il Fatto Quotidiano, 4 agosto 2023
Ucraina, Yevhen Borisov, è stato arrestato per corruzione
Berlino. Il capo dell’ufficio di leva di Odessa, il colonnello Yevhen Borisov, è stato arrestato per corruzione. È accusato di aver dichiarato non idonei all’arruolamento centinaia di uomini in cambio di soldi. Secondo le prime indagini, gli uomini davano al colonnello 8/9mila euro per evitare l’arruolamento. Borisov avrebbe accumulato almeno 4,6 milioni di euro, equivalenti a circa 260 anni del suo stipendio da militare. A far scoppiare il caso è stata un’inchiesta del giornale Ukrainska Pravda che ha scoperto l’acquisto, a nome della madre dell’ufficiale, di una villa a Marbella, in Spagna, del valore di 3,4 milioni di euro. La donna, negli ultimi venti anni, ha dichiarato al fisco 100mila euro di guadagni. Secondo le indagini dell’Ufficio investigativo statale (Sbi) il tenore di vita del militare e della sua famiglia, è aumentato dopo lo scoppio della guerra. Oltre alla villa, la moglie di Borisov ha acquistato, sempre a Marbella, un ufficio per circa mezzo milione di euro. Inoltre nell’ultimo anno diversi parenti del colonnello hanno comprato auto di lusso. Dopo la pubblicazione della notizia, Borisov si è dato alla fuga, cambiando auto e cellulare con regolarità. Secondo gli inquirenti stava cercando di lasciare il Paese. Gli uomini del Sbi sono riusciti ad arrestarlo dopo averlo attirato a Kiev promettendogli l’immunità se si fosse presentato di sua spontanea volontà. La grande risonanza mediatica che ha avuto il caso in Ucraina ha spinto il presidente Volodymyr Zelensky a lanciare una grande campagna di revisione dei processi di idoneità alla leva. Dall’entrata in vigore della legge marziale, tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni non possono lasciare l’Ucraina. L’esercito ha però un numero, tra effettivi e riserve attive, di 2/300mila uomini. Gli uffici di leva sono il punto più sensibile e corruttibile del processo di selezione. Venire dichiarato non idoneo al servizio militare, in buona parte dei casi, rende anche possibile l’espatrio. Sono almeno 21 i militari ucraini già indagati per corruzione nei casi di arruolamento. Il governo ha imposto che un’agenzia statale monitori lo stile di vita di 102 capi, e dei loro vice, degli uffici di leva.