il Fatto Quotidiano, 3 agosto 2023
Ignazio La Russa racocntato da Umberto Pizzi
Ho un brutto rapporto con Ignazio La Russa, per motivi che non mi sono mai stati del tutto chiari. Lo conosco dal principio, nel periodo cioè in cui militava nella sezione giovanile del Msi, ma ho cominciato a seguirlo anni dopo. Lui era stato eletto nel ’92, e quando Berlusconi arrivò nella Capitale lui si trovava già a suo agio nelle feste romane. Per tutta una serie di ragioni, che vanno dal suo lignaggio da autentico patriota fino a quel pizzetto perfettamente squadrato, è diventato subito uno dei bersagli preferiti dai fotografi.
Erano gli anni Novanta ed ero stato invitato nella villa di un famoso imprenditore farmaceutico, Vincenzo Crimi, fratello di Rocco Crimi tesoriere del Pdl. Comunque, a una certa, La Russa ha provato a picchiare il mio di fratello, per una foto a lui non gradita o qualcosa del genere. All’epoca stavo abbastanza in forma, dunque intervenni prima che la situazione degenerasse. Da quel momento in poi, gli unici sguardi che mi dà sembrano carichi di negatività.
Conosco gli Almirante da più di 50 anni: ovvio che fossi presente al funerale di Donna Assunta, com’era altrettanto ovvio che tra i partecipanti ci fosse anche La Russa che però, persino in quell’occasione, cominciò a sbraitare appena mi vide dentro la chiesa. Una scena che si ripeté durante un evento organizzato per la visita del premier ungherese Viktor Orbán. Quella volta ci rimasi più male del solito, tanto che Giorgia Meloni se ne accorse e si avvicinò per scusarsi. “È fatto così”, mi disse. Sono un comunista, eppure ho sempre avuto ottimi rapporti con le persone di destra, che credo apprezzino il mio lavoro. Ho fotografato il primo matrimonio di Italo Bocchino, che di recente mi aveva chiamato per coprire anche le sue seconde nozze. Quando però l’ho incontrato una settimana prima della cerimonia, mi è sembrato un po’ freddo, imbarazzato. Il motivo l’ho scoperto poco dopo: il suo testimone di nozze era il presidente del Senato, quindi io avevo appena perso il lavoro.