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 2023  agosto 05 Sabato calendario

Bill Bryson ci spiega i segreti del corpo umano

Frammenti nn. 12-15, la Repubblica 23 marzo-14 aprile 2020
Questi Frammenti sono tratti dal volume “Breve storia del corpo umano” di Bill Bryson, edito da Guanda (pagine 479, € 17,00). Prima puntata
Palpebre Battiamo le palpebre 14mila volte al giorno. Gli occhi restano chiusi per 23 minuti.
Globuli «Nel secondo o giù di lì che è trascorso da quando avete cominciato a leggere questa frase il vostro corpo ha prodotto un milione di globuli rossi». Un globulo rosso fa il giro completo del corpo umano 160mila volte prima di diventare inutile e venire spedito nella milza. Ogni giorno ne eliminiamo sui cento miliardi, motivo principale per cui le feci sono marroni.
Lunghezze I vasi sanguigni messi in fila farebbero due volte e mezzo il giro della Terra. Il dna sarebbe lungo 16.093.440.000 chilometri.
Titina La proteina più grande di tutte è la titina. Aiuta a controllare l’elasticità muscolare. «In base alla nomenclatura chimica, il nome è formato da 189.819 lettere, il che ne farebbe la parola più lunga della lingua inglese, se solo i dizionari riconoscessero anche questi termini».
Fumatori A cinque fumatori su sei non viene il cancro ai polmoni.
Cancro Nel nostro corpo ci sono 37,2 trilioni di cellule. Ogni giorno da una a cinque cellule diventano cancerose. Ogni giorno il sistema immunitario le cattura e le uccide. «Per più di mille volte all’anno siamo colpiti dal male più temuto della nostra epoca, e ogni volta il corpo ci salva».
Pelle In media la nostra pelle misura 2 metri quadrati e pesa tra i 4,5 e i 7 chili. La superficie dell’epidermide è composta solo da cellule morte. Perdiamo venticinquemila scaglie al minuto, oltre un milione all’ora, mezzo chilo l’anno.
Tatto «Una cosa interessante del tatto è che il cervello non ci dice solo qual è la sensazione, ma anche come dovrebbe essere. Ecco perché la carezza di una persona amata è piacevole, mentre quella di un estraneo può risultare raccapricciante. Ed ecco perché è difficilissimo farsi il solletico da soli».
Depigmentazione La depigmentazione della pelle può avvenire nel giro di due-tre mila anni. «Si è ipotizzato che la pelle chiara possa essere l’effetto delle migrazioni umane e dell’avvento dell’agricoltura. In base a questa tesi, i cacciatori-raccoglitori ricavavano buona parte della vitamina D da pesce e cacciagione, che diminuì drasticamente quando cominciarono a coltivare e si trasferirono in latitudini più settentrionali. Avere la pelle chiara, quindi, divenne utile per sintetizzare più vitamina D».
Vitamina D Per soddisfare il fabbisogno di Vitamina D bisognerebbe mangiare quindici uova o tre chili di gruviera al giorno. Oppure ingurgitare un cucchiaino di olio di fegato di merluzzo.
Vitamina C «Gli animali producono la vitamina C, noi no».
Occhi Gli occhi azzurri o verdi non dipendono da una presenza maggiore di questi due colori nelle iridi ma da una presenza minore degli altri.
Scottature La plasticità fenotipica è il processo mediante il quale il corpo umano si adatta al mutare delle condizioni esterne. Se la reazione al sole della melanina non è uniforme, sulla pelle compaiono le efelidi, ovvero le lentiggini. Il rosso delle scottature è causato dalla congestione dei vasi sanguigni delle zone colpite. La melanodermia è il fenomeno che scurisce i capezzoli e l’addome delle donne incinta: «Ma la sua utilità non è ancora chiara».
Geni Nella pigmentazione dei mammiferi sono coinvolti oltre 120 geni.
Pelo Un pelo delle ascelle ha un ciclo di circa sei mesi, uno delle gambe di due. Si stima che i follicoli piliferi si aggirino tra i due e i cinque milioni.
Polpastrelli Chi soffre di adermatoglifia non ha le impronte digitali. Il suoi polpastrelli sono lisci.
