il Fatto Quotidiano, 5 agosto 2023
Sugli alberi
Città Escludendo dal calcolo l’Antartide, le città, tutte insieme, coprono una superficie che ammonta al 2,7% delle terre emerse.
Pil Nel 2008, in un’indagine riguardante 181 paesi, un aumento del 10% di urbanizzazione era associato a un aumento del 61% del Pil pro capite.
Foresta In una foresta gli alberi non sono separati gli uni dagli altri, ma formano, attraverso le radici, una rete sotterranea che li unisce tutti in una enorme rete diffusa. Una foresta, in altre parole, andrebbe vista come un super-organismo nato dall’interazione fra gli alberi che ne fanno parte.
Osmosi Il 12 agosto del 1833, René Joachim Henri Dutrochet (1776-1847), famoso fisico, botanico e fisiologo francese, raccontò che nelle foreste dello Jura «tutti i ceppi di abete bianco provenienti da alberi abbattuti molti anni prima erano pieni di vita, così come lo erano le loro radici”.».
Tronco Un tronco è, in estrema sintesi, una struttura idraulica. Serie ininterrotte di cellule, morte e cave, disposte a formare lunghe condutture che trasportano l’acqua e i soluti in essa disciolti dalle radici verso le foglie. Insieme al parenchima, in cui sono incluse, queste strutture formano lo xilema (dalla parola greca xylon, legno). Le cellule viventi del floema (dal greco floios, corteccia), al contrario, trasportano gli zuccheri prodotti nelle foglie, grazie alla fotosintesi, dalla chioma al resto della pianta.
Vento Oltre il 50% dei danni subìti dai boschi europei è dovuto al vento. Non sono gli incendi (16% dei danni) o i patogeni e gli insetti a minacciare i nostri boschi. Dal 1970 al 2010 gli alberi persi a causa del vento sono raddoppiati, passando da circa 50 milioni a 100 milioni di metri cubi.
Stradivari A rendere l’abete rosso (Picea abies) l’albero perfetto per la creazione di tavole armoniche (tipo gli Stradivari) è la perfetta conduzione del suono dovuta ai suoi minuscoli canali resiniferi che corrono per l’intera lunghezza del tronco e che con la stagionatura rimangono cavi permettendo all’aria di vibrare al loro interno, come delle microscopiche canne d’organo. La cristallizzazione della resina sulle pareti di questi canali, che avviene solo durante una lunga stagionatura naturale, sarebbe, inoltre, fondamentale per migliorare ulteriormente le capacità di trasporto del suono. Bisogna che gli alberi abbiano un diametro di almeno 60 cm, dimensioni che si raggiungono in genere intorno ai 150-200 anni. Perché ci sia la giusta densità del legno gli alberi devono crescere ad altezze notevoli, meglio se su versanti esposti a nord e su terreni poveri. La crescita della pianta deve essere lenta e regolare, il tronco non deve avere torsioni né tantomeno nodi o altre alterazioni e deve essere tagliato durante il riposo vegetativo, quando gli zuccheri nella pianta sono stati trasformati in amido e il legno è più resistente. Infine il taglio: deve essere effettuato ‘di quarto’ ossia in spicchi, e non in tavole, di modo che la superficie del legno rimanga per quanto possibile perpendicolare agli anelli concentrici. Soltanto pochissimi alberi sono davvero adatti a fare tavole armoniche di grande pregio.
Matusalemme Pino di 4.600 anni, noto per essere il più antico essere vivente conosciuto. Vive nella zona più arida delle White Mountains (California), oggi chiamata «passeggiata di Matusalemme».
1.Continua
Notizie tratte da: Stefano Mancuso, La pianta del mondo, Laterza,
pagine 200, € 15.
Banana Cibo più consumato dagli americani: la banana. Cibi più consumati dai terrestri (nell’ordine): riso, grano, mais, banane.
Maiali Per liberarsi degli immensi cumuli di immondizia che intasavano le strade di New York, il sindaco dispose che si lasciassero razzolare tra i rifiuti centinaia di maiali. La città fu ripulita e i poveri, tramutati in cacciatori di porci, ebbero i loro bei banchetti di carne suina.
Scrofe «Due scrofe corpulente seguono una vettura al piccolo trotto, mentre una formazione di una mezza dozzina di maiali perbene ha appena svoltato l’angolo. Un suino solitario torna tranquillamente a casa. Ha un orecchio solo, l’altro l’ha abbandonato ai cani randagi in una delle sue escursioni in città. Ma non ne sente la mancanza. Conduce un’esistenza errante da gentiluomo, che in qualche modo somiglia a quella dei frequentatori dei club di casa nostra. Egli lascia il suo quartiere tutte le mattine a una certa ora e si inoltra nella città, passando la giornata in modo soddisfacente» (Charles Dickens in visita a New York, 1842).
Accoppiamenti Scandalo e cacciata dei maiali, i quali osano accoppiarsi senza pudore in mezzo alla strada. Riapparizione quindi dei mucchi di spazzatura.
Bucce Problema delle bucce di banana e degli scivoloni. Theodore Roosevelt, sindaco della città, il 9 febbraio 1896 dispose multe da dieci dollari e nei casi più gravi la prigione per chi lasciasse in terra, sulla pubblica via, bucce di banana.
Nobel L’Ig Nobel 2014 per la fisica fu assegnato ai giapponesi, Kiyoshi Mabuchi, Kensei Tanaka, Daichi Uchijima e Rina Sakai dell’università di Kitasato, i quali avevano misurato l’attrito tra una scarpa e una buccia di banana e tra una buccia di banana e il pavimento, studio poi pubblicato dalla rivista Tribology Online.
Tribologia La tribologia, scienza che studia la scivolosità delle cose.
Scivolosità Coefficiente di frizione di una normale suola di scarpa su un linoleum: 0,412. Di una buccia di banana: 0,066 (diminuendo l’indice, aumenta la scivolosità). Di una buccia di mela: 0,12. Di una buccia di arancia: 0,22. Degli sci sulla neve: 0,04. Del ghiaccio sul ghiaccio: 0,025.
Sbucciare Sbucciamo di massima la banana facendo forza sul picciolo. È un errore, come si capisce osservando il metodo seguito dagli scimpanzé: spremendo fra pollice e indice l’altro capo della banana, la buccia si divide facilmente in due.
Radioattività Le banane, contenendo 31 becquerel/grammo (Bq/g), sono leggermente radioattive. Significato di “31 becquerel/grammo (Bq/g)”: vuol dire che ogni secondo in ogni banana decadono 31 atomi di potassio.
Potassio Nel 1995 alcuni scienziati decisero di misurare la radioattività degli ambienti adoperando come unità di misura la radioattività della banana ((bed, Banana Dose Equivalent). Poiché la dose di radiazione assorbita si misura in sievert (sv), una banana vale un decimo di milionesimo di sv, ovvero 0,1 µ sv. La radiazione di fondo a cui tutti siamo sottoposti vale circa 0,35 µ sv all’ora, cioè tre banane e mezza. Un’ora di volo: cinquanta banane. Dormire vicino a qualcuno: mezza banana. Radiografia al braccio: circa dieci banane. Černobyl’: centinaia di milioni di banane.
Fluorescenti Esposte ai raggi ultravioletti, le bucce di banane sono fluorescenti.
2. Fine
Notizie tratte da: Stefano Mancuso, La pianta del mondo, Laterza,
pagine 200, € 15.