La Stampa, 3 agosto 2023
Santanchè non lascia, anzi raddoppia vuole portare i funzionari da 150 a 324
Ultimamente sembra che gran parte della vita di Daniela Santanchè ruoti attorno al rapporto con i suoi dipendenti: da imprenditrice viene accusata di non pagare stipendi e tfr; da ministra vuole invece assumere a tutto spiano. Mentre le inchieste sulla gestione delle sue società vanno avanti, infatti, Santanchè decide di portare oggi in Consiglio dei ministri un Dpcm per ridare slancio al suo ministero del Turismo con una riforma che – come riporta il Messaggero – da una parte raddoppia l’organico aumentando il numero dei dipendenti e dall’altra inaugura un nuovo sistema di controllo con cui verificare il loro operato.
I funzionari agli ordini della ministra sono 150 e diventeranno 324: più che raddoppiati. E con loro crescerà anche la truppa di dirigenti. Con il riordino dei ministeri voluto da Mario Draghi, Santanchè aveva a disposizione 4 posti da manager di prima fascia e 16 di seconda fascia: oggi potrebbero diventare, rispettivamente, 7 e 23. Una crescita del 33 per cento. Non solo. In ballo ci sono anche le nuove poltrone da sottosegretario al Turismo, oggi vuote, con relativi staff, che potrebbero diventare un’occasione per sfamare qualche appetito in più nella maggioranza. Arriverà poi il via libera all’"Organismo indipendente di valutazione per la performance”, già previsto nel 2009 dalla riforma della Pubblica amministrazione di Renato Brunetta, il cui presidente verrà nominato direttamente dalla ministra – con una accezione particolare di “indipendenza”, più dall’istituzione ministeriale che non dalla politica – e avrà uno stipendio da 75mila euro l’anno. L’ultima novità sarà l’Osservatorio nazionale sul Turismo, anch’esso guidato da un presidente di nomina ministeriale, con stipendio da 50mila euro all’anno.
Le opposizioni protestano. Per Giuseppe Conte il governo «anziché approvare norme per sostenere gli italiani alle prese con il carovita e il caro mutui, vuole approvare una riforma per raddoppiare il numero di dipendenti a servizio della ministra». Un modo, per le forze di governo, di «ripartirsi nuovi sottosegretari con relativa dotazione di consulenti e funzionari – accusa il leader M5S -, così potranno ritenersi tutti soddisfatti e ripagati della difesa d’ufficio della Santanchè».