La Stampa, 1 agosto 2023
Biografia di Maximilian Krah
BERLINO – Maximilian Krah è una scheggia impazzita, al Parlamento europeo lo sanno tutti. Fuori erano in pochi a conoscerlo. Finché il suo partito l’ha eletto sabato scorso capolista alle prossime elezioni europee. E in tanti sono andati a curiosare sui suoi profili social. In poche ore le sue perle di propaganda razzista, euroscettica, le sue esilaranti tirate di odio sono diventate virali. Un esempio? «Non guardare i porno! Non votare per i verdi! Esci all’aria aperta». Quale sia il nesso, rimane un mistero. Forse Krah pensa che la sua biografia dimostri il risultato trionfale dell’astinenza da porno: otto figli da tre donne diverse.
Certo è che l’europarlamentare non ha mai votato verde, non si sa se per non compromettere la propria fertilità o perché sta sempre all’aria aperta. Per lui, «i veri uomini votano a destra. Non lasciarti dire che sei gentile, debole e di sinistra. Le cose funzioneranno anche con la tua ragazza». Prendi una donna, trattala male, mostrati virilmente di destra: ricetta geniale.
Come testimonia il video su porno e verdi, Krah adora le associazioni libere. In un video ha l’aria arrabbiata: «tua madre da vecchia sarà povera perché non ha fatto carriera nei verdi». Il nesso? Chissà. Un altro gioiello è lo spot in bianco e nero in cui l’ex avvocato istruisce due comparse che annuiscono nei punti sbagliati che «le bandiere lgbtqi ormai sventolano ovunque» e Londra «sembra il Reichsparteitag», il congresso del partito di Hitler. Ma magari è un complimento.
Quando non registra video, Krahama passa il suo tempo in buona compagnia. Tra i suoi amici più cari figurano due oligarchi russi finiti da un pezzo nella lista delle sanzioni, Viktor Medveciuk e Sergej Karaganov. E in passato è finito nel mirino dei servizi per aver usato i termini “sostituzione etnica” e “invasione orientale”. Al Parlamento Ue, Krah è stato sospeso due volte da “Identità e democrazia” in seguito ad accuse di corruzione e per aver disobbedito alla linea del gruppo sostenendo il candidato di Zemmour, il grande rivale di Le Pen. Ma tant’è.
Intervistato da Repubblica al congresso dell’Afd, Krah ha bocciato la proposta del leader della Lega Matteo Salvini di una grande destra europea. Una convergenza tra “Identità e democrazia” e il gruppo presieduto in Europa da Meloni, ossia i “Conservatori”, secondo Krah è «irrealistica» in virtù della fedeltà a Putin che contraddistingue il suo partito. «Tra ID e ECR le differenze sono enormi. Intanto perché i polacchi di “Diritto e Giustizia” hanno chiesto alla Germania 1.400 miliardi di riparazioni di guerra. Inoltre, sono antirussi, come i Democratici svedesi. E le dirò di più: noi siamo pacifisti e non vogliamo l’invio di armi in Ucraina perché vogliamo ripristinare i rapporti con la Russia. Ma vogliamo anche avere rapporti con la Cina. E nel gruppo dei Conservatori europei ci sono partiti che chiedono addirittura il riconoscimento di Taiwan. Inammissibile».