la Repubblica, 5 agosto 2023
I segreti della casmera da letto
la Repubblica, lunedì 6 luglio 2020
Questi Frammenti sono tratti dal volume “Storia della camera da letto” di Pascal Dibie, edito da Bompiani (pagine 300, € 9,50)
Foglie L’uomo di Neanderthal, morto 40 mila anni fa a Shanidar (Irak), e la cui salma gli amici sdraiarono su un letto di fiori.
Giovane A Sparta, se il marito era troppo anziano era consentito introdurre nel letto della sposa un giovane in grado di assicurare alla famiglia la prole.
Roma Nell’antica Roma le camere separate erano segno di distinzione, il letto nuziale era lasciato ai ceti inferiori.
Norvegia In Norvegia i coniugi dormivano sdraiati su panche sovrapposte, corte e strette, incastrate negli stessi armadi destinati alla stagionatura del formaggio.
Bramini Tra le regole dei bramini: mai coricarsi in una casa dove i servi sono insolenti.
Bianca Matrimonio tra Luigi IX e la regina Margherita: lui 19 anni, lei 12. La consumazione delle nozze preceduta da tre notti di preghiera. Nel castello di Pontoise le camere dei due sposi erano una sopra l’altra, unite da una scala interna che permetteva ai due di incontrarsi senza Bianca di Castiglia, regina madre, gelosissima della nuora, se ne accorgesse.
Francia In Francia, fino al XIV secolo, sotto il letto, ben alto da terra, si infilava l’orinale, o un piccolo cassone, o un charlitz roulerez, basso lettino a rotelle che veniva estratto alla sera per permettere al valletto di dormire vicino al padrone.
Materasso Dall’arabo matrah, cosa gettata per terra.
Nudi Dal XII al XIV secolo il marito si coricava nudo, al massimo col berretto in testa. Indossare una veste era considerato segno di scarso affetto verso la moglie.
Feste In gravidanza Luisa di Borbone dava balli in maschera ai quali presenziava dal suo letto.
Vaso La moglie del ministro Choiseul regalò un vaso da notte a madame du Deffand, i domestici quando lo videro esclamarono per la sua bellezza, insistettero con madame perché lo adoperasse come zuppiera.
Comodini Verso il 1720 i vasi cominciarono a venir ospitati in piccoli mobili, col che nacquero i comodini.
Sparta A Sparta per trasferire la sposa dalla casa del padre a quella del marito si inscenva un rapimento: la nympheutria le tagliava i capelli a zero, le faceva indossare abiti e calzature da maschio, la sdraiava su un pagliericcio, lasciandola sola e al buio. Il fidanzato, dopo aver pranzato con gli amici entrava nella stanza, le slacciava gli abiti, la portava in braccio nel proprio letto. Passati insieme pochi momenti, il ragazzo tornava a dormire con i compagni. Ad Atene si raccomandava agli uomini di sposarsi intorno ai trent’anni scegliendo una sedicenne.
Atene Ad Atene i morti venivano sepolti di notte per non contaminare con la morte la luce del sole. Dopo la sepoltura o la cremazione la famiglia si purificava lavandosi con acqua di mare.
Roma La consuetudine voleva che, per riguardo alla sposa, il marito non la deflorasse la notte delle nozze, limitandosi a sodomizzarla.
Sodomia L’accanimento col quale, nel XV secolo, la Chiesa si scaglia contro un metodo contraccettivo usato “alle spalle, testimonia della diffusione della sodomia coniugale soprattutto in Toscana.
Chiesa Nel VI secolo la Chiesa arrivò a imporre oltre 150 giorni di castità obbligatoria. Gli sposi, e solo loro, avevano 200 giorni in cui era concesso unirsi senza però ricorrere a pratiche erotiche o a rapporti orali, dei quali si pensava che «la donna li pratica al marito perchè lui l’ami per le sue diaboliche abilità».
Pesce Rito in uso nel Medioevo: la sposa introduceva nella vagina un pesce vivo, lo lasciava morire e poi lo estraeva, lo cuoceva e lo dava da mangiare al marito, che così non si sarebbe mai più unito a un’altra donna.
Berlino A Berlino, nel 1906, un’inchiesta scopre che la maggior parte delle domestiche dorme in corridoio.