a una lita per un sorpasso azzardato, sparò al commerciante Aurelio Pellegatta, uccidendolo, 1960].
 
Notizie tratte da: La nera di Dino Buzzati, Mondadori, 640 pagine, 30 euro
 
 
 
 
 
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