18 luglio 2023
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Biografia di Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri, nato a Roma il 19 luglio 1966 (57 anni). Politico. Storico. Sindaco di Roma (dal 21 ottobre 2021). Già ministro dell’economia e delle finanze nel governo Conte II (2019-2021) e deputato europeo del Partito Democratico (2009-2019). Professore associato di Storia contemporanea a La Sapienza.
Titoli di testa «Ho sempre preferito giocare insieme agli altri, non sono quello che prende la palla e fugge sulla fascia»
Vita «Vengo dall’Appio Latino», più in particolare da Porta Metronia, elementari alla Manzoni, superiori al Visconti • A sedici anni, a Parigi, ha fatto il musicista di strada per un’intera giornata. «Sì, la musica è la mia grande passione. Inizio a studiare la batteria. Dopodiché passo alla chitarra, prima classica e poi jazz. Erano gli anni di Falcao alla Roma, dei grandi festival di musica brasiliana nella Capitale, dei concerti di Caetano Veloso. Facemmo anche un gruppo musicale che suonava nei locali. Il nostro pianista era Giovanni Guaccero» [Giuseppe Alberto Falci, CdS] • Da giovane si iscrive alla Federazione Giovanile Comunista Italiana e nel1985 prende la tessera del Partito Comunista Italiano • Si laurea in Storia alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza nel 1990 • Nel 1991 Gualtieri ha vinto una borsa di studio per studiare storia all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Ha conseguito un dottorato di ricerca in storia nel 1997 • Dopo aver conseguito il dottorato, Gualtieri ha lavorato come economista presso la Banca d’Italia dal 1999 al 2006 • Milita per anni nei Democratici di Sinistra, diventando membro della segreteria romana tra il 2001 e il 2006 «Quand’era uno degli ideologi, per così dire, della rivoluzione bersaniana del Pd indicò così la strada ai suoi compagni: “Dobbiamo superare la sindrome di Eltsin, la metamorfosi degli ex comunisti in tifosi del mercato”» [Palombi, Fatto] • Nel 2006 è stato eletto deputato per la prima volta • Contribuisce alla stesura del Manifesto per il Partito democratico, approdando alla direzione del Partito nel 2008 (viene rieletto poi nel 2014). Ex dalemiano, fa parte dei giovani turchi, corrente che ha fondato alla nascita del Pd insieme a Matteo Orfini, Stefano Fassina e Claudio Mancini. All’epoca il gruppo era alleato di Massimo D’Alema e si opponeva da sinistra al segretario Walter Veltroni • Nel 2009 viene eletto al Parlamento Europeo • Nel 2012 diventa professore associato alla Sapienza di Roma • Nel 2014 è stato eletto deputato europeo e presidente della Commissione per i problemi economici e monetari, uno di quei posti strategici dove far combinare tutti gli interessi nazionali e della Ue per lo sviluppo e per la crescita. I colleghi tra Bruxelles e Strasburgo non fanno che raccontare: «Serio e gran lavoratore». È il format di Gualtieri, origini tra D’Alema e l’Istituto Gramsci, allievo del filosofo Beppe Vacca e grande amico di Claudio Mancini, deputato di famiglia comunista doc [Mario Ajello, Mess] • «Fra gli eurodeputati, si fa apprezzare per la capacità di lavoro e una notevole persistenza nell’applicarsi a dossier pieni di trappole. Negozia il Fiscal compact, lavorando per permettere più margini e una condivisione dei rischi nell’area euro. Diventa presidente della commissione Economia e Finanza (Econ) di Strasburgo e contribuisce a evitare che l’Italia sia oggetto di procedure europee sui conti anche con il governo sovranista. Non crede nella finanza in deficit a tutti i costi, ma una sua priorità sarà il rilancio della domanda interna. A fine luglio lamentava: “Gli investimenti sono al collasso in Italia, bloccati, quindi l’economia è ferma”» [Federico Fubini, CdS] • Il sito politico.eu lo ha nominato terzo parlamentare più influente della legislatura 2014-2019 [De Luca, Domani] • Nel 2017 finisce pure nel comitato – con Verhofstadt e Brok – che segue la Brexit per l’Europarlamento. Tutte benemerenze che dopo le Europee di quest’anno, nonostante un’elezione da ripescato – Pietro Bartolo ha optato per un’altra circoscrizione – gli hanno consentito di essere confermato alla presidenza della Commissione» [Palombi, cit.] • Nel 2018, in attesa della sentenza sull’ex presidente Lula, vola in Brasile e lo va a trovare in carcere, portandogli la solidarietà del suo gruppo parlamentare • Ministro dell’Economia nel Conte 2: «È lontano dallo stereotipo del politico italiano. Non cerca frasi a effetto. Non improvvisa. Studia prima di parlare. Il risultato è che fino a oggi è stato l’esponente meno conosciuto d’Italia al suo livello d’importanza e lo ha scontato