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 2023  luglio 03 Lunedì calendario

Biografia di Alan Arkin

Alan Arkin (1934-2023). Attore americano, premio Oscar per la sua interpretazione del nonno sciroccato e cocainomane nel film Little Miss Sunshine. «Apparso in una ottantina di film, candidato quattro volte all’Oscar, Arkin guadagna il suo primo importante riconoscimento, il Tony Award, massimo onore di Broadway, nella commedia di Joseph Stein Enter Laughing(1963). Ma è il successivo ruolo dello spettinato Harry Berlin nella commedia di Murray Schisgal Luv a procurargli enormi consensi. “Il miglior complimento che abbia mai ricevuto — ricorderà al New York Times — è stato dalla drammaturga Irene Fornés: quando mi ha visto sul palco, per venti minuti ha pensato che avessero fatto salire un vero barbone”. Un’interpretazione che attira l’attenzione del regista Norman Jewison: dopo il rifiuto di Peter Ustinov, vuole Arkin nella commedia sulla Guerra Fredda Arrivano i russi, arrivano i russi (1967). Dopo la candidatura dell’Academy, i film arrivano uno via l’altro. Arkin è superbo nei panni del killer psicopatico che terrorizza una cieca Audrey Hepburn ne Gli occhi della notte del 1967 (ruolo che Stephen King descrive nel suo saggio Danse Macabre come “forse la più grande evocazione di malvagità cinematografica di sempre”); il personaggio del giovane sordomuto protagonista de L’urlo del silenzio (1968), adattamento di Robert Ellis Miller del romanzo di Carson McCullers Il cuore è un cacciatore solitario, vale ad Arkin la seconda nomination. Tra le sue migliori interpretazioni quelle in Una strana coppia di suoceri (1979) con Peter Falk; Edward mani di forbice (1990), Americani (1992), L’ultimo contratto (1997), Gattaca (1997), Little Miss Sunshine (2006) con cui ottiene l’Oscar come migliore attore non protagonista e Argo (2012) che gli porta un’altra nomination. L’ultimo significativo ruolo è per Arkin nella serie Netflix Il metodo Kominsky. Non si era ritirato dallo showbiz, ma preferiva coltivare verdure biologiche nel suo orto di Santa Fe, studiare filosofia orientale, fare lunghe passeggiate, cuocere il pane. Meditava ancora più di due ore al giorno.