la Repubblica, 5 agosto 2023
Biografia di Xi
la Repubblica, lunedì 5-12 ottobre 2020
Questi Frammenti sono tratti dal volume “Il nuovo Mao” di Gennaro Sangiuliano, edito da Mondadori (pagine 288, € 22)
Pranzo «Una donna in gamba riesce a preparare il pranzo senza cibo» (slogan maoista).
Razione Razione del contadino ai tempi di Mao: una porzione di minestra, «un intruglio acquoso in cui galleggiavano foglie di patate dolci e di rape, gambi di granoturco macinati, erbe selvatiche». In più: otto chili di riso, cento grammi di olio, cento grammi di carne al mese. Tra le conseguenze: i contadini che se ne andavano per le campagne di notte in cerca di cadaveri da divorare. Caso più clamoroso: la coppia che rapiva bambini, li uccideva e ne rivendeva la carne spacciandola per coniglio. Prezzi esorbitanti. I due furono giustiziati.
Xi Xi Jimping, presidente della Repubblica Popolare della Cina, segretario del Partito comunista cinese, capo della Commissione militare centrale, presidente di un’altra decina di commissioni statali, tra cui quella che sovrintende a Internet e alla gestione della Rete. Principe rosso.
Padre Figlio di Xi Zhongxun, che accompagnò Mao nella Lunga Marcia, fu altissimo dirigente del partito (vicepremier, vicepresidente dell’Assemblea nazionale del popolo), poi caduto in disgrazia per via del suo riformismo (uno dei «cinque cavalli di Pechino»), infine riabilitato da Deng Xiaoping. Al tempo di Mao, quando era in auge, abitava con la moglie e i cinque figli in una villa fatta costruire da Mao per i dirigenti del partito a Zhongnanhai. Dieci stanze, grande giardino, riscaldamento, acqua corrente, luce elettrica, auto di fabbricazione russa con autista, cuoca, cameriere, babysitter. D’estate, per sfuggire all’opprimente calura di Pechino, la famiglia Xi, come tutte quelle dei funzionari di un certo livello, si trasferiva ai bagni di Beidaihe, sulla costa del Bohai. Lì Mao aveva fatto costruire altre villette, in modo che il paese potesse essere governato anche d’estate.
Infanzia Xi Jinping nasce nell’ospedale riservato ai dirigenti della nomenklatura il 15 giugno del 1953, un lunedì. Il padre porta alla moglie fiori e dolci per festeggiare la nascita di un maschio. A cinque anni Jinping indossa gli abiti dei Giovani Pionieri, a sette viene iscritto alla Beijing Bayi Middle School, la Scuola N.101, riservata ai figli dei potenti. A nove, caduto il padre in disgrazia, viene deportato assieme a tutta la famiglia a Louyang, lontano dalla capitale. Tornato nella capitale a 15 anni viene arrestato quattro volte in quanto figlio di un traditore.
Disgrazia Rinchiuso in un’aula/cella con altre venti persone, senza letti né servizi igienici né pasti regolari. Nel 1969, dopo aver passato un periodo dalla zia materna, finisce a zappare la terra e accudire maiali in un campo di rieducazione sito nelle terre gialle dello Yanan. Per sette anni vive in una casa grotta, senz’acqua né corrente elettrica. Tenta la fuga cinque volte, lo riacciuffano sempre a Pechino e lo rispediscono indietro. A ogni fuga, punizioni sempre più pesanti. Alla fine, rinchiuso per sei mesi in una cella fetida e senza luce di Yanchuan.
Educazione «Quando sono arrivato nelle terre gialle, all’età di 15 anni, ero ansioso e perso. Quando le ho lasciate all’età di 22 anni, lo scopo della mia vita era chiaro e traboccavo di fiducia».
Deng Con la morte di Mao e il ritorno di Deng, il padre Xi Zhongxun viene riabilitato.
Geng Biao Nel maggio del 1979, grazie all’intercessioni di suo padre, Xi Jingping diventa uno dei tre segretari personali del generale Geng Biao, l’uomo che controlla le forze armate. Xi Jinping, 26 anni, neolaureato in ingegneria chimica con specializzazione in sintesi organica, si presenta al lavoro in una stiratissima divisa militare. Si distingue per puntualità e determinazione, presenzia alle riunioni più delicate dove non può prendere la parola ma può osservare il sistema dall’interno e conoscere personaggi potenti.
