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 2023  agosto 02 Mercoledì calendario

PRIMA CHE MI SILURI, TI DEPONGO - IL GENERALE ABDOURAHMANE TCHIANI SI E’ DECISO AL GOLPE IN NIGER DOPO AVER FIUTATO CHE IL PRESIDENTE BAZOUM ERA SUL PUNTO DI SOSTITUIRLO COME CAPO DELLA GUARDIA PRESIDENZIALE - TCHIANI E’ UN MILITARE DURO E PURO: FORMATOSI DA RAGAZZO IN UN’ACCADEMIA IN SENEGAL, HA SVOLTO DIVERSE MISSIONI DI ADDESTRAMENTO IN FRANCIA, MAROCCO E STATI UNITI - È L’ENNESIMO MILITARE FORMATO DAGLI AMERICANI CHE SI TRASFORMA IN GOLPISTA… -

Venerdì, quando il generale Abdourahmane Tchiani si è autoproclamato sulla tv nazionale nuova guida del Niger, per lui è stato anche il giorno del suo debutto televisivo. E forse anche il suo primo intervento pubblico […] Del resto il generale Tchiani viene descritto come un uomo discreto, taciturno […] Un militare duro e puro: formatosi da ragazzo in un’accademia […] in Senegal, ha svolto diverse missioni di addestramento all’estero, in Francia, Marocco e Stati Uniti — l’ennesimo militare formato dagli americani che si trasforma in golpista — prima di arruolarsi nell’esercito in Niger ed essere poi promosso, nel 2011, capo della Guardia presidenziale.

Niente di più lontano dal profilo di intellettuale aperto, con una laurea in filosofia alle spalle, del deposto presidente Mohamed Bazoum, che Tchiani avrebbe dovuto proteggere. Una cosa però accomuna i due: il legame speciale con l’ex presidente Mahamadou Issoufou, al potere dal 2011 al 2021. Bazoum è stato il suo delfino e Tchiani un suo fedelissimo. È stato Issoufou a volerlo come capo della Guardia presidenziale, consentendogli di accrescere potere e ricchezza.

Una volta insediatosi, Bazoum avrebbe potuto sostituirlo ma non lo ha fatto. Forse su richiesta di Issoufou, o forse perché in debito di gratitudine: Tchiani era riuscito a sventare un golpe poco prima che giurasse da presidente. Tra i due non c’è mai stato però grande feeling, riferiscono i bene informati. Le tensioni sarebbero diventate palpabili quando Bazoum, dopo i recenti golpe in Mali e Burkina Faso, ha deciso di allentare la sua partecipazione al «G5 Sahel», l’iniziativa militare congiunta di anti terrorismo con i cinque Stati dell’area.

[…] Le divergenze tra i due sarebbero esplose quando le voci di un imminente siluramento del generale si sono fatte più insistenti. A 62 anni, Tchiani […] è andato dal presidente a fare le sue rimostranze e verosimilmente non ha ricevuto le rassicurazioni che voleva. Un acceso confronto verbale si sarebbe così trasformato in un atto di forza.