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 2023  agosto 05 Sabato calendario

Dio sarto

Dio «Il Dio santo è anche sarto»
 
Vesti «Dopo averli lasciati nudi a causa del peccato, il Dio della Bibbia fornisce a uomini e donne uno straordinario guardaroba. Sfilano vesti di porpora, di lino, di bisso, candide e colorate, regali, profumate, damascate, nuziali, ma anche vesti da lutto, stracciate, penitenziali, di sacco, macchiate, logorate (c’è persino una “lebbra” del tessuto). Ci sono abiti cerimoniali e quotidiani, paramenti sacrali e liturgici, ma anche da lavoro e viaggio, veli femminili per il volto e mantelli maschili adattabili a coperta notturna».
 
Mitezza Nella sua Prima lettera (3,3-4), san Pietro ricorda alle donne che il loro ornamento «non dev’essere esteriore, cioè capelli e trecce, collane d’oro, sfoggio d’abiti, ma piuttosto, nel profondo del cuore, un’anima incorruttibile, piena di mitezza e di pace».
 
Vestito «Dio è sarto e vestito al tempo stesso».
 
Soldati «I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato. Presero anche la tunica, che era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso. Dissero dunque tra di loro: “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi”; affinché si adempisse la Scrittura che dice: “Hanno spartito fra loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica”. Questo fecero dunque i soldati» (Gv 19,23-24).
 
Fede «La nostra fede cerca di comprendere l’intero cosmo e tutto ciò che esso contiene, come se fosse la tunica senza cuciture della vasta creazione di Dio» (patriarca ortodosso Bartolomeo di Costantinopoli).
 
Apocalisse «Nel libro dell’Apocalisse numerosi sono i passaggi nei quali si dice a chiare lettere che gli eletti, i vincitori sono vestiti di una veste bianca. Questo terzo passo fa dell’abito – della veste, del vestito – un qualcosa di proiettato nell’eternità, tutt’altro che frivolo, perché ha oltrepassato anche lo stadio dell’effimera transitorietà».
 
Immoralità «L’immoralità di talune mode dipende, in massima parte, dagli eccessi, sia d’immodestia che di lusso. Quanto ai primi, che praticamente chiamano in causa il taglio, questi debbono essere valutati non secondo l’estimazione di una società in decadenza o già corrotta, ma secondo le aspirazioni di una società che pregia la dignità e la serietà del pubblico costume. Si suol dire sovente, e quasi con inerte rassegnazione, che la moda esprime il costume di un popolo; ma sarebbe più esatto e maggiormente utile dire che esprime la volontà e la direzione morale che una nazione intende prendere, cioè se naufragare nella sfrenatezza oppure mantenersi al livello cui l’hanno innalzata la religione e la civiltà» (papa Pio XII).
 
Inversione Nell’antico Testamento è vietato che un uomo indossi vesti femminili, o donne vesti maschili.
 
Stanze «Piccole cose: facciamo, per esempio, un viaggio nelle nostre stanze, un viaggio nel nostro guardaroba. Quante paia di scarpe ho? Uno, due, tre, quattro, quindici, venti. Ognuno lo può dire. Un po’ troppo. Io ho conosciuto un monsignore che ne aveva quaranta. Ma, se hai tante scarpe, da’ la metà. Quanti vestiti che non uso o uso una volta l’anno?» (papa Francesco).
 
Pudore «Il pudore è figlio del peccato».
 
 
Notizie tratte da Alberto Fabio Ambrosio Dio tre volte sarto. Moda, Chiesa e teologia, Mimesis, pagine 172 € 12
 
 
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