faticando a farsi rieleggere all’Europarlamento» [Fubini, cit.] • «Senza scomodare Max Weber, va detto subito che Roberto Gualtieri ministro dell’Economia piace a Christine Lagarde, anche lei una politica competente» [Cingolani, Foglio] • È stato il primo ministro, tra quelli del governo Conte, ad iscriversi a TikTok • Agli inizi del 2020, caduto il secondo governo presieduto da Giuseppe Conte, diventa deputato nella circoscrizione Roma centro. Il 21 ottobre del 2021 è eletto sindaco di Roma e della città metropolitana. Ha battuto Enrico Michetti con il 60% dei voti • È stato nominato commissario straordinario dal governo Draghi per assicurare gli interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo del 2025 nell’ambito del territorio di Roma Capitale • Ha promosso, all’Esposizione universale di Dubai, la candidatura di Roma ad ospitare l’Expo 2030 • Ha festeggiato il capodanno 2023 a Cuba dove ha incontrato il viceministro degli Esteri Gerardo Peñalvervice per perorare la candidatura di Roma all’Expo 2030. Dal Campidoglio fanno sapere che non era in missione ma in ferie e che la vacanza se l’è pagata da solo. Al suo rientro precisa: «All’estero lo stato non paga i costi della scorta: in Italia ovunque andassi due agenti dovrebbero seguirmi» [Canettieri, Foglio]. Più di recente è volato anche a Parigi da Macron con la premier Meloni. La decisione arriverà a novembre • Roma di problemi ne ha tanti ma ce ne sono due che hanno la priorità e che, finora, Gualtieri non ha ancora risolto: i trasporti pubblici che non funzionano (Atac) e i rifiuti che sommergono la città eterna (Ama): «Non piace più ai romani, il sindaco Gualtieri. Il suo gradimento è sceso al 50 per cento, al 67esimo posto tra tutti i primi cittadini d’Italia, secondo il Governance Poll 2023 del Sole 24 Ore. Secondo i dati del monitoraggio sull’apprezzamento dei sindaci delle città capoluogo di provincia, Gualtieri è sceso dal 54% del 2022 (37esimo posto) al 50% di quest’anno, perdendo quindi 4 punti percentuali in un anno e ben 10 in quasi due anni (60,2% ottobre 2021)» [Fanpage]. Ma Gualtieri continua a manifestare ottimismo per il futuro. Presto dovrebbe ricevere i fondi del Pnrr e quelli del Giubileo: «Le risorse per dare una svolta, in effetti, non mancano: 1,2 miliardi di fondi giubilari (con interventi per quasi tre) e un altro miliardo per il Pnrr (di cui 500 milioni del programma Caput mundi da completare per il Giubileo con oltre 200 interventi in siti archeologici e culturali)» [De Rosa, Foglio]. Resta da vedere se saprà spenderli.
Passioni La chitarra, che ha suonato a Un giorno da pecora e da Fiorello • Gualtieri è un grande lettore e ama libri di storia, politica, economia. Ama anche scriverli. Ha pubblicato diversi saggi di storia politica ed economica italiana e internazionale. Il primo è del 1995 Togliatti e la politica estera italiana. Dalla Resistenza al trattato di pace, 1943-1947 Editori Riuniti • Ama il cinema: «dai classici agli ultimi film in uscita».
Curiosità Da anni vive a Monteverde Vecchio. Frequenta Dolce Kosher, bar-pasticceria al civico 18 di via Fonteiana. «Sbriciolate, pasticciotti, crostatine, meringhe, rotoli con cioccolato, mont blanc, torta crema e fragoline. “Ma il suo dolce preferito è la nostra torta con ricotta e visciole”, spiega Mino Zarfati, il titolare. “Siamo molto contenti che sia stato eletto sindaco. È una persona discreta, squisita, sempre gentile, non si è mai montato la testa, nemmeno quando è stato ministro dell’Economia. Veniva, si metteva in coda come tutti, la sua umiltà gli fa onore”. Va anche al ristorante Casalino, al Portico D’Ottavia sempre di Zarfati. Il suo barbiere si trova al civico 24 di via Fonteiana. “Sono felice per Roberto - dice il titolare, Rachid Boutgoula, mentre è al lavoro con un cliente - . Ma non gli ho mandato un messaggio, cerco di non disturbare. D’altronde è una persona molto riservata e discreta, non parla molto. Qualche volta abbiamo parlato di calcio, è un grande tifoso della Roma. E nutre un amore enorme nei confronti del figlio, lo tratta coi guanti, è davvero molto legato a lui”. Tanto che i cittadini di zona li vedono spesso insieme a passeggio per Villa Pamphilj, “poi si fermano e il bambino gioca un po’”, racconta una residente che frequenta ogni giorno il parco col suo cane. La spesa? Un po’ nei piccoli esercizi di quartiere e un po’ da Doc, sempre in via Fonteiana» [Valentina Lupia, Rep].
Amori Sposato con Valentina Castaldi. I due si sono conosciuti durante gli anni degli studi universitari ed hanno un figlio al quale, con la sua chitarra, suona le sigle dei cartoni animati [labparlamento.it].
Titoli di coda «Sono un secchione».