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 2023  agosto 05 Sabato calendario

Storie meridiane

Gigolò Menandro, Felice, Frontone, Solenne, Vettio, Optato, Saturnino, Glicone, Marittimo: nomi di gigolò che appaiono sulle mura di Pompei.
 
Pompei «Gli uomini vangano la terra e nugoli di ragazze accorrono senza sosta, coi loro panieri in mano. Sono solerti campagnole prelevate dai villaggi vicini, la maggior parte operaie di fabbriche chiuse o sospese per l’invasione dei tessuti inglesi e per il rincaro del cotone. Mai si sarebbe potuto credere che il libero scambio e la guerra d’America avrebbero fornito operai a Pompei» (François Wilbrod Chabrol, circa 1867).
 
Palermo Palermo nel 1185, piena di moschee e di donne che parlavano arabo (testimonianza del mercante Ibn Jubayr).
 
Guttuso La Vuccirìa era il grande mercato di Palermo. Guttuso la dipinse nel 1974 standosene in Brianza, a Villa Dotti di Velate. E però pretese che arance, limoni, polipi semivivi, teste intere di pesce spada, pomodori, finocchi, cardoni, peperoni, cetrangoli, zucchine, melanzane, mazzi di tenerumi, caci, salami, mezze corone di salsicce, vasi di olive sotto sale e tutto il resto gli arrivassero in aereo direttamente da Palermo. Quindi ogni mattina alle 9 tutto un traffico a Malpensa per questa robba destinata al Maestro, ritirata da Aldo Antonelli alle 9 in punto e depositata alle 10 precise nello studio del pittore. Il quale spiegava che solo in presenza delle mercanzie vere della città gli tornava in mente il suo esser bambino, vale a dire «il sapore del suo povero pane e panelle, consumato anche con la vista, l’olfatto, l’udito», u  pani ca’meusa (panini con la milza e i polmoni  fritti nello strutto), la frittola (ritagli fritti di carne e grasso), u musso (parte carnosa della mascella e del calcagno di bue), le stigghiole (budella d’agnello arrostite sulla carbonella), il polpo bollito, e tutto il resto. Sentimento senza il quale il quadro non si sarebbe potuto fare.
 
Cicala La cicala, in realtà ultima trasformazione di Titono, fratello di Priamo re di Troia, di cui l’amante sua Eos chiese a Zeus l’immortalità, scordandosi però di chiedere l’eterna giovinezza.
 
Augusti L’imperatore Augusto, talmente giocatore da disputarsi accanitamente le noci nelle partite dei bambini. 
 
Forchette Fino all’anno Mille niente forchette, e dopo l’anno Mille, per almeno sei secoli, anatema della Chiesa sulla forchetta, considerata strumento del diavolo. Nel Seicento, il grande Monteverdi, dopo averla usata in qualche cena d’alto bordo dove non ci si poteva esimere, faceva celebrare tre messe di penitenza.
 
Macheroni Convinzione degli americani di cent’anni fa che i maccheroni fossero un prodotto della natura, crescessero nei campi, fossero coltivati e raccolti come le spighe di grano, ecc. (testimonianza di Prezzolini, che riferisce della conversazione in un ristorante dove si spiega che i maccheroni «li falciano e li fanno a mannelli, poi li portano al mulino dove li lavano, li tagliano in pezzi e li mettono in scatola»).
 
Bikini I bikini delle ragazze affrescate in una villa romana di Piazza Armerina non sono costumi da bagno, ma tenute da atleta. Strophium, la striscia di stoffa che copre il petto, subligar quella che veste il bacino.
 
Olimpiadi Le antiche Olimpiadi, vietate alle donne che non potevano neanche assistervi.
 
Marinaio La questione se il cosiddetto “ignoto marinaio” di Antonello da Messina fosse davvero un marinaio. Risposta: no, perché nessun marinaio si sarebbe potuto permettere un ritratto di Antonello, pittore costosissimo.
 
(1. Continua)
 
Notizia tratte da: Lauretta Colonnelli Storie meridiane Marsilio, pagine 351 € 29.


