Corriere della Sera, 4 agosto 2023
Pasticcio sulla patrimoniale
Approvato, senza nemmeno essere messo ai voti, l’ordine del giorno di Sinistra italiana che impegna il governo a valutare l’introduzione di una patrimoniale.
Il caldo di inizio agosto gioca un brutto scherzo al governo, che a Montecitorio inciampa sulla proposta di una patrimoniale, che in prima battuta accoglie, salvo una rapida giravolta. Ieri, a sorpresa, alla Camera è stato approvato, senza neppure essere messo ai voti, un ordine del giorno presentato dal segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, che impegna l’esecu-tivo di Giorgia Meloni a valutare l’opportunità di introdurre una «next generation tax», sui patrimoni delle persone fisiche «se superiori ai 500 mila euro», per combattere la dispersione scolastica. Dopo aver chiesto una riformulazione della proposta, che nella nuova versione non impegna direttamente il governo a realizzare la patrimoniale, come si leggeva nel testo di Fratoianni, ma «a valutare l’opportunità di farlo», l’esecuti-vo ha dato parere favorevole all’ordine del giorno, che è stato dunque adottato dall’Aula senza votazione. La «next generation tax», si legge nella proposta, colpirebbe solo i patrimoni delle persone fisiche superiori ai 500 mila euro, ottenuti considerando il complesso, in Italia e all’estero, delle proprietà immobiliari, valutate però sulla base dei valori catastali, non di quelli ben più elevati di mercato; degli investi-menti finanziari; dei depositi bancari e dei beni mobili di lusso. Allo stesso tempo, prevederebbe l’eliminazione di ogni ulteriore forma di tassazione di tali cespiti, dall’Imu alle imposte sui conti correnti e sui depositi titoli, e le imposte di bollo. La misura, se applicata, porterebbe un gettito stimato di dieci miliardi, risorse da impiegare contro la dispersione scolastica. Capito il pasticcio in cui si è cacciato e che ha suscitato l’irritazione e le proteste dei deputati di Azione e Italia viva, prima ancora dei parlamentari di Centrodestra, notoriamente contrari a qualsiasi prelievo forzoso sui patrimoni, il governo ha poi fatto una rapida marcia indietro. «Come richiesto dall’ordine del giorno presentato dall’onorevole Fratoianni, che impegna il governo a valutare la possibilità di introdurre una next generation tax, una sorta di nuova tassa patrimoniale, il governo ha velocemente valutato la proposta e altrettanto velocemente concluso che non intende dare seguito alla stessa», si legge in una nota diffusa poche ore dopo da Palazzo Chigi.