Grinze Il nome scientifico delle impronte digitali è dermatoglifi. Nessuno ha mai saputo spiegare perché durante un lungo bagno le dita raggrinziscono.
Virus «Un virus è una brutta notizia avvolta in una proteina» (premio Nobel britannico Peter Medawar).
Herpes Il virus dell’herpes dura da centinaia di milioni di anni e infetta ogni sorta di animale. Anche le ostriche.
Tossina Il termine virus, in latino tossina, risale al 1900. A scoprirlo il botanico olandese Martinus Beijerinck. Studiando alcune piante di tabacco scovò questo misterioso agente infettivo addirittura più piccolo dei batteri. Dapprima lo chiamò contagium vivum fluidum. Delle centinaia di migliaia di virus solo 586 infettano i mammiferi, e di questi solo 263 infettano gli umani. In media un litro di acqua marina ne contiene fino a cento miliardi. Messi in fila coprirebbero dieci milioni di anni luce.
Influenza Il virus dell’influenza può sopravvivere sulle banconote due settimane e mezzo se accompagnato da una minuscola goccia di muco. Senza, ha solo poche ore di vita.
Viso In media un adulto si tocca il viso sedici volte l’ora.
Acqua Litri d’acqua che un uomo di settanta chili perde al giorno stando fermo: 1,5. Litri d’acqua che si possono perdere camminando per un giorno sotto al solleone: 12.
Microbi In un centimetro quadrato di pelle si contano circa centomila microbi.
Infezioni Ogni anno circa due milioni di americani contraggono una grave infezione in ospedale. In novantamila muoiono.
Mani «La principale difficoltà consiste nel convincere i medici come me a fare l’unica cosa in grado di impedire la diffusione delle infezioni: lavarsi le mani» (Atul Gawande).
Sapone Per disinfettare per bene le mani dopo un esame medico bisogna lavarle con acqua e sapone per almeno un minuto. Il problema dei saponi antibatterici è che oltre a estirpare i microbi cattivi della pelle uccidono anche quelli buoni. Lo stesso vale per i disinfettanti delle mani.
Prurito Studi hanno dimostrato che il sollievo più prolungato è dato dal grattarsi la schiena, mentre il più piacevole dal grattarsi le caviglie.
Azoto L’80 per cento dell’aria che respiriamo è azoto.
Enzimi Gli esseri umani producono venti enzimi digestivi, i batteri arrivano a diecimila.
Batterio Un batterio pesa in media un trilionesimo di una banconota da un dollaro e non vive più di venti minuti. Nel corpo umano ce ne sono diversi trilioni di 40.000 specie: 900 nelle narici, 800 all’interno delle guance, 1.300 sulle gengive e 36.000 nel tratto gastro-intestinale. All’inizio del 2019 uno studio condotto dal Wellcome Sanger Institute su appena venti persone ha scoperto 105 specie nuove di microbi intestinali di cui non ci si aspettava l’esistenza.
Magro Chi è magro ha più microbi intestinali di chi è grasso
Vitamine Senza microbi la vita umana non sarebbe possibile. Forniscono il 10 per cento circa delle calorie scomponendo alimenti che altrimenti il corpo umano non potrebbe assorbire. Nel farlo estraggono sostanze nutritive benefiche come l’acido folico e le vitamine B2 e B12.
Escherichia coli L’Escherichia coli è in grado di riprodursi 72 volte in 24 ore. Se vivesse più a lungo, in meno di due giorni un batterio single sarebbe capace di generare una prole che supera il peso della Terra. In tre giorni supererebbe la massa dell’universo osservabile.
Batteri Abbiamo circa ventimila geni nostri e circa venti milioni di geni batterici: «In questo senso siamo fatti per il 99 per cento di batteri e per un 1 per cento scarso di noi stessi».
Bacio In un bacio appassionato un miliardo di batteri passa da una bocca all’altra insieme a 0,7 milligrammi di proteine, 0,45 milligrammi di sale, 0,7 microgrammi di grassi e 0,2 microgrammi di composti organici. Per lo più frammenti di cibo. In meno di 24 ore però il profilo microbico viene ripristinato.
