il Fatto Quotidiano, 5 agosto 2023
Schopenhauer e le donne
Seppia «Come la seppia, la donna si avviluppa nella dissimulazione e nuota a suo agio nella menzogna».
Amore «L’amore è il male. Codesto turbamento che vi rapisce, codesta serietà e codesto silenzio sono una meditazione del genio della specie. L’adolescente pronto a morire per colei che ama e il cui fiero sguardo non ha che lampi di generosità; la vergine che avanza circonfusa della sua grazia come di un’aurora, rivestita di una bellezza che fa mormorare tra loro come cicale i vecchi e cadere in ginocchio chiunque abbia un cuore umano, sono due macchine nelle mani di questo genio imperioso. Esso non ha che un pensiero, un pensiero positivo e senza poesia: la durata del genere umano. Ammirate, se volete, i suoi procedimenti; ma non dimenticate che esso non pensa che a colmare i vuoti, a riparare le brecce, a mantenere l’equilibrio tra le provviste e la spesa, a tenere sempre abbondantemente popolata la stalla in cui il dolore e la morte recluteranno presto le loro vittime».
Le donne «Il sesso femminile, di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere stato chiamato il bel sesso soltanto dall’intelletto maschile obnubilato dall’istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell’istinto».
Disinfettarsi «Sciogliere in un bicchiere d’acqua una dose di cloruro di calcio e dopo il coito immergervi il pene. In questo modo i veleni eventualmente assorbiti vengono completamente eliminati»
Sposarsi «Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea uno all’altro. Definisco il matrimonio un debito che si contrae in gioventù e si paga nella vecchiaia».
Poligamia «Mentre presso i popoli poligamici ogni donna trova chi la mantiene, presso i popoli monogamici il numero delle donne maritate è limitato, e rimane un numero infinito di donne private di sostegno, che nelle classi superiori vegetano come inutili zitelle, e nelle classi inferiori sono costrette a pesanti lavori inadatti a loro, oppure diventano prostitute e conducono una vita triste e infamante. Solamente a Londra vi sono ottantamila prostitute. Le prostitute conducono una vita triste e infame, ma, date le circostanze, sono necessarie a soddisfare i bisogni del sesso maschile, e a proteggere dai seduttori le donne privilegiate dal destino, che hanno trovato marito, o hanno diritto a sperare di trovarne»
Odio «Fra donne, già per natura, vi è inimicizia».
Insetti «È evidente che la cura con la quale un insetto va alla ricerca di un determinato fiore o frutto o sterco o carne oppure, come gli icneumoni, di una larva di un altro insetto, per deporre solo là le sue uova, senza disdegnare a tal fine né fatica né pericolo, è molto simile a quella con cui un uomo, per soddisfare i bisogni sessuali, sceglie meticolosamente una determinata donna, che gli corrisponda individualmente, e vi si affanna appresso con tanto fervore che per raggiungere questo scopo, sfidando ogni dettame di ragione, sacrifica spesso la propria felicità con un matrimonio stolto, con intrighi amorosi che gli costano patrimonio, onore e vita, e perfino con delitti quali l’adulterio e lo stupro».
Uomini «Più guardo gli uomini, meno mi piacciono. Se potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto».
Notizie tratte da: Arthur Schopenhauer L’arte di trattare le donne Adelphi, pagine 102, € 9,50
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