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 2023  luglio 31 Lunedì calendario

Giorgia, Ginevra e la comunicazione pop

ROMA «Io e te, che affrontiamo il mondo mano nella mano». Deve aver colto nel segno Joe Biden quando giovedì scorso, a margine del faccia a faccia nello Studio ovale, si è rivolto a Giorgia Meloni rimproverandola bonariamente per non aver portato con sé la figlia Ginevra. «Potevi dirmelo! Facciamola venire subito» ha esclamato il Presidente sperando di offrire alla piccola un tour della Casa Bianca.
Il protocollo lo ha poi reso impossibile, ma a guardare la foto postata ieri dalla premier sui suoi diversi canali social, con la figlia tra le sue braccia sul volo di ritorno da Washington, il gesto di Biden sembra aver toccato Meloni.
LA FOTO
Al punto che la premier che a settembre scorso aveva diffidato tutti i media a non inseguire o intimorire la piccola, nel rispetto della Carta di Treviso sembra aver segnato un piccolo cambio di passo a livello comunicativo, con l’immagine che lascia intravedere una parte del volto della bambina dopo diversi post in cui si era giustamente evitato di mostrarne i tratti. Nulla di clamoroso, ma un’idea di comunicazione pop, che anche altre volte in passato il premier ha inseguito (vedi il post, sempre con la piccola Ginevra mano per la mano mentre la accompagnava nel primo giorno di scuola). Un post, quello di ieri, che è subito diventato virale, rimbalzando di bacheca in bacheca.
Un’idea sulla quale sicuramente hanno influito le parole del presidente americano Biden, che non si è fermato all’invito, ma da nonno e politico quasi 80enne si è anche premurato di dare qualche consiglio alla premier. Non solo sui diritti della comunità Lgbtq+ o su altre vicende politiche, ma sulla necessità di gestire (e talvolta separare) la doppia sfera pubblica e privata. «Quando ero piccolo mi ricordo che mio padre diceva sempre una cosa – ha aggiunto parlando in privato alla presidente del Consiglio – la famiglia è tutto, è dove tutto comincia, dove tutto si costruisce e dove tutto finisce e sono ancora legato a quel pensiero, quindi cara Giorgia hai fatto benissimo a portare tua figlia Washington e fai benissimo a portarla in giro con te». Occasione colta al volo dal premier, già sul volo di ritorno dall’America. La piccola Ginevra abbracciata a lei, nel grembo materno, l’oblò “dell’Air Force One italiano” a fare da sfondo.
Dal giuramento al Quirinale, passando per il vertice del G20 a Bali a novembre o al bilaterale londinese con Rishi Sunak, Meloni ha sempre difeso la sua scelta di tenere Ginevra il più vicino possibile. «Ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? – si interrogava dopo le polemiche sollevate sui social dopo le prime apparizioni della piccola – Perché vi do una notizia: non lo è. Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa nazione senza per questo privare Ginevra di una madre».
LA FAMIGLIA
D’altro canto per il personaggio politico Meloni, la famiglia è sempre presente, in maniera molto importante. Non solo per il ruolo (politico e non solo) della sorella Arianna, sposata con il ministro Francesco Lollobrigida, ma anche per il tanto parlare che si è fatto e che si fa intorno al compagno Andrea Giambruno, volto di Mediaset, nel mirino di alcune critiche per le sue frasi sul clima e per l’attacco al ministro tedesco sulle vacanze in Italia. Personale e politico, separazione sempre più labile. Anche quando c’è di mezzo una figlia.