Morte Con la maggior parte dei microbi conviviamo pacificamente. Tuttavia ce ne sono 1.415 che ci uccidono e sono responsabili di un terzo delle morti di tutto il pianeta.
Melone Nell’Illinois arrivavano ogni giorno muffe e funghi spediti da tutto il mondo. Un giorno l’assistente di laboratorio Mary Hunt  comprò un melone giallo in un negozio della zona. Era ricoperto da una «bella muffa dorata». Lo portò in laboratorio, la muffa venne asportata e il melone mangiato. Le analisi rivelano che la muffa era duecento volte più potente di qualunque altra già testata. Ogni grammo di penicillina prodotto da allora discende da quell’unico melone.
Cervello Il cervello umano è composto per il 75-80 per cento di acqua. Il resto sono soprattutto grassi e proteine. Conta 86 miliardi di neuroni.  Un frammento di corteccia di un millimetro cubo – un granello di sabbia, per rendere l’idea – può contenere duemila terabyte di informazioni, sufficienti a conservare tutti i film mai realizzati, trailer compresi, o circa 1,2 miliardi di copie di questo libro. Tutto il cervello racchiude qualcosa come duecento exabyte di informazioni, più o meno pari all’intero contenuto digitale mondiale (calcoli del dottor Magnus Bordewich, direttore di ricerca della facoltà di Informatica della Durham University).
Neuroni «A differenza delle altre cellule, in genere compatte e sferiche, i neuroni sono lunghi e sottili per trasmettere meglio i segnali elettrici. L’elemento principale di un neurone si chiama assone. Alle estremità si ramifica in prolungamenti noti come dendriti, e ce ne sono fino a 400.000. Il minuscolo spazio fra le parti terminali del neurone si chiama sinapsi. Ogni neurone è collegato a migliaia di altri neuroni, dando vita a trilioni e trilioni di connessioni, così tante “in un solo centimetro cubico di tessuto cerebrale quante sono le stelle della Via Lattea“, per citare il neuroscienziato David Eagleman. E in quel complesso intreccio sinaptico che risiede l’intelligenza e non nel numero di neuroni, come si credeva un tempo».
Segnali Gli occhi inviano al cervello cento miliardi di segnali al secondo ma solo il 10 per cento circa dell’informazione proviene dal nervo ottico. Il resto è interpretazione del cervello.
Ricordi Henry Molaison, un 27enne del Connecticut, fu operato nel 1953, dal chirurgo William Scoville, al cervello per ridurre gli episodi di epilessia che lo affliggevano da tempo. Il dottore gli asportò mezzo ippocampo da ciascun lato del cervello e il grosso dell’amigdala. L’operazione riuscì ma da allora il ragazzo non è più stato in grado di formare nuovi ricordi. La sua memoria si fermò ai suoi 27 anni e, negli anni, ogni volta che si guardava allo specchio restava sorpreso dal suo aspetto invecchiato. Fu così che si scoprì l’importanza dell’ippocampo nella formazione dei ricordi.
Cervello Misura di un cervello di diecimila anni fa: 1.500 centimetri cubici. Misura di un cervello di oggi: 1.350.
Lacrime La produzione delle lacrime coinvolge un’incredibile quantità di minuscole ghiandole che circondano gli occhi, e cioè quelle di Krause, Wolfring, Moll e Zeis, come anche le oltre quaranta ghiandole di Meibomio che si trovano nelle palpebre. Nel complesso produciamo dai quindici ai trenta centilitri di lacrime al giorno, drenate da forellini detti punti lacrimali che si trovano sul piccolo rilievo carnoso interno a ciascun occhio. Questi punti, però, non riescono a drenare abbastanza in fretta le lacrime emotive, che fuoriescono e scivolano sulle guance.
Aromi Una banana contiene trecento sostanze volatili, cioè le molecole attive degli aromi. I pomodori ne hanno invece quattrocento, il caffè non meno di seicento.
Mandorle L’odore delle mandorle bruciate può essere prodotto da 75 combinazioni chimiche diverse che in comune non hanno nulla se non il modo in cui il naso umano le percepisce.
