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 2023  luglio 25 Martedì calendario

Le scimmie deluse e frustrate. Proprio come noi

I cebi dai cornetti (Sapajus apella), primati nativi del Sudamerica, possono provare emozioni di delusione e rimpianto, tipiche della specie umana. E il risultato di uno studio, frutto di una collaborazione tra l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc) di Roma e la Scuola di Psicologia della Newcastle University (Regno Unito). «Negli esseri umani, le emozioni provate dopo una scelta svolgono un ruolo cruciale nel modellare il processo decisionale», spiega Elsa Addessi del Cnr. «Quando provano delusione dopo una scelta con esito sfavorevole, spesso decidono di agire diversamente da quanto fatto in precedenza. Ma non solo, possono provare rimpianto con il ragionamento controfattuale». «Gli esseri umani possono provare rimpianto in molte occasioni, squalora una scelta sbagliata abbia un impatto rilevante sulla loro vita» sostiene Francesca De Petrillo, dell’Università di Newcastle. «Tuttavia, ci si aspetterebbe che emozioni simili al rimpianto siano diffuse anche tra gli animali, perché consentirebbe loro di prendere decisioni adattive rapidamente. Per questo ci siamo chiesti se delusione e rimpianto fossero presenti anche nelle scimmie e se influenzassero le loro decisioni future». «In questo studio, ai cebi è stato presentato un compito di presa di decisione in condizioni di rischio, in cui potevano scegliere tra un’opzione sicura (sempre 4 pezzettini di cibo) e un’opzione rischiosa (a volte 7 pezzettini, volte uno solo)», prosegue Gastaldi. «I cebi hanno tentato di modificare la decisione iniziale più spesso non solo dopo aver scelto l’opzione rischiosa e ricevuto 1 pezzettino di cibo, mostrando un comportamento simile alla delusione, ma anche dopo aver visto che l’esito dell’opzione non scelta sarebbe stato migliore (4 pezzettini di cibo) rispetto all’esito dell’opzione scelta (1 pezzettino di cibo), mostrando un comportamento simile al rimpianto». Rimpianto e delusione inoltre incrementano la preferenza dei cebi per le opzioni rischiose, dimostrando che, come negli esseri umani, le emozioni influenzano il processo decisionale. «Si aprono nuove possibilità di ricerca sulla complessità emotiva degli animali e sulla nostra comprensione dell’intelligenza animale, suggerendo somiglianze inaspettate tra la nostra specie e gli altri primati», conclude Addessi.