ItaliaOggi, 25 luglio 2023
Usa, meno mandrie e hamburger più cari
L’hamburger, uno dei simboli della gastronomia statunitense, deve fare i conti con una riduzione della materia prima a disposizione e un conseguente rincaro dei prezzi. Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire anche nella filiera delle zootecnia da carne: la siccità limita le potenzialità dei pascoli americani, gli allevatori spingono sulla macellazione, ma le risorse per il nuovo bestiame non sono sufficienti a coprire le uscite.
Così, semplificando un fenomeno in realtà ben più complesso, si arriva alla riduzione della mandria statunitense, arrivata a un minimo storico: 29,4 milioni di capi, mai così pochi negli ultimi 52 anni, come ha evidenziato un recente rapporto governativo rilanciato dall’Agenzia Reuters.
La siccità ha ridotto le mandrie e aumentato i costi per i confezionatori che macellano i bovini e immettono sul mercato bistecche e hamburger. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) il numero di capi bovini da carne è diminuito del 2,6% nell’ultimo anno raggiungendo, come anticipato, il minimo dal 1971 a oggi. Gli allevatori, conferma la Reuters, hanno inviato più mucche al macello poiché il clima secco ha ridotto la quantità di pascolo disponibile.
Scorte limitate, però, hanno un riflesso sui big del settore come Tyson Foods o Cargill: come hanno spiegato gli analisti, pagheranno prezzi elevati per il bestiame fino a quando i produttori non inizieranno il processo lungo anni di ricostruzione della mandria. «I prossimi due o tre anni saranno un bagno di sangue per i margini dei packer», ha dichiarato alla Reuters Rich Nelson, chief strategist di Allendale.
Tuttavia un primo segnale per invertire il trend c’è: l’Usda ha segnalato come gli allevatori abbiano portato all’ingrasso 1,68 milioni di capi a giugno, un aumento del 3% rispetto al 2022 e un dato che contrasta con le previsioni, che ipotizzavano un calo dell’1,6%.
Questo incremento è concentrato nelle stalle, mentre i pascoli all’aperto non sono ancora nelle condizioni di poter sostenere incrementi delle mandrie. La dinamica, come evidenzia l’economista Altin Kalo, non è ancora chiara e persiste un deficit nel numero di bovini allevati. Nel breve termine andrà cercata qualche alternativa al tanto amato hamburger.