il Fatto Quotidiano, 23 luglio 2023
Addio cumulonembi temporaleschi: torna il caldo fino a 45° C
In Italia – L’evento canicolare di questo periodo è tra i più significativi mai documentati per intensità e durata, specie in Sardegna e al Sud, dove i 40 °C sono stati estesamente superati con anomalie termiche di oltre +10 °C per gran parte della settimana (e l’evento non è finito). Numerosi i nuovi record assoluti – ovvero per qualunque mese dell’anno – di temperatura massima, in serie di misura dell’Aeronautica militare di lunghezza superiore a 50-70 anni, registrati tra martedì 18 e mercoledì 19 luglio: 46,2 °C a Decimomannu (Cagliari), 43,0 °C a Olbia, 42,7 °C ad Alghero, 42,2 °C all’adiacente Capo Caccia; notevoli, benché riferiti a un più breve periodo ventennale, anche i primati registrati dal servizio agrometeorologico siciliano (Sias), 46,3 °C a Licata, 45,8 °C a Riesi, 45,2 °C a Ribera, per citarne solo alcuni. Inferiori agli estremi storici ma pur sempre degni di nota i 44 °C di Lecce, mentre Roma-Ciampino con 39,7 °C ha stabilito un record ottantennale per luglio. Al Nord punte di 36-39 °C, già viste in un recente passato, ma combinate con elevata umidità relativa che ha reso opprimente la calura. Proprio la grande quantità di energia e vapore acqueo nell’atmosfera padano-veneta ha contribuito a innescare, al margine dell’anticiclone, temporali e grandinate devastanti, dopo quelli già subiti nelle scorse settimane. Martedì pomeriggio, 18 luglio, violente raffiche di vento discendente dai cumulonembi temporaleschi hanno scoperchiato tetti e abbattuto ampie porzioni di foresta nel Bellunese e in Alto Adige, mercoledì sera grandinate con chicchi fino a 10 cm di diametro hanno causato distruzioni di auto, tetti e pannelli solari nonché un centinaio di feriti tra le province di Treviso, Vicenza, Padova e Venezia. Replica venerdì mattina: grandine gigante sul Mantovano, poi un nuovo sistema temporalesco ha dispensato altre raffiche tempestose e grandinate dal Piemonte al Friuli, un tornado a Cernusco sul Naviglio (Milano), e un ferito da fulmine a Verona. Il caldo, al Sud e in Sardegna, a inizio settimana tornerà a intensificarsi con punte intorno a 45 °C negli entroterra delle isole. Il ricco rapporto Il clima in Italia nel 2022 pubblicato dal Snpa – Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente descrive l’anno più caldo e secco almeno dal 1961 nell’insieme del Paese, tuttavia senza prendere in considerazione le statistiche Cnr-Isac con inizio nel 1800, secondo le quali la doppia eccezionalità climatica è confermata a scala ben più lunga, bisecolare.
Nel mondo – Tutti gli Stati mediterranei sono alle prese con un caldo estremo: spicca il nuovo record catalano di 45,3 °C, le temperature prossime a 30 °C a 2.000 metri sulle Alpi marittime francesi, le soffocanti minime notturne di 34 °C a Creta e gli incendi che in Grecia hanno costretto a evacuare migliaia di turisti e residenti. L’11 luglio l’osservatorio alpino del Sonnblick (3.109 m, Austria) ha registrato 15,7 °C, mai accaduto prima dall’inizio delle misure nel 1886, e per il secondo anno consecutivo il manto nevoso si sta per esaurire con eccezionale anticipo. Dopo la calura anomala, furiose tempeste di pioggia, vento e grandine nei Balcani mercoledì 19, devastata Zagabria e 6 vittime in totale. Domenica 16 la Cina ha stabilito un nuovo record nazionale di caldo, 52,2 °C nello Xinjiang, stracciando il precedente di ben un grado e mezzo. Cuociono anche Messico e Stati Uniti, 53,9 °C nella Valle della Morte, non lontano dai primati mondiali, e a Phoenix (Arizona) le massime sono pari o superiori a 43 °C da 22 giorni, mai successo in alcuna metropoli americana. Intanto, con il sovrapporsi di El Niño al riscaldamento globale antropogenico a lungo termine, è giunto a venti giorni consecutivi l’inquietante periodo con le temperature medie globali più alte mai registrate. Secondo alcuni “è luglio e deve fare caldo”: dipende quanto!