Corriere della Sera, 31 luglio 2023
«Ferie? Oh beh, giusto un salto a casa mia in Sicilia, Castellammare del Golfo, ma fino al 10 agosto si lavora», premette Giorgio Mulè, vicepresidente forzista della Camera
«Ferie? Oh beh, giusto un salto a casa mia in Sicilia, Castellammare del Golfo, ma fino al 10 agosto si lavora», premette Giorgio Mulè, vicepresidente forzista della Camera. La voce va e viene. «Sto sulla barca di amici allo Zingaro». (Allega foto del mare blu). «Ma alle 14.30 ho il volo per Roma, che crede? Presiedo tutta la prossima settimana. Almeno il Ferragosto dovrei salvarlo, due anni fa scattò l’invasione dei Talebani, speriamo bene».
Brevi, semi-operose, sobrie e soprattutto nostrane. Così saranno le ferie del centrodestra nell’era del governo Meloni. Con la premier che, se va bene, dovrebbe ritagliarsi una mini-vacanza magari in Salento, con compagno Andrea Giambruno, figlia Ginevra, sorella Arianna e cognato Lollobrigida. A quel punto nessuno oserà oziare 24 ore di troppo. E se non a km 0, quasi. Rigorosamente su suolo patrio, come martella il tormentone dei Kolors Italodisco («Questa non è Ibiza...»). Conferma Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione FdI: «Mia moglie è di Chieti, andremo in Abruzzo, tra campagna e mare, pochi giorni, però non mi lamento, l’anno scorso manco uno». E come azzardare mete esotiche se il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani si ritempra nella quiete ciociara di Fiuggi?
Indaffaratissimo sotto il sole il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri: «Ero a Mondello con Tajani, mica in spiaggia, in giacca e cravatta, a riunire i quadri del partito». Uno scampolo di villeggiatura nella villetta di Marettimo ci scapperà «ma anche lì, non ascolti l’anziano che si lamenta per la pensione che non arriva, il disoccupato che non trova lavoro? Starò incollato al telefono, per settembre organizzo il convegno di Gaeta con 500 giovani e il Berlusconi Day a Paestum. Mi riposo di più a Palazzo Madama con l’aria condizionata».
Niente Papeete (ieri era a Cervia solo per la kermesse leghista) per Matteo Salvini, che a fine agosto tornerà a Pinzolo, Trentino. Addio mojito a Milano Marittima pure per il presidente della Camera Lorenzo Fontana, una capatina nel Gargano e una al Lago di Garda. Il misurato ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, figlio dell’ultimo pescatore di Cazzago Brabbia, non rinuncerà a una battuta sul lago di Varese, il gran colpo è prendere all’amo un persico. Gilberto Pichetto Fratin, titolare dell’Ambiente, si piazzerà ecologicamente a casa: «In campagna, nella bassa biellese, non sono tipo da mare, se non mi ci trascina mia moglie».
In Liguria si tratterrà il governatore Giovanni Toti, nella residenza di Bocca di Magra, con moglie, genitori, nipote e cani. Più puntate a Portofino e gite in bici a Finale. La ministra dell’Università Anna Maria Bernini, che prende le ferie col contagocce, farà così anche stavolta. La titolare del Turismo Daniela Santanchè farà su e giù tra la dimora di Cortina e i lettini del Twiga a Forte dei Marmi. Massimiliano Romeo, capogruppo leghista al Senato: «Quattro giorni in Puglia, poi al Forte». La senatrice Licia Ronzulli non si negherà un soggiorno a Santa Margherita di Savoia, dove lascia la figlia ai nonni. Idem il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, verso la natia Maglie.
Trascurata la Sardegna, ora che non c’è più Berlusconi: a parte Alessandro Cattaneo che avrebbe affittato casa in Gallura. Perduto il suo mecenate, il chitarrista Mariano Apicella, un tempo fisso a Villa Certosa, è disorientato: «Non mi sono organizzato, non avevo la testa». Dopo averli sorpresi in ferie per il Ponte del 25 aprile, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha precettato i suoi direttori generali per Ferragosto: «Riunione alle 10.30». Il pranzo lo offre lui. Ma «subito dopo visita a un sito archeologico per salutare gli addetti che lavorano». Sotto la canicola sarà bene tenersi leggeri. Il trasgressivo qui è il vignettista Osho, alias Federico Palmaroli: «La settimana prossima sarò a Canino, vicino a Capalbio, a presentare il libro. E forse cenerò alla fattoria di Monica Cirinnà. Già che mi trovo, darò un’ultima ravanata dentro la cuccia del cane, non si sa mai».