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 2023  agosto 05 Sabato calendario

Nell’officina degli scrittori*

Frammenti n. 6, lunedì 10 febbraio 2020
Questi Frammenti sono tratti dal volume “Scompartimento per lettori e taciturni” di Grazia Cherchi, edito da minimum fax (pagine 345, € 15).
Gesù «In tribunale, davanti alla folla tumultuante, Pilato proclamò l’innocenza di Gesù e ne ordinò la scarcerazione... Così, a causa di un uomo che, contro ogni speranza, riuscì a essere coraggioso, non ci fu nessun cristianesimo» (Roger Caillois Ponzio Pilato).
Cadere Di che cosa ha più paura, di cadere in basso o di cadere in alto? «Quando mi riesce, non disdegno di puntare anche al cosiddetto “sublime”, anche se mi rendo ben conto dei pericoli che esso comporta. Chi non risica, però, non rosica» (Giovanni Giudici).
Negazioni «Capita del resto con una certa frequenza che ci accorgiamo di essere proprio quello che abbiamo sempre negato» (Giuseppe Pontiggia)
Televisione In che rapporti è con la televisione? «Il divertimento è poco, il profitto è zero e la sera c’è di meglio» (Arbasino  nel 1990)
Scaramanzie Schiller non scriveva se non aveva delle mele guaste sul tavolo, Balzac si metteva a tavolino solo in abito da monaco.
Documentarsi Lei si documenta sul campo? «Credo che documentarmi sul campo mi ispirerebbe un racconto satirico su un narratore che si documenta sul campo» (Giuseppe Pontiggia).
Dossena «So che la gente salta i capoversi. Se saltando qualche capoverso, ne leggono qualcuno, è già una bella festa» (Giampaolo Dossena).
Politica «La politica è l’arte di impedire alla gente di immischiarsi in quello che la riguarda» (Paul Valéry).
Traduzioni «La traduzione ideale era forse quella dei primi filologi tedeschi, che traducevano i classici greci alla cieca, senza vocabolario, perché i vocabolari di greco antico non esistevano ancora e sono stati fatti appunto da quegli stessi filologi tedeschi. In loro la ricerca filologica e quella stilistica si integravano così profondamente da coincidere, e questo, a mio parere, è il massimo. Ma non è cosa che si possa ottenere con la sola erudizione: ci vuole un grosso apporto di buon senso» (Ludovico Terzi).
Gioventù «Guardati da ciò che desideri in gioventù perché lo otterrai nella vecchiaia» (Goethe).
Prossimo «Il guaio del prossimo è la sua prossimità» (Alfonso Berardinelli).
Socrate Socrate, che davanti a un’esposizione di merci, esclamò: «È incredibile di quante cose non sento il bisogno».
Italianizzazione «Forse la tendenza dell’epoca è davvero l’italianizzazione di tutta l’Europa, e anche dell’America. Non siamo noi ad essere andati molto avanti, sono gli altri, i più efficienti e sviluppati, che si corrompono e cominciano a regredire fino a raggiungerci» (Alfonso Berardinelli nel 1988).
Formazione «I miei anni di formazione sono ancora in corso» (Oreste Del Buono a 66 anni)
Tavolo «Scrivo sempre sul tavolo da pranzo. È in legno, con belle gambe tornite e il piano coperto da un panno verde sul quale non saltellano dadi, scivolano tarocchi o corrono biglie, ma sono sparsi fogli, libri, vocabolari, macchina per scrivere, lampade, penne, matite, gomme cancellini... Roba che ogni volta, quando è l’ora di pranzo, bisogna raccogliere e sistemare altrove» (Vincenzo Consolo).
Eco «I romanzi di Eco sono tecnologici, ingegnereschi, hanno inaugurato la letteratura da computer» (Geno Pampaloni).
Critici Quel critico che, sollecitato di una recensione da uno scrittore, gli disse: «Per un articolo di elogi 15 luigi, per una stroncatura 50 luigi».
Poesia «A fare poesia si è sempre in due. Da una parte c’è il poeta che scrive il testo. Dall’altra c‘è il testo che, con l’aiuto del poeta, scrive o, per meglio dire, costruisce se stesso. Come lei ben sa, del resto, ci sono anche amori non corrisposti: qui sta il problema» [Giovanni Giudici].
Assurdità «L’assurdità è una qualità molto letteraria» (Ludovico Terzi)