Deglutizione Deglutiamo circa duemila volte al giorno, in media una volta ogni 30 secondi.
Wadlow Robert Wadlow (1918-1940) di Alton, Illinois, l’essere umano più alto di sempre. A otto anni superava il padre, a dieci misurava due metri e mezzo, quando si diplomò nel 1936 arrivò quasi a due metri e ottanta per 230 chili. Ai piedi portava scarpe numero 78. Dopo i vent’anni iniziò a far fatica a camminare, per aiutarsi indossò dei tutori alle gambe, lo sfregamento però gli causò una grave infezione che andò in setticemia e lo uccise nel sonno il 15 luglio 1940. Aveva ventidue anni ed era alto due metri e settantadue centimetri.
Ossa La metà delle 206 ossa umane stanno nelle mani e nei piedi.
Testicoli Charles Edouard Brown Séquard (1817-1894), franco-americano-britannico-mauriziano, medico giramondo di professione, a 72 anni si mise a tritare testicoli di cani e maiale per poi iniettarseli in corpo. Disse di sentirsi eccitato come un quarantenne.
Ossa Messe assieme le ossa pesano 9 chili ma sopportano una compressione pari a un tonnellata.
Androsterone Per isolare l’androsterone ad Adolf Butenandt (1903-1995), fisico, biologo e chimico tedesco, alle università di Marburgo e Gottinga servirono 15.000 litri – 25.000 secondo altre fonti – di urina donata dalla polizia di Gottinga. Per il progesterone usò le ovaie di 50.000 scrofe. Per i feromoni le gonadi di 500.000 bachi da seta giapponesi.
Proust Proust, prima di aprire la posta, chiedeva al suo assistente di chiuderla in una scatola sigillata ed esporla per due ore a vapori di formaldeide.
Vesalio Il grande anatomista Andrea Vesalio, ancora giovane e in cerca di resti umani da studiare, rubò il corpo di un assassino da una forca fuori da Louvain, nelle Fiandre a est di Bruxelles. In Inghilterra William Harvey, alla disperata ricerca di corpi, dissezionò il padre e la sorella. E l’anatomista italiano Gabriele Falloppio ottenne addirittura un criminale ancora vivo con l’istruzione di ucciderlo come meglio credeva. Di comune accordo, i due optarono per una relativamente umana overdose di oppiacei.
Anatomy Act Nel 1700 in Gran Bretagna nacque un alacre traffico illecito di cadaveri trafugati nei cimiteri. Nel 1831 Londra aveva novecento studenti di medicina che si contendevano appena undici corpi. È dell’anno successivo l’Anatomy Act, una legge che inaspriva le pene per chi depredava le tombe ma che  consentiva agli istituti di pretendere il cadavere di chiunque morisse povero nei ricoveri.
Gigante Il caso del gigante irlandese Charles Byrne (1761-1783). Con i suoi due metri e trenta, era l’uomo più alto d’Europa, era tanto terrorizzato all’idea di essere sezionato, che fece in modo che alla sua morte la bara venisse portata in mare e gettata al largo. L’anatomista e collezionista John Hunter però corruppe il comandante con cui Byrne si era accordato e il corpo fu recapitato nella sua residenza a Earl’s Court, Londra, e dissezionato ancora caldo. Le lunghe ossa di Byrne sono rimaste appese per decenni in una teca dell’Hunterian Museum del londinese Royal College of Surgeons. Nel 2018 il museo è stato chiuso per un restauro di tre anni e si è parlato di seppellire Byrne in mare secondo le sue ultime volontà.
Singhiozzo Charles Osborne, allevatore dell’Iowa nordoccidentale, che singhiozzò senza interruzione per sessantasette anni. Cominciò nel 1922 dopo aver tentato di sollevare un maiale di 160 chili per macellarlo. Dapprima la frequenza era di quaranta volte al minuto, poi rallentò a venti. In quasi settant’anni si è calcolato che Osborne singhiozzò 430 milioni di volte. Mai quando dormiva. Nell’estate del 1990, un anno prima di morire, all’improvviso smise inspiegabilmente di singhiozzare.
Ceneri Le ceneri di un cadavere pesano poco più di due chili.