La Stampa, 4 agosto 2023
Come diventano ricchi gli influencer
In molti prevedono l’arrivo di anni difficili per gli influencer che dopo aver perso il mantello candido dei cavalieri senza «marchetta», coloro che offrivano garanzia di autenticità dei contenuti senza spintarelle della pubblicità, dovranno reinventarsi per rimanere in sella e farsi pagare i loro preziosi post. Per adesso comunque resistono con platee che magari si fidano di meno ma non smettono di seguire quello che fanno come fosse una soap opera. E se abbiamo molti re in questa classifica di super big dei social, di regina incontrastata ce ne è sempre una sola, Chiara Ferragni che si porta dietro oltre ai suoi (29,5 milioni) anche i seguaci dei suoi parenti, dal marito Fedez (14,7 milioni), alle sorelle Francesca e Valentina, alla madre Marina Di Guardo e ai suoi figli, le piccole star, Leone e Vittoria. Un vero business di famiglia, non è un caso che abbiano prodotto la serie sulla loro vita, i «Ferragnez» appunto. Lei da sola ha un patrimonio stimato in 40 milioni di dollari: e ha cominciato raccontando le sue giornate da studentessa e i suoi gusti in fatto di moda.
È abbastanza inutile ragionare sul fatto che l’ascesa dell’influencer marketing derivi dalla crisi delle élite, sempre meno rappresentative, e dall’ascesa del populismo, perché il fatto è che, credibili o non credibili, le star dei social media continuano ad appassionare, e in fondo rappresentano quell’occasione che tutti vorremmo e potremmo avere nella vita. Tante Cenerentole graziate da un talento di comunicazione o da un’abile regia. Vedi Khaby Lame, classe 2000, il tiktoker più seguito al mondo, origini senegalesi e diventato da poco ufficialmente cittadino italiano (con giuramento al Comune di Chivasso). I suoi video brevi, e ironici, di vita quotidiana non smettono di affascinare platee sconfinate di chi vede in lui e in quel modo di affrontare la vita una indicazione per un mondo meno complicato. Non parla ma la mimica facciale dice tutto e di più. Una storia, la sua, di rinascita, con il successo arrivato durante la pandemia di COVID-19, dopo essere stato licenziato. Nel 2021 il suo patrimonio netto era stimato tra 1,3 e 2,7 milioni di dollari, mica male per uno che fa due facce strane e strabuzza gli occhi.
E quando si leggono le classifiche degli influencer con il maggior numero di follower salta agli occhi come ai vertici siano soprattutto maschi, molti dei quali dei perfetti (o quasi) sconosciuti nel mondo reale, dove il metro della fama e del successo non sono dati dai like. Michele Morrone è uno di questi, al quarto posto tra i profili italiani più seguiti testimonial di brand internazionali. Poco più di 30 anni, nato a Vizzolo Predabissi, paesino dell’hinterland milanese, prima di trovare il successo sul social network, era conosciuto per un ruolo nel film ad alto tasso erotico «365 giorni», uscito su Netflix nel 2020. Prima di questo solo piccole parti in serie tv nostrane come «Squadra antimafia 6» e «Provaci ancora prof!» Ma sono stati i social a fargli fare la svolta, almeno nel conto in banca. Perché anche se si intravede una certa stanchezza nel settore la fine di questo regno dei balocchi è di la da venire.
In Italia, i professionisti attivi nel settore dell’influencer marketing sono oltre trecentocinquantamila e nel 2022 gli investimenti hanno raggiunto oltre duecentonovanta milioni di euro. Per cui c’è poco da ridere guardando i balletti di Gianluca Vacchi, imprenditore 55enne prestato ai social, che soltanto su Instagram ha 22,4 milioni di follower. E anche lui ha pensato di lasciare ai posteri un documentario sulla sua lussuosa e frenetica vita. E se nel film ha fatto ballare i suoi collaboratori domestici, una di loro ha fatto poi ballare lui svelando come fosse stata costretta a farlo e maltrattata se sbagliava un passo.
Per chi poi non si interessa al calcio il nome di Fabrizio Romano potrebbe dire poco o nulla. E invece il giornalista, esperto di calcio mercato, ha ben 21,6 milioni di follower su Instagram, nel 2022 è stato inserito nella lista dei 30 personaggi pubblici under 30 più influenti al mondo dalla rivista statunitense Forbes. Famoso il suo slogan «Here we go!», usato quando annuncia un accordo di calciomercato.
Per trovare donne in questa top ten degli influencer dobbiamo scendere molto con i numeri. Oltre i cinque milioni di follower ci sono Eva Menta, Giulia De Lellis e Benedetta Rossi, la «cuoca social» che attira fan con le sue ricette. Ancora più sotto l’Estetista Cinica Cristina Fogazzi, che ha creato un impero dando consigli serissimi con confezione ironica a chi vuole prendersi cura del proprio corpo. Ha creato anche una linea di prodotti vendutta in tutta Italia. È così ha fatto anche ClioMakeUp, vero nome Clio Zammatteo, che tra youtube e instagram insegna a truccarsi.
Anche nei social tracce di patriarcato? Chissà, certo è che secondo uno studio della Columbia University di New York gli algoritmi usati dai social possono discriminare le donne. Test condotti su Instagram hanno evidenziato come i profili femminili ricevono meno «Mi piace» meno commenti rispetto ai colleghi uomini. Poco importa, adesso la mannaia del fisco sarà uguale per tutti. —