la Repubblica, 5 agosto 2023
Il "Chi non l’ha detto" di Stefano Lorenzetto
Frammenti numero 4, lunedì 27 gennaio 2020
Questi Frammenti sono tratti dal volume “Chi (non) l’ha detto. Dizionario delle citazioni sbagliate” di Stefano Lorenzetto, edito da Marsilio (pagine 392, €18)
Controversie «Ogni controversia presenta tre lati: il tuo, il mio e quello giusto» (Pinchas Lapide in Bibbia tradotta Bibbia tradita).
Stupidi Adenauer convinto che certa gente avesse fatto la fila tre volte quando s’era trattato di distribuire la stupidità.
Cretini Marinetti su D’Annunzio: «Un cretino con dei lampi di lucidità». D’Annunzio su Marinetti: «Un cretino fosforescente».
Ottimisti «L’ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero». Attribuita a Oppenheimer, la frase appartiene invece a James Branch Cabell, scrittore americano dalla vena satirica, ed è contenuta nel suo libro The silver stallion, 1926. Oppenheimer si limitò a usarla un quarto di secolo dopo
Sigari «A volte un sigaro è solo un sigaro. Ma qualche volta è qualcos’altro» (di ignoto, falsamente attribuita a Freud).
Riso «“La risata, meglio ancora il sorriso, che è un riso sorvegliato dall’autoironia, è la medicina migliore per i nostri difetti”, insegnava Cesare Marchi. Il quale teneva molto a distinguere fra umorismo e satira: “L’umorista è un tizio che sorride delle follie del mondo, ma non crede alla sua perfettibilità, perciò si rifugia in un indulgente, elegante scetticismo, al riparo da ogni illusione. Al contrario, il satirico usa l’arma del riso, il sarcasmo, la caricatura, per aggredire il mondo e cambiarlo. Canzona e fustiga la società perché crede che sia possibile migliorarla, si batte per questo scopo e non demorde, sebbene riceva continue delusioni. Insomma, è un ottimista con rabbia. L’umorista è un pessimista con serenità”».
Sant’Agostino Sant’Agostino, trovandosi di sabato a Milano, digiunava. Sant’Agostino, trovandosi di sabato a Roma, non digiunava.
Taxi vuoti La battuta «Un taxi vuoto si è fermato davanti al numero 10 di Downing Street e ne è sceso Attlee», attribuita a Churchill, compare invece per la prima volta sul quotidiano Le Figaro per la penna di un critico teatrale anonimo che intendeva farsi beffe della incredibile magrezza di Sarah Bernhardt. La magrezza di Sarah Bernardt alimentava ogni sorta di calunnie: ninfomane, lesbica, frigida, ecc (frigida, poi, per niente). La Bernhardt pareva ai contemporanei creatura del tutto amorale. C’era la sua frase, ripetuta in un bisbiglio con sommo scandalo: «L’amore è un colpo d’occhi, un colpo di reni e un colpo di spugna». C’erano le sue manie: dormire in una bara foderata di raso rosa, non perdersi un’esecuzione capitale, gli animali esotici (teneva in casa dieci camaleonti), la collana di occhi umani pietrificati, ecc.
Sesso «Il sesso: la posizione ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva» (attribuito, tra gli altri, a lord Chesterfield, probabilmente risalente a Alciphron, or the Minute Philosopher di George Berkeley).
Watson Mai, in nessun libro di Sherlock Holmes, si trova l’espressione «Elementare, Watson».
De Gasperi Maria Romana De Gasperi che fece da segretaria al padre senza prendere stipendio. «Papà riteneva che non potessero esserci nella stessa famiglia due servitori dello Stato a libro paga. Perciò mi dava qualcosa dal suo stipendio, che ha sempre consegnato per intero a mia madre, ricevendone in cambio l’argent de poche».
Rocco Nereo Rocco disse a Gastone Zanon, capitano del Padova, incaricato di controllare il Sergio Campana che poi fu segretario del sindacato calciatori: «Tòchelo un poco». Cominciò la partita, e Zanon fece volare Campana contro la bandierina. Rocco: «Te go dito de tocarlo, no de coparlo».
Parole «Le parole storiche sono quelle che i grandi personaggi hanno pronunciato dopo la loro morte» (Montanelli citando un ignoto André Prevot).