Renzi Renzi premier e il presidente cinese Xi a pranzo in Sardegna, 16 novembre 2016. Renzi: «Quando arriverete alla democrazia? Ci sarà un processo che vi condurrà a questo traguardo?». Xi: «Democrazia? E perché? Se vedo quello che è successo in Gran Bretagna con Brexit, quello che è successo alla Clinton, e quello che potrebbe succedere a lei con il referendum, mi domando: la democrazia è la soluzione migliore?».
Prima moglie Ke Lingling, prima moglie di Xi (1979), di due anni più vecchia. Figlia dell’ambasciatore cinese a Londra. Voleva che il marito la raggiungesse in Gran Bretagna. Lui, niente: «Non intendo lasciare la Cina. Soprattutto non intendo lasciare il partito». Per tre anni poi Xi tenterà di persuaderla a tornare in patria. Tutto inutile.
Seconda moglie Peng Liuyan, cantante famosa e generalessa dell’Esercito popolare di liberazione della Cina. Nozze nel 1987. La relazione era talmente segreta, che un invitato al matrimonio chiese a Xi: «Come mai c’è qui anche la grande cantante Peng?». Xi rispose: «Tra pochi minuti sarà mia moglie».
Coperta Vladimir Putin al Water Cube di Pechino, vedendo tremare per il freddo la first lady cinese, Peng Liyuan, le pose cavallerescamente una coperta sulle spalle, senza considerare che, per la sensibilità nazionale, quello potesse essere un gesto inappropriato. Il video fece il giro del web e poi venne censurato. Come spiega lo storico Zhang Lifan: «La Cina è tradizionalmente conservatrice per quanto riguarda interazioni in pubblico tra uomini e donne non imparentati»
Figlia L’unica figlia di Xi e Peng, Xi Mingze, mandata a studiare a Harvard. Anni 2010-2014. Per consentirle l’accesso all’ateneo bostoniano il governo americano accorda l’iscrizione sotto falso nome e la presenza, come falsi studenti, di alcuni agenti del servizio segreto cinese, oltre che la protezione dell’Fbi. Alla giovane figlia del futuro leader cinese gli Usa concederanno addirittura l’ambita Carta Verde e ad Harvard Mingze si iscriverà alla confraternita Kappa Alpha Theta.
Ascesa Xi Jinping è stato scelto da Jiang Zemin in base al criterio gedai zhiding, secondo il quale ciascun leader indica il suo successore a distanza di due generazioni, scegliendo, quindi, non il suo diretto discendente ma il successore del proprio successore.
Pranzo Se Mao è diventato famoso per la sua «nuotata popolare», Xi decide di ammiccare ai media con un «pranzo democratico». Senza la scorta al seguito, nell’ora della pausa pranzo, si presenta in un ristorante della catena QingFeng, una sorta di fast-food, nel quartiere di Xinjiekou. Si mette in fila insieme agli impiegati, alla cassa ordina sei baozi, panini cotti al vapore, ripieni di maiale e fegato fritto, e un contorno di verdure. Paga 21 yuan, l’equivalente di 2,4 euro, si siede a uno dei tavoli collettivi, mangia e alla fine ripone il vassoio nell’apposito contenitore. Dopo poche ore, una serie di foto diventano rapidamente virali.
Mosche «La Cina è infestata di mosche da schiacciare e tigri da stanare». Le mosche sono i piccoli funzionari che corrodono la burocrazia con le richieste fastidiose di bustarelle e favori di piccola entità, le tigri sono gli alti papaveri dello Stato, che accumulano gigantesche ricchezze nel sistema delle opere pubbliche e delle grandi transazioni. Nei primi cinque anni del suo regno, Xi fa fuori oltre un milione e trecentomila “mosche” e 280 “tigri”. Pare che, per spaventare i suoi sottoposti, il leader si sia davvero dotato di uno schiacciamosche di plastica e che termini i suoi discorsi battendolo sulla scrivania di legno.
Piatti «Più si lavano i piatti, più si rischia di farne cadere uno» (Xi Jinping).