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 2023  luglio 25 Martedì calendario

Intervista ad Antonella Elia

Ride: «Lo so, lo so, la gente si chiede sempre se ci sono o ci faccio.
È il destino delle bionde, che per definizione sono senza cervello.
Ma io in realtà sono mora».
Antonella Elia, una vita in tv – al fianco di Corrado, Mike Bongiorno, Raimondo Vianello – due volte all’ Isoladei famosi,una da vincitrice nel 2012 e una passata alla storia per la rissa con Aida Yespica, è molto simpatica.
Gioca a fare la svampita e le riesce benissimo. «Ho fatto l’ultima Isola in onda sulla Rai e Aida era tra i finalisti, sembrava diventata santa, santaAida, una trasfigurazione come nei quadri di Raffaello».
Però nel 2004 vi siete prese per i capelli, non bellissimo.
«Sì, ma a riguardare quel filmato fa ridere. Anche perché lei era il doppio di me, mi poteva sbriciolare».
Da settembre sarà presenza fissa su Rai 2: con Diaco a “BellaMa’” e con la coppia Perego- Ventura a “Citofonare Rai 2”.
«Pierluigi è una persona colta, libera. Con Paola e Simona mi trovo benissimo, sono donne generose, amorevoli, mi sostengono. In tutti gli ambienti deve prevalere l’umanità».
A novembre compirà 60 anni: Dna, ginnastica, dieta?
«Tengo molto al fisico, amo fare sport, mi muovo per produrre le endorfine è importantissimo. Poi ho la paranoia dei rumori, se sento Pietro (Delle Piane, il fidanzato ndr)respirare, mi disturba. Sto diventando isterica».
Meno male che lo ammette.
«Sì lo so benissimo. Comunque il corpo va dominato: a 18 anni ho iniziato a ballare, a modellarlo. La gente mangia cibi grassi e beve tanto. Si porta la birra sulla spiaggia: fino a 30 anni te la cavi, ma poi dove vai?».
Papà avvocato, a Torino il liceo classico, poi che succede?
«Ho perso mia mamma da piccolissima, papà è morto in un incidente quando avevo quattordici anni, avrebbe voluto che studiassi Giurisprudenza. E comunque anche il liceo lo ha scelto lui, perché io amavo disegnare, volevo frequentare l’Artistico. Sognavo di diventare Ginger Rogers. Papà non mi ha mandato a scuola di danza, facevo nuoto e ginnastica artistica. E poi hofrequentato la scuola di recitazione del Teatro della Tosse e ho capito che dovevo andare a Roma».
Bilancio iniziale?
«Esperienze bellissime, come quando ho vissuto a Los Angeles.
L’unica cosa di cui vado fiera è la mia volontà. Ho fatto un lavoro che mi ha dato amore, non avendo la famiglia ho sempre avuto bisogno di affetto e attenzione, fin da piccola».
E il suo fidanzato che ruolo ha?
«Metto il povero Pietro a dura prova, è un santo. Al mare voglio che nuoti 5 chilometri, gli ho fatto scalare il vulcano a Stromboli e ho preteso di dormire in spiaggia. Distrutto». Ha una vena comica. È utile nella vita privata?
«Con gli uomini sono rompipalle, starmi dietro è tosta. Ho il brevetto da sub, Pietro no. Lui faceva motocross e gli ho fatto fare il battesimo del mare. Fa snorkeling, io mi immergo con le bombole».
Non lo può obbligare, in effetti.
«E infatti me ne andrò un mese in Madagascar a fareimmersioni».
Corrado la scelse per “Lacorrida”. Cosa lo colpì?
«Al provino scoppiò a ridere.
Corrado era un essere umano con valori profondi, affettuoso, ci davamo del lei è diventato un punto di riferimento nella mia vita. Non avevo nessuno, mi accompagnava anche dal dottore. Era un papà».
Raimondo Vianello la strapazzava, e Sandra Mondaini?
«Mi volevano bene, Sandra con me era materna, dolce. Raimondo mi prendeva in giro. Siccome facevamoPressing e io di sport sapevo poco, gli chiesi: studio le squadre? “Per carità non perda tempo”. Lasciava tutto all’improvvisazione, e il gioco era quello. Ripeteva: “Lei non si preoccupi, si faccia le unghie”. E infatti avevo mani perfette».
Mike si arrabbiò davvero con lei per la pelliccia?
«Eccome. Anche lui è stato una figura paterna, quando applaudii la signora che aveva rifiutato la pelliccia fu un gesto spontaneo. Mike mi asfaltò: anche se sei animalista, lo sponsor è sacro. Me ne disse di tutti i colori e mi misi a piangere. Poi mi abbracciò: “Non fare così solo perché ti ho detto che sei rincoglionita”».
Allora: lei fa l’oca e poi si è trovata comoda nel ruolo? Spieghi.
«Io c’ero: stordita svampita oca distratta. Alla fine mi fa gioco, mi trovo bene a fare la scema, sono fuori dal mondo, il mio è “il favoloso mondo di Antonellie”. Corrado mi disse: “Continui a fare la scema che sarà il suo successo”».
Ma questo nasconde altro.
«Un’enorme malinconia, una voragine di dolore e solitudine. Sono inadeguata, c’è un mondo che non voglio esternare e magari esce fuori in un’intervista. Odio fare pena».
Rimpianti?
«Sul lavoro è andata come doveva andare, mi sono pentita di aver lasciato la tv per fareLa bella e la bestia,forse se fossi stata più coerente oggi sarei una conduttrice canonica. Nel privato, ho il rimpianto di non avere avuto un figlio, con Pietro mi sarebbe piaciuto. Non ho grande istinto materno ma una cosa l’ho capita: le donne scelgono il compagno per costruirsi una famiglia».