Donne «Le donne perbene non devono odorare di nulla» (Svetonio).
 
Bianco Alla corte di Elisabetta I, uomini e donne avevano dipinto, sulle facce bianche di biacca, le vene azzurre che provavano la loro nobiltà.
 
Matrone Passione delle matrone romane per gli uomini abbronzati.
 
Telero Numero di esseri umani dipinti da Carlo Levi nel grande telero conservato nel Palazzo Lanfranchi di Matera: 180. Misure del telero: 18 metri per 3. Tra le figure rappresentate: l’uomo che andava di paese in paese seguito da un branco di lupi feroci, l’uomo che al solo apparire faceva nevicare, ecc. Carlo Levi, sulle ragioni per cui chiedeva ai contadini un parere sui suoi quadri: «Avevo sempre visto che, poiché non hanno i pregiudizi della mezza cultura, i contadini sono, in generale, capaci di vedere la pittura».
 
Bacio Giotto, memore del fatto che secondo i teologi del suo tempo Maria fu concepita «ex osculo, sine semine viri», mostrò nella Cappella degli Scrovegni Gioacchino e Anna, con le loro rughe e i capelli bianchi, che si baciano in bocca.
 
Montalbano L’ufficio del commissario Montalbano che si vede in tv è stato ricavato in una stanza del municipio di Ragusa.
 
Uovo Sempre a Ragusa, il mistero dell’uovo di struzzo dipinto nella chiesa di San Giovanni Evangelista ai piedi del Cristo in gonnella.
 
Uomo Quando il pittore De Nittis ebbe compiuto sette anni, i parenti gli dissero: «Peppino, ora sei un uomo. Sei entrato nel peccato mortale». E lo mandarono a scuola.
 
Labirinto Quando Franco Maria Ricci comunicò a Jorge Luis Borges la sua intenzione di costruire il labirinto più grande del mondo, si sentì rispondere: «Esiste già. È il deserto».
 
Angeli I cinquantatrè metri traforati da ottanta finestre esagonali della concattedrale di Taranto furono concepiti da Giò Ponti, per la notte come rifugio degli angeli, per il giorno come macchina per imbrigliare le nuvole.
 
Bisso Metodo per la preparazione del bisso marino: una volta tosate le Pinna nobilis che giacciono, alte un metro, sui fondali di Taranto, si immerga il groviglio nell’urina di vacca in modo da schiarirne le fibre ed esaltarne la lucentezza, si cardi poi questa barba su una tavola chiodata e se ne ottenga la bambagia, si proceda quindi alla filatura, badando che le ragazze abbiano dita sottili e polpastrelli delicati. Nel Medio Evo si sostituì l’urina di vacca con succo di limone, e bagni di due giorni.
 
Riace I due di Riace sono sì in bronzo, ma hanno i capezzoli rosa in rame, le labbra in oro rosso, i denti d’argento, gli occhi d’avorio.
 
Foglie Il barone Corrado Arezzo de Spuches finanziò una deviazione della ferrovia che gli permettesse di godere, nei suoi possedimenti di Donnafugata, di una stazione personale, in servizio ancora oggi. Ottenne poi dallo Stato che le foglie del suo ficus potessero affrancarsi e spedirsi come cartoline postali.
 
Nerone Nerone si profumava le piante dei piedi e voleva che fossero profumati anche gli animali destinati al sacrificio. Solone aveva invece proibito il profumo ad Atene, e anche gli spartani, se sorprendevano qualcuno a vender profumi, lo cacciavano dalla città.
 
Ettore Afrodite tenne lontani i cani di Achille dal cadavere di Ettore spargendone il corpo con essenza di rose.
 
Locri Picasso andò in incognito a Locri, vide i piedi della Persefone e li copiò nelle Due donne che corrono sulla spiaggia.
 
Bacio «Chi prende un bacio ma non prende anche il resto sarà degno di perdere quello che ha avuto» (Ovidio).
 
(2. Fine)
 
Notizie tratte da: Lauretta Colonnelli Storie meridiane Marsilio, pagine 351 € 29.
 
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