Corriere della Sera, 28 luglio 2023
Intervista a Charles Leclerc
SPA Charles Leclerc guarda i boschi delle Ardenne gonfi di pioggia, su questa pista nel 2019 ha ottenuto la sua prima vittoria in F1. Adesso, al quinto anno in Ferrari, si trova a lottare a centro gruppo, nella bagarre dietro all’imprendibile Verstappen.
Come riesce a restare positivo?
«Lo sono di natura. Cerco motivazioni da qualunque situazione in cui mi trovi. Ottenere il massimo con ciò che abbiamo. Al momento il pacchetto (la macchina ndr) è quello che è, purtroppo i miracoli non esistono. Ma è lì che va trovata forza. E poi a rendermi ottimista è altro».
Che cosa?
«Il modo in cui stiamo lavorando, è la cosa più importante. All’inizio di questa stagione abbiamo dovuto quasi azzerare le aspettative perché la macchina non era al livello atteso. Ma abbiamo ben chiaro come dobbiamo migliorare».
Magari da dentro vede cose che da fuori non si percepiscono. Per questo dice di voler restare a lungo con la Ferrari?
«Sì, oltre all’amore per la Ferrari che c’è sempre stato e c’è ancora. Con Fred condividiamo tanto, e molto riguarda i piani per il futuro. Siamo allineati. So che cosa sta per arrivare, e ho fiducia».
Chi come lei ha vinto con la Ferrari, 5 Gp, dice che è speciale. Che significa?
«Per la passione e per i sentimenti che stanno intorno alla Ferrari. Nei momenti più duri sono elementi più difficili da gestire che in altri team, ma il bello è proprio questo. Perché certe emozioni le trovi e le vivi solo qui dentro».
Il nome di Leclerc accostato a Mercedes, ad altri team. Fa piacere essere corteggiati?
«Sicuramente vuole dire che faccio bene il mio lavoro. Ma queste voci mi lasciano indifferente, perché so che cosa voglio. Ma non so ancora che cosa vuole la Ferrari da me. Le discussioni per il contratto non sono ancora iniziate, ma per me è tutto chiaro».
Che cosa vuole?
«Amo la Ferrari e voglio vincere qui. È la mia priorità».
È stato capace di battere sia Verstappen che Hamilton, chi è più difficile da affrontare?
«Entrambi, hanno stili di guida completamente diversi. Max va sempre al limite del regolamento, mi piace il suo approccio. È aggressivo e dà vita a lotte spettacolari. Lewis invece è molto furbo...».
Furbo?
«Nel modo in cui posiziona la macchina dopo una curva, per esempio. È meno aggressivo ma pensa di più. Se non ti sorpassa in un punto è perché sta pensando a un altro più semplice, in cui attaccare».
Max non sbaglia mai, è imbattibile?
«Si può battere, ci siamo già riusciti. Tocca a noi rimboccarci le mani per riprendere lui e la Red Bull».
Charles, è capitato di vederla agitato in questi mesi. Che cosa le dice Vasseur per calmarla?
«Se c’è qualcosa che non va ne discutiamo in modo diretto. Spesso ciò che fa arrabbiare me fa arrabbiare anche lui. In certi casi me la prendevo più di quanto lui lo ritenesse giusto. Gli dico tutto senza filtri e lo stesso fa lui con me. È importante che questa mentalità sia diffusa in tutta la squadra, essere onesti con noi stessi. Riconoscere gli errori».
Prima non era così?
«Sì, però con Fred lo è sempre stato. E ora lo avverto anche di più».
Quando ha capito che questa macchina non andava?
I duelli con Verstappen
Non è imbattibile e in passato l’ho dimostrato
Mi piace lottare con lui, è sempre al limite. Contro Hamilton è diverso
«Nei primi giri nei test c’era un feeling strano, qualcosa non tornava nel bilanciamento. Però soltanto dopo ho scoperto che anche le prestazioni mancavano».
Compone musica, quando il primo concerto?
«Forse quando non correrò più. Ora è presto… Suono il piano e continuo a inventare pezzi, ma non so leggere le note».
Un artista con cui vorrebbe collaborare?
«Hans Zimmer, mito delle colonne sonore dei film».
Cinque anni di Ferrari: il momento più bello?
«La vittoria a Monza nel 2019. E poi l’anno scorso in Bahrein».
E il più duro?
«Montecarlo 2021. Ero in pole ma non sono riuscito a partire (per la rottura di un semiasse ndr). A ripensarci mi fa ancora male».
In questo 2023 due podi, hanno addolcito un po’ il dolore?
«Belli sì, ma non me li sono goduti. È troppo fresco il ricordo del 2022. Non dobbiamo accontentarci di un secondo o terzo posto, la Ferrari merita di vincere e noi dobbiamo portarla a vincere».
Questa Ferrari ha le persone giuste per vincere?
«Sì. E il piano prevede rinforzi, ci aiuteranno a raggiungere l’0biettivo».
Se Sainz non dovesse più essere il suo compagno chi le piacerebbe avere accanto?
«Alt. Non rispondo a questa domanda. Prenderebbe una piega sbagliata. Con Carlos lavoriamo bene, anche se c’è tanta competizione fra noi».
Quale è la forza di Carlos?
«Il metodo di lavoro e la regolarità».
Cosa promette ai tifosi, quando tornerete a vincere?
«Sono in Ferrari da un po’, ho vissuto più anni difficili di quelli belli. Però, a costo di ripetermi, dico che bisogna avere pazienza. Darò tutto per far vivere qualche emozione, spero che a breve vedremo passi in avanti per lottare per posizioni interessanti».
Fa più paura guidare a Spa sotto la pioggia o scalare un ghiacciaio?
«Un ghiacciaio. Ne ho scalato una parte, e con molto aiuto».
Con John Elkann di che parla?
«Ci sentiamo spesso, sono chiamate lunghe. Di tutto, a volte neanche tocchiamo l’argomento della F1».
La rivalità con Sainz
C’è tanta competizione
fra me e Carlos: ma mi trovo bene con lui. I suoi punti di forza? Metodo di lavoro e regolarità
A 25 anni chi è Charles Leclerc: un ragazzo o un uomo?
«Sono dovuto crescere in fretta per eventi personali (la perdita del padre, dell’amico Jules Bianchi ndr), quindi non mi sento cambiato. Come pilota invece sono maturato tantissimo, ma dentro ho sempre lo stesso fuoco».