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 2023  agosto 05 Sabato calendario

Su Fellini

Sigarette Fellini fumava sessanta sigarette al giorno, Mastroianni sessanta, Visconti ottanta.
 
Strada «Ci si lavava in cucina, in una tinozza, a pezzi, mio padre faceva il falegname. Aveva una botteguccia. Mi mandavano nei negozi a chiedere cibo a credito. I miei genitori erano così poveri che non si preoccupavano affatto del mio futuro. Mi iscrissero all’Istituto industriale, sarei potuto diventare un operaio specializzato e forse un geometra. Non ho mai studiato greco, latino, né filosofia, m’innamoravo di scarpe che non potevo comprare, e andavo a letto col maglione per il gran freddo che si pativa in casa. L’infanzia l’ho passata con gli amici per strada e dopo non riesci più a stare solo, questo spiega il mio attaccamento al lavoro. Quando non sono occupato giro come un lupo, vado a cercare mio fratello, il mio sarto. E a cena ho sempre amici intorno, e nel letto deve esserci una donna. Sarà perché da ragazzo dormivo con mamma, mio padre stava da solo, la brutalità della miseria consuma ogni legame. Eppure, quando ho vicino la donna che amo, divento più intelligente e mi sento anche più ricco» (Mastroianni).
 
Fregene A Fregene, casa Fellini era bianca con le finestre verdi. Ci si accedeva seguendo un viottolo di travertino che attraversava il giardino. Gli alberelli, il prato verde, i gatti in attesa, i fiori delle aiuole.
 
Gatti Nomi dei gatti di Fellini: Baffetto, Caterina e Marina.
 
Omo «Ma che sei ’n omo tu? Sei ’n omo tu che non me tocchi da otto anni? O sei uno che se fa tutte, ma proprio tutte l’artre? Pensi che nun te vedo? Non fai che maneggià le chiappe di questa e di quella! Che deve fa’ ’na poveraccia come me? Che me ne frega che tu sei un artista, se sei solo ’na parvenza d’omo? A me non m’incanti, sai? Dove sei stato a arzà porvere? Dimmelo!» E poi «Infame! Perché te sei ridotto così? Perché quando l’ho sposato me voleva bene, sapete? Era normale, allora! Adesso è un mezz’omo» (Giulietta Masina a Federico Fellini, durante un pranzo a Fregene).
 
Albergo Quel giorno che Fellini tentò di andarsene di casa. Per prima cosa andò al cinema, poi entrò in un grande magazzino, e ancora in un caffè-ristorante, ma poi non era riuscito a sopportare l’odore dolciastro del corridoio e della stanza dell’albergo che aveva prenotato. Sconfitto era tornato la sera stessa da Giulietta.
 
Eccitante «Niente è più eccitante che frequentare la moglie casta di un genio» (Salvato Cappelli, fedele uomo di compagnia di Giulietta).
 
8 ½ «Alla prima mondiale al cinema Fiamma gli invitati erano selezionatissimi, la sala non era colma, e non ci furono grandi applausi. Federico era arrivato sottobraccio a Giulietta e insieme ad Anouk Aimée. Marcello Mastroianni al braccio di Flora Carabella e Rossella Falk, la migliore amica di Flora. Michelangelo Antonioni e Monica Vitti alla fine del film si alzarono silenziosi e quasi indispettiti. Vittorio Gassman, in compagnia di Annette Strøyberg, si guardava intorno un po’ incredulo che il film mescolasse la caoticità del presente, i fantasmi del passato e le visioni deliranti del futuro. Anna Magnani aveva al suo fianco un’amica e commentò con una sola parola: “Tosto!”­­».
 
Bugie «Federico sembrava sempre dover pagare per colpe che non aveva commesso» (Anna Giovannini, amante di Fellini).
 
Mattatoio I volti più significativi del Satyricon vennero scelti ai Mercati Generali e al Mattatoio»
 
Jung «Sai che dice Jung? Che la nostra vita è un esperimento di esito incerto» [Fellini].
 
Notizie tratte da: Marina Ceratto Boratto La cartomante di Fellini Baldini+Castoldi, pagine